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A gennaio si è scelto il leader del partito più popolare della Germania, la Cdu. Questa domenica si voterà in due importanti Land. Il 26 settembre si apriranno le urne per eleggere il nuovo Cancelliere. In questo “super anno elettorale” della Germania, che segna la fine dell’era Merkel, sono successe cose impensabili per la politica del Paese. E queste influenzeranno molto le prossime elezioni regionali. Angela Merkel sta perdendo la propria autorevolezza nel partito e nell’imporre la propria linea nella gestione della pandemia.

Il ministro della Salute Spahn e quello delle Finanze Altmaier stanno ricevendo critiche fortissime per i ritardi nella campagna vaccinale e nella distribuzione degli aiuti alle imprese colpite dal Covid-19. Nel giro di pochi giorni è stato deciso di mettere sotto sorveglianza il principale partito di opposizione (AfD) per poi revocare la decisione anche a causa dell’indignazione dell’opinione pubblica. Questa, infatti, vive qualsiasi atto di limitazione alla libertà di espressione come un’eco del periodo nazista. A questo disordine si è aggiunto lo scandalo delle mascherine, probabilmente la variabile che più influenzerà le elezioni di domenica 14 marzo.

MASKS AFFAIR

Le dimissione con effetto immediato di Nikolas Löbel (Cdu), seguite poche ore dopo da quelle di Georg Nüsslein (Csu), hanno smosso gli animi dei partiti di maggioranza e di opposizione. I primi, ovviamente, ne escono fiaccati. I secondi cercano di trarne vantaggio. “Siamo assolutamente furiosi per il fatto che questi eventi stiano accadendo proprio ora”, ha detto un funzionario della Cdu nel Baden-Württemberg, Land che andrà a voto domenica, e poi ha aggiunto: “Gli elettori pensano che i parlamentari guadagnino già tanto, quindi perché sentire il bisogno di fare anche affari loschi di nascosto?”. Annalena Baerbock, una dei due leader dei Verdi, ha detto che Cdu e Csu hanno mostrato di avere un “problema strutturale e sistematico” con “l’immoralità”.

DONATION AFFAIR

La gravità di questa vicenda fa tornare alla mente il così chiamato “donation affair” che all’epoca coinvolse l’allora Cancelliere Helmut Kohl. Nel 1995 arrivò la notizia che Karlheinz Schreiber, lobbista delle armi, aveva versato contributi non dichiarati al partito cristiano-democratico dell’allora Cancelliere Kohl. Ma lo scandalo iniziò a prendere forza nel novembre 1999, quando un tribunale emise un mandato di arresto per Walter Leisler Kiep, l’ex tesoriere della Cdu, con l’accusa di evasione fiscale per non aver dichiarato la donazione del lobbista Schreiber. Lo stesso giorno, Kohl ammise di aver accettato donazioni in contanti per il suo partito. Nella sua prima intervista rilasciata a seguito dello scandalo, Kohl disse di “aver fatto degli errori” ma negò “di essere corrotto”.

La situazione si è poi aggravata quando l’ex Cancelliere si rifiutò di rendere pubblici i nomi dei donatori: “Loro mi hanno dato fiducia versando questa somma di denaro a condizione che i nomi rimanessero segreti. Erano cittadini tedeschi che non avevano nulla a che fare con le decisioni del governo o con la politica in qualsiasi settore. Volevano aiutarmi. E non intendo rivelare questi nome perché ho dato loro la mia parola”, disse Kohl all’epoca. Il rifiuto dell’ex Cancelliere di nominare i donatori fece precipitare la Cdu in una profonda crisi. Tra il 1993 e il 1998, Kohl ricevette donazioni in contanti per circa due milioni di marchi.

THE ELECTION

Torniamo a oggi. Questo clima politico di grande crisi ha portato la Germania ad essere sotto i riflettori più del solito. Le elezioni nei Land Baden-Württemberg e Renania-Palatinato sono il primo banco di prova per il neo-leader della Cdu Armin Laschet, che subirà un duro colpo in caso di risultati negativi. Questo scenario potrebbe, a sua volta, intaccare le possibilità di Laschet di diventare il candidato Cancelliere Cdu/Csu perché alle sue calcagna c’è il presidente bavarese Markus Söder, personalità autorevole e comunicativa.

Nel Land Baden-Württemberg le speranze che la Cdu possa riconquistare la guida scalzando i Verdi sembrano evaporate. Questo è uno Stato ricco del Sud del Paese, sede dei grandi produttori di automobili (Mercedes-Benz e Porsche) che una tempo era un bastione del partito conservatore. La probabile riconferma del governatore uscente Winfried Kretschmann (die Grüne), darà ai Verdi la spinta necessaria per consolidare il secondo posto nei sondaggi nazionali, utile per poi formare una coalizione di governo in vista delle politiche.

SONDAGGI

Il sondaggio di POLITICO dà ai Verdi il 33% dei voti nel Baden-Württemberg, 8 punti davanti al secondo posto della Cdu. I due partiti erano testa a testa lo scorso settembre, ma nelle ultime settimane i Verdi hanno ampliato notevolmente il proprio vantaggio. Nel Land Renania-Palatinato la governatrice uscente è Malu Dreyer (Cdu) e i sondaggi danno questo partito al 31% , appena un punto % davanti alla CDU. La Renania-Palatinato è uno Stato molto più piccolo del Baden-Württemberg, ma vincere lì avrebbe un grande valore simbolico: era il Land in cui nacque Helmut Kohl.

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