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Nella sua seconda missione nello spazio, in programma l’anno prossimo, l’astronauta italiano Luca Parmitano sarà comandante della Stazione spaziale internazionale (Iss). Dopo la missione Volare del 2013, con cui rimase 166 giorni sull’avamposto extra-atmosferico, AstroLuca tornerà a bordo e lo farà da comandante dell’equipaggio durante la seconda parte della sua nuova avventura.

LA NUOVA MISSIONE

“Sono onorato che lo Space Station programme mi abbia scelto per questo ruolo, ma allo stesso tempo sento che ci sarà molto lavoro da fare”, ha commentato l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa), raggiunto dalla notizia mentre si trova in Russia, impegnato in attività di simulazione e addestramento sulla navicella Soyuz che lo riporterà sull’Iss. Insieme a lui, partiranno gli altri due membri dell’Expeditions 60/61: l’astronauta della Nasa Andrew Morgan e il cosmonauta russo Alexander Skvortson. Solo poche settimane fa, era stato proprio Parmitano ad annunciare la partecipazione, nel corso delle nuova missione, anche di un altro viaggiatore: “un’intelligenze artificiale robotica”; notizia che aveva condotto l’immaginazione di tutti verso il robot Kipper del film Interstellar.

ENTUSIASMO ITALIANO ED EUROPEO

Per l’Italia si tratta di una prima volta: mai un astronauta del bel Paese è stato comandante della Stazione spaziale internazionale. Per l’Esa si tratta invece della terza volta in 18 anni di operazioni. “Essere il comandante delle persone più preparate e professionali della e sopra la Terra può intimorire”, ha ammesso Luca. “Mi vedo come un facilitatore – ha aggiunto – il mio obiettivo sarà mettere tutti nella condizione di operare al meglio delle rispettive capacità”. Inoltre, “sarò responsabile per la sicurezza dell’equipaggio e delle Stazione, e per il successo complessivo della missione”, ha spiegato l’astronauta, destinato a comandare l’avamposto orbitante nella seconda parte della sua missione. “Sono stato abbastanza fortunato nella mia esperienza per aver lavorato con leader a cui posso ispirarmi: farò del mio meglio – ha rimarcato – per seguire il loro esempio e la loro guida per raggiungere questi obiettivi”.

“Con due astronauti Esa pronti a comandare la Stazione spaziale nel giro di un anno (si appresta a farlo il tedesco Alexander Gerst, ndr), è un bel momento per il volo spaziale europeo e un esempio del carattere internazionale della nostra collaborazione nello spazio”, ha detto David Parker, direttore per l’Esplorazione umana e robotica dell’Esa.

L’ESPERIENZA DI SERVIZIO DI ASTROLUCA

Classe 1976, Parmitano è stato selezionato dall’Esa nel 2009, il primo ad essere scelto per volare a bordo dell’Iss. Tenente colonnello dell’Aeronautica militare, è stato il sesto astronauta tricolore e il quarto italiano ad abitare l’Iss. A gennaio dello scorso anno, è stato lo stesso direttore generale dell’Esa Jan Woerner ad annunciare il suo ritorno a bordo nel 2019. Nel 2013, ha trascorso 166 giorni nello spazio portando avanti oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all’attracco di quattro navette. Insieme a Roberto Vittori, Samantha Cristoforetti e Paolo Nespoli (tornato a terra lo scorso dicembre dopo la sua terza missione nello spazio), Parmitano rappresenta la componente italiana attiva del Corpo astronautico europeo, a cui si aggiunge il cosmonauta dell’Aeronautica militare Walter Villadei.

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