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La 51a edizione del Festival delle Nazioni si svolgerà da martedì 25 agosto a venerdì 7 settembre 2018 e sarà dedicata alla cultura musicale della Repubblica Ceca. Con l’omaggio a questo Paese – attraverso un cartellone composto da diciotto eventi principali e numerose iniziative collaterali che si svolgeranno, come da tradizione, nei luoghi artistici di Città di Castello e di alcuni dei più suggestivi borghi dell’Alta Valle del Tevere – si chiude il cerchio dell’ampio progetto dedicato alla Grande Guerra, inaugurato nel 2014 con l’omaggio all’Armenia e sviluppato nell’ultimo triennio con i focus su Austria, Francia e Germania. Le Repubblica Ceca, nata dalla fine degli Imperi multinazionali al termine della prima Guerra Mondiale, sviluppo una propria specificità musicale che incise in modo rilevante nella storia della musica.

Numerosissimi gli artisti di caratura internazionale. Tre complessi orchestrali: la Filarmonica Gioachino Rossini diretta da Donato Renzetti, l’Orchestra Filarmonica della Boemia meridionale guidata da Jan Talich e i Virtuosi Italiani diretti da Aldo Sisillo. Nell’ambito dei gruppi cameristici, spicca il ritorno del Quartetto d’archi dei Berliner Philharmoniker, ma anche le presenze di Pavel Šporcl con il suo Gipsy Way Ensemble, di Federico Mondelci con l’Italian Saxophone Quartet, degli Auser Musici di Carlo Ipata, del duo composto dalla violinista Sara Pastine e dalla pianista Giulia Contaldo e di quello formato dal clarinettista Mattia Aceto e dalla pianista Silvia Ciammaglichella. L’assolo al pianoforte quest’anno sarà affidato al praghese Martin Kasík. Nell’ambito dei linguaggi contemporanei, è attesa la cantante pop Lenny, ma anche il teatro di figura del Black Light Theatre Srnec di Praga e la danza contemporanea del Balletto Nazionale del Teatro della Moravia-Slesia. Le produzioni originali, inoltre, toccheranno i grandi temi sviscerati da questa edizione del Festival: L’arancia rubata ovvero Il viaggio di Mozart verso Praga su testo di Sandro Cappelletto e musica di Claudio Scannavini; 1968 Praga Primavera su testo di Ivan Teobaldelli e musica e live electronics di Claudio Panariello; Brundibar di Hans Krása, l’opera per bambini realizzata con le scuole di Città di Castello e in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena; infine lo spettacolo dedicato a Rossini ideato e allestito dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.

Come ogni anno, il cartellone spazierà in generi trasversali e non prettamente musicali, per indagare la cultura musicale del Paese ospite nelle sue diverse sfaccettature. In questo ambito è attesa con interesse l’esibizione del Black Light Theatre Srnec (Teatro Nero di Praga), che proporrà la sua Antologia di teatro di figura con musica dal vivo Il Festival delle Nazioni da sempre dedica una particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani talenti italiani e internazionali. Ne è un esempio il programma previsto per la terza giornata, che prevede due concerti: nel pomeriggio, il duo composto da Sara Pastine al violino e Giulia Contaldo al pianoforte, vincitore del Concorso Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera 2017, eseguirà musiche di Beethoven, Ravel e Janáček in serata, le voci selezionate dal prestigioso Concorso europeo per giovani cantanti lirici del Teatro Lirico Sperimentale Adriano Belli di Spoleto proporranno invece uno spettacolo con musiche di Gioachino Rossini Non solo la musica della Repubblica Ceca, ma anche gli interpreti più rappresentativi figli di quella cultura saranno in scena: il pianista praghese Martin Kasík sarà il protagonista di un recital con musiche degli autori cechi Vítězslav Novák, Smetana, Martinů e Janáček. L’artista eseguirà anche i celebri Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij .

La cantante pop praghese Lenny, autrice del famoso singolo Hell.o, presenterà al Festival delle Nazioni il suo primo lavoro discografico dal titolo Hearts: uscito nel 2016 e diventato subito uno degli album più venduti in Repubblica Ceca, è stato anche in Italia uno dei grandi successi radiofonici della scorsa stagione
Quello con la danza è ormai un appuntamento fisso del cartellone tifernate. Quest’anno il Festival delle Nazioni ospiterà il Balet Nàrodnìlo Divadla Moravskoslezského (Balletto Nazionale del Teatro della Moravia-Slesia, che interpreterà tre pezzi: O Balcão de Amor, coreografia di Itzik Galili su musica di Pérez Prado, Barocco di Jacek Przybyłowicz su musica di Bach e la prima rappresentazione italiana di Aprés Rasage della coreografa ceca Regina Hofmanová su musica di Astor Piazzolla

Il legame di Wolfgang Amadeus Mozart con Praga sarà al centro dello spettacolo in prima rappresentazione assoluta dal titolo L’arancia rubata, liberamente ispirato al racconto Mozart in viaggio verso Praga di Eduard Mörike. Si tratta di una nuova produzione del Festival delle Nazioni, che ha commissionato a Sandro Cappelletto l’adattamento del testo e a Claudio Scannavini la composizione della musica originale. Interprete della performance, accanto alla voce recitante dello stesso Cappelletto e al canto di un mezzosoprano, sarà l’Hoffmann Trio composto da Inesa Baltatescu al violino, Giovanni Landini al violoncello e Marta Ceretta al pianoforte.

Come ideale conclusione del progetto pluriennale dedicato alla Grande Guerra, verrà eseguito il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart, che sarà affidato all’interpretazione dell’orchestra dei Virtuosi Italiani diretta da Aldo Sisillo, con la Corale Marietta Alboni istruita da Marcello Marini e le voci soliste del soprano Maria Bagalà, del mezzosoprano Evgeniya Chislova, del tenore Alfonso Zambuto e del basso Felipe Correia Oliveira Nel 2018 ricorre il cinquantesimo anniversario del Sessantotto e della Primavera di Praga e anche questo tema sarà approfondito e rappresentato in una nuova produzione del Festival delle Nazioni: 1968 Praga Primavera, uno spettacolo in prima assoluta su testo di Ivan Teobaldelli interpretato da Maurizio Perugini, con musica e live electronics di Claudio Panariello eseguiti dall’Ensemble Suono Giallo.

Tutta la musica ceca in due settimane

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