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In un mondo instabile, “se ci prepariamo, l’ansia diminuisce e ci sentiamo più sicuri. È un principio che mi guida in molte situazioni della vita. Per esempio, quando faccio un’escursione in montagna e il tempo cambia improvvisamente. Allora è importante aver preparato bene lo zaino”. Con queste parole Carlo XVI Gustavo di Svezia ha invitato i cittadini svedesi, nel suo messaggio di Natale, a leggere la nuova edizione dell’opuscolo “Om krisen eller kriget kommer” (In caso di crisi o guerra) con i consigli del governo per situazioni di emergenza nazionale.

“Se non l’avete ancora letto, vi consiglio di farlo!”, il sovrano ha esortato i sudditi. Nel documento di 32 pagine, che si può scaricare su computer e dispositivi mobili ma anche ordinare per la consegna a casa, si legge: “Viviamo in tempi incerti. Nel nostro angolo di mondo sono in corso conflitti armati. Terrorismo, attacchi informatici e campagne di disinformazione vengono utilizzati per minare e influenzare il nostro operato”. E ancora: “Per resistere a queste minacce, dobbiamo essere uniti. Se la Svezia viene attaccata, ognuno deve fare la sua parte per difendere l’indipendenza del Paese e la nostra democrazia. Costruiamo la resilienza ogni giorno, insieme ai nostri cari, colleghi, amici e vicini”.

Il documento contiene informazioni su attacchi cibernetici, pandemie, minacce ambientali e guerra convenzionale, includendo anche istruzioni di difesa personale e psicologica. In esso, così come nel discorso del sovrano, non viene mai citata la Russia. Ma è evidente che l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina abbian cambiato il panorama delle minacce alla Svezia, tanto che il Paese nordico ha aderito alla Nato a marzo.

In Svezia, dove il concetto di “difesa civile” è cruciale, il ruolo della famiglia reale nel sensibilizzare la popolazione sta diventando sempre più evidente. Nelle scorse settimane, per esempio, principessa Vittoria, erede al trono, ha completato un intenso addestramento militare al Reggimento Anfibio di Stoccolma, documentato dalla casa reale sui social.

Un impegno simile è stato preso in Italia dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo dimostra la nota del Consiglio supremo di Difesa riunito un anno fa al Quirinale. Come raccontato su Formiche.net, era stato affrontato, per la prima volta e in modo innovativo, il tema di un’architettura di sicurezza nazionale per fronteggiare la natura ibrida delle nuove minacce. Nella nota diffusa dopo l’incontro veniva definito “indispensabile” lo sviluppo di una “consapevolezza e capacità d’azione anche nei nuovi ambiti dell’interazione umana: i domini cibernetico, spaziale e subacqueo e la dimensione cognitiva”. E, si leggeva ancora, alla luce della “trasversalità delle minacce ibride, è indispensabile uno sforzo congiunto del sistema Paese”.

(Foto: Sara Friberg/kungahuset)

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