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Il panorama politico in Venezuela è completamente confuso. L’ultima riunione a Santo Domingo per il dialogo tra governo e opposizione è stata sospesa per mancanza d’accordo tra le parti. Resta però una sola certezza: il presidente Nicolás Maduro sarà l’unico candidato del Partito Socialista Unico del Venezuela (Psuv), ovvero, l’unico candidato del chavismo. La sua candidatura è stata formalizzata il 4 febbraio durante la commemorazione del fallito colpo di Stato di Hugo Chavez.

Dall’altra parte, l’opposizione venezuelana attraversa una delle peggiori crisi degli ultimi anni. Divisa e con molti conflitti interni, la Mesa de la Unidad Democrática (Mud), la coalizione dei partiti dell’opposizione, non ha ancora un unico candidato. Il voto oppositore anche questa volta rischia di frammentarsi, a beneficio di Maduro, che – consapevole della situazione – ha annunciato elezioni anticipate il 30 aprile per sfruttare il momento. Comunque, per essere sicuro di bloccare qualsiasi accordo, il Tribunale Supremo di Giustizia ha chiesto al Consiglio Nazionale Elettorale di cancellare la candidatura della Mud perché è vietata la “doppia militanza politica”.

I principali leader dell’opposizione, Henrique Capriles Randoski, Leopoldo López, Freddy Guevara e Antonio Ledezma, sono inabilitati politicamente e non potranno presentarsi alle elezioni per i prossimi 15 anni. Dovranno affrontare processi giudiziari che, come denuncia l’opposizione, hanno motivazioni politiche.

LORENZO MENDOZA, L’OUTSIDER

Chi invece potrà candidarsi è Lorenzo Mendoza. Proprietario della compagnia di produzione alimentare Empresas Polar, è nato nel 1965 a Caracas ed è ingegnere industriale. Ha un patrimonio di circa 1,5 miliardi di dollari, ma continua a vivere in Venezuela. Non ha ancora confermato se si presenterà alle elezioni ma i venezuelani spingono per una sua candidatura. L’analista Luis Vicente León sostiene che “il fenomeno di Lorenzo Mendoza riflette il desiderio di riempire un vuoto da una parte della società, che ha scelto lui come figura interessante”. L’essere un outsider della politica colloca Mendoza per primo nei sondaggi.

HENRI RAMOS ALLUP, IL VECCHIO POLITICO

Nonostante il politico abbia detto che non ha interesse a correre per la presidenza, molti analisti sostengono che il candidato dell’opposizione sarà Henry Ramos Allup. Nato a Valencia nel 1943, Ramos Allup è deputato dell’Assemblea Nazionale e membro storico di Acción Democratica (uno dei principali partiti combattuti da Hugo Chávez nelle elezioni del 1998). Secondo Ramos Allup, l’opposizione venezuelana è pronta per fare le primarie tra quattro settimane e risolvere il tema delle divisioni grazie agli elettori.

LILIAN TINTORI, LA MOGLIE SPORTIVA

“Con Leopoldo in carcere, la sua battaglia è nelle mie mani”, dichiarò Lilian Tintori al quotidiano americano The New York Times. Nata a Caracas nel 1978, Tintori è moglie del leader dell’opposizione e prigioniero politico Leopoldo López (qui l’articolo di Formiche.net). prima di diventare coordinatrice del partito d’opposizione Voluntad Popular e difensore dei diritti umani in Venezuela, Tintori era una famosa conduttrice di tv e radio, campionessa di kitesurf. Ha incontrato Donald Trump, Papa Francesco, Mariano Rajoy, Emmanuel Macron e molti altri leader internazionali per raccontare la crisi umanitaria che attraversa il Venezuela. Non ha ancora confermato la sua candidatura alle presidenziali.

Molto probabilmente si presenteranno – anche se con meno probabilità di vincere – l’ex governatore Manuel Rosales, l’ex deputato Andrés Velásquez, l’ex militare Henri Falcón e il deputato dell’Assemblea Nazionale, Julio Borges.

Chi sono i probabili candidati dell’opposizione alle presidenziali in Venezuela

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