Skip to main content

Il Consiglio dei ministri approva il “Salva casa”, il provvedimento che, tra le altre cose, prevede una sanatoria per alcune difformità edilizie, lo stop alla doppia conformità e la semplificazione delle pratiche per il cambio di destinazione d’uso. È un provvedimento sul quale il vicepremier Matteo Salvini aveva politicamente investito molto e che, nelle intenzioni, piace anche ai rappresentanti della filiera edile. “Ci sembra un provvedimento positivo, ancorché migliorabile in fase di conversione il legge, che coglie lo spirito della semplificazione di cui il settore ha estremo bisogno”. A dirlo a Formiche.net è Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.

Il giudizio delle categorie economiche del settore, sul provvedimento, è complessivamente positivo. In quali ambiti, in particolare, va a incidere maggiormente?

Questo provvedimento va a incidere su alcune situazioni di incertezza che si sono create negli anni precedenti, parliamo in molti casi di decenni fa. Si tratta per lo più di difformità che rendono complessa la compravendita degli immobili o che ingenerano delle difficoltà in tutte le trattative che li riguardano. Questo provvedimento è stato accolto positivamente fin dall’annuncio, fatto da Salvini qualche tempo fa. Ora, a maggior ragione l’opinione è positiva.

Alcuni sostengono che si tratti di un condono generalizzato. È così?

Assolutamente no. Abbiamo letto, per il momento in bozza, il provvedimento e non ci sembra proprio che si tratti di un condono. Mi pare che questa posizione sia più ideologica che di merito. Tant’è che mi pare anche poco diffusa anche tra i più fervidi detrattori dell’esecutivo.

Le stime parlano di circa dieci miliardi di gettito per lo Stato a fronte dell’introduzione delle nuove regole. Una cifra ragionevole?

Al momento mi è difficile fare una stima sugli introiti che lo Stato potrà avere. Non parlo di numeri. Però è certo che queste sanatorie produrranno un gettito per le casse pubbliche.

Al di là di questo, come le sembra la politica sulla casa e le scelte che ha fatto l’esecutivo?

Nel complesso mi pare positivo, benché ci sia ancora molto da fare. C’è, tuttavia, ancora molto da fare in particolare sul mercato degli affitti. Va rafforzato l’affitto privato sulle famiglie, con misure che contemplino una robusta defiscalizzazione in particolare sull’Imu degli immobili affittati a canoni calmierati. Parallelamente, vanno accelerati gli sfratti esecutivi e va incentivata l’applicazione della cedolare secca.

Il decreto superbonus è legge. Tra polemiche, rimostranze, timore per i conti pubblici e per i tanti cantieri che rischiano di non essere portati a termine a fronte della stretta. Lei come la vede?

Il tema dei temi, legato al superbonus, è quello delle situazioni pendenti. Se da un lato è comprensibile l’orientamento dell’esecutivo che ha chiuso i rubinetti – per esigenze legate ai conti pubblici che vanno mantenuti in ordine e in equilibrio – dall’altro per tante famiglie e imprese questa circostanza risulta essere piuttosto problematica. La situazione è molto critica e il superbonus non ha finito, probabilmente, di mietere vittime.

Il Salva casa semplifica pratiche e genera gettito, il superbonus fa vittime. La versione di Spaziani Testa

La “pace edilizia” introdotta dal governo coglie l’esigenza di semplificazione del settore e supera alcune situazioni di criticità che si sono create decenni fa. Non si tratta di un maxi condono, ma di un provvedimento che garantirà anche gettito allo Stato. Il Superbonus resta critico per le situazioni pendenti. Colloquio con il presidente di Confedilizia, Spaziani Testa

Malattie croniche, l’intergruppo parlamentare che vuole la prevenzione

Di Giampiero Cinelli

È stato presentato al Senato in una conferenza nella Sala Caduti di Nassirya l’intergruppo parlamentare “Prevenzione e presa in carico delle cronicità”, fondato da Guido Liris, senatore di Fratelli D’Italia. Ecco chi c’era e cosa si è detto

Investimenti e capitale umano, la corsa di Eni verso la transizione

Dal rapporto sulla sostenibilità 2023 emerge tutta la spinta del Cane a sei zampe verso una nuova dimensione dell’energia. Dagli accordi internazionali al welfare, passando per la riconversione degli asset, l’obiettivo è la neutralità carbonica entro il 2050

Perché la decisione della Corte dell'Aja non cambierà le mosse di Israele su Rafah

La richiesta della Corte di giustizia internazionale per fermare l’offensiva di Rafah è rumorosa e complica ulteriormente l’immagine internazionale di Netanyahu. Ma Israele molto probabilmente non la rispetterà, perché intende andare fino in fondo contro Hamas

Così l'Italia avvicinerà la Georgia all'Europa. Parla Calovini (FdI)

Il parlamentare di FdI, dopo il viaggio a Tiblisi con una delegazione parlamentare, spiega che la capacità di dialogo dell’Italia può aiutare ad avvicinare sempre di più la Georgia all’Unione europea

Ecco come Iran, ostaggi e crimini di guerra stabilizzano Israele

Sviluppi in continua evoluzione in Medio Oriente, a cominciare dal nuovo vertice atteso a Parigi per rilanciare i negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani e la decisione dell’Aja sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Sinergia tra Italia e Serbia, ma l'obiettivo resta l'eurointegrazione

In occasione del business forum tra i due Paesi organizzato al Generali Convention Center è stata ribadita, da un lato, la volontà italiana di contribuire al percorso serbo di “euro-integrazione” e, dall’altro, l’esigenza di avvicinare ulteriormente i due Paesi: per questa ragione il primo ministro Vucevic ha invitato Meloni ad una sessione congiunta tra governo italiano e governo serbo da organizzare a Belgrado

Farmaci, rischi e pericoli della dipendenza extra-Ue

Di Fabrizio Landi

Oggi esiste una dipendenza italiana ed europea dalle produzioni extra-Ue per soddisfare la richiesta di farmaci. Eppure, avere la massima capacità produttiva integrale dei farmaci è un tema di sicurezza nazionale al pari della difesa, sia in chiave italiana ma ancor più in chiave europea. Una partita difficile da imbastire fra interessi nazionali competitivi ma che, se non implementata, creerebbe una dipendenza pericolosa per la salute dei cittadini europei. L’analisi di Fabrizio Landi, presidente Fondazione Toscana life sciences

Su Cina e banche l'Italia trova le prime sponde a Stresa. Ma sugli asset russi...

Sul Lago Maggiore la questione della concorrenza sleale cinese, sollevata dagli Stati Uniti, trova la sponda di Francia e Italia, mentre il governatore di Bankitalia Fabio Panetta incassa l’apertura della Germania alla riduzione dei tassi a giugno. Ma sui beni russi e tassa sui miliardari c’è la spaccatura

I motivi dietro la proposta di cessate il fuoco di Putin. Tregua o tattica?

Indiscrezioni pervenute a Reuters riportano come Putin sarebbe pronto ad un cessate-il-fuoco sull’attuale linea del fronte. Nonostante il fallimento della proposta di Macron per una tregua olimpica e il rifiuto ucraino a tregue di sorta, quella del Cremlino resta un’apertura da analizzare

×

Iscriviti alla newsletter