Skip to main content

L’Europa è la nostra casa. Queste sono le parole di Kersti Kaljulaid, Presidente della Repubblica dell’Estonia, nella conversazione sull’Europa che è andata in onda con il Bar Europa al Rock Night Show su Radio Godot. Il Paese che rappresenta è tra i più innovativi del mondo, in questo semestre, ha la presidenza del Consiglio dell’Unione europea e il prossimo anno celebra il centenario dell’indipendenza.

Nel suo libro “Hõbevalge. Sulla rotta del vento, del fuoco e dell’Ultima Thule” l’ex-presidente estone Lennart Meri descrive i contatti che c’erano fra l’Europa del Nord e l’Europa del Sud 2000 anni fa. Siamo relazionati sia economicamente che culturalmente, artisti ed architetti italiano hanno lavorato nell’Europa del Nord e viceversa. Gli artisti nordici soggiornavano in Francia e in Italia per trovare nuove idee e per dipingere sotto una luce completamente diversa da quella abituale. Un ottimo esempio dei legami culturali e dell’appartenenza dell’arte estone alla grande cultura europea è la mostra dell’artista estone Konrad Mägi, che in questi giorni a Roma alla Galleria Nazionale di Arte Moderna ne offre una coloratissima rappresentazione visiva. Konrad Mägi ha dipinto all’inizio del ‘900 paesaggi, villaggi e città, incluse Roma, Capri e Venezia, attraverso i quali ha viaggiato l’Europa. Arte, musica, scrittura, la cultura europea in generale, rappresentano un patrimonio comune che ci appartiene in quanto europei, che ci unisce attraverso ponti immaginari e ci crea un’identità comune. Siamo italiani, estoni, francesi, tedeschi ecc., tutti un po’ diversi, ma alla fine siamo tutti quanti europei. L’unità nella diversità è il motto dell’Unione Europea, cioè il nostro motto comune.

Il prossimo anno è l’“anno europeo del patrimonio culturale” ed è una preziosa opportunità per considerare la comunanza di valori che definiscono la nostra identità e che, ad esserne consapevoli, consentono di essere più ambiziosi nel ricercare una maggiore unità tra cittadini e Paesi di Paesi diversi. Tra europei.

Sul piano istituzionale, è indubbio, che la politica europea è nelle mani dei governi nazionali. I cittadini possono informarsi, organizzare iniziative, smuovere l’opinione pubblica, essere pungolo dei governi e questa opportunità dev’essere attivamente usata. Quando si vota si ha la possibilità di scegliere se si vuole tornare indietro o se, invece, si desidera andare avanti, quindi i cittadini hanno una grande responsabilità. L’opportunità e la libertà di decidere insieme il futuro del proprio paese e dell’Unione Europea è un obbligo che deve essere preso con grande serietà. Le libertà e i diritti che abbiamo in quanto europei sono il prodotto giuridico di importanti conquiste di civiltà che ci rendono unici al mondo e che abbiamo il dovere di accrescere. Dobbiamo dedicare tempo al nostro futuro affinché prevalga quello che di bello abbiamo creato insieme. Lo stesso Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, nella prefazione al libro “I Pontefici e i sessant’anni dell’integrazione europea” presentato nell’ambito del Festival della diplomazia, ha scritto che “al centro del progetto europeo vi è sempre stato l’uomo con la sua dignità. L’Europa non è solo un insieme di regole politiche o di procedure economiche. Essa è, come sottolinea Papa Francesco, “una vita, un modo di concepire l’uomo a partire dalla sua dignità trascendente e inalienabile””.

Proviamo a mettiamoci per un momento nei panni di qualcun altro da qualche altra parte d’Europa o del mondo in cui ancora si lotta per libertà e diritti di cui noi godiamo senza rendercene conto. Non c’è nulla di comparabile al nostro benessere di europei. Per questo è triste sentire come alcuni giovani europei, che godono quotidianamente delle libertà conquistate – dall’Erasmus alla libertà di viaggiare senza visti (molti nemmeno sanno che cosa vuol dire richiedere il visto) – accusano l’Unione Europea nelle problematiche che dovrebbero essere risolte dai governi di loro stessi paesi. L’Unione Europea ha solo creato nuove opportunità e benessere non al contrario. Giovani e adulti, dobbiamo essere idealisti e prima di mostrarci scettici, di lamentarci, dovremmo pensare a quanto siamo fortunati a vivere in Europa. Niente è più importante della salvaguardia delle nostre libertà, dei nostri diritti, dei diritti delle grandi nazioni, delle piccole nazioni, delle minoranze. Niente è più importante della nostra unità quando determiniamo il futuro per un’Europa dinamica, innovativa, pacifica e democratica.

Appartiene al nostro essere europei dover difendere le libertà e i diritti nostri e di chi è meno fortunato. Abbiamo l’opportunità di godere di libertà e diritti inesistenti al di fuori dell’Europa. Sfruttiamola al massimo. Facciamo la nostra parte per renderla ancora più giusta, più forte e più bella!

Perché l'Europa è la nostra casa

Di Celia Kuningas-Saagpakk e Michele Gerace

L’Europa è la nostra casa. Queste sono le parole di Kersti Kaljulaid, Presidente della Repubblica dell’Estonia, nella conversazione sull’Europa che è andata in onda con il Bar Europa al Rock Night Show su Radio Godot. Il Paese che rappresenta è tra i più innovativi del mondo, in questo semestre, ha la presidenza del Consiglio dell'Unione europea e il prossimo anno…

Catalogna e non solo, perché l’Ue non può snobbare troppo gli indipendentisti. Report Fasone (Luiss)

Di Luiss Open

L’Unione europea sta nicchiando troppo sulla crisi catalana? O invece, come sostenuto da economisti del calibro di Alberto Alesina, ha di fatto incentivato i progetti separatisti? E se invece Bruxelles stesse facendo entrambe le cose allo stesso tempo? Una risposta ponderata è quella che fornisce Cristina Fasone – docente di Diritto pubblico comparato alla Luiss – nella sua ultima ricerca, intitolata “La…

Madre Teresa di Calcutta ha stritolato le teorie di Marx. Parla padre Sirico

“Quando visitai l‘Italia, negli anni ’70, avevo molte reazioni ingenue: i profumi che sentivo, le persone che incontravo, tutto mi sembrava familiare. I quattro miei nonni emigrarono, mio nonno materno quando lasciò l’Italia aveva pochissimi soldi con sé. Cosa li spinse a questa avventura? La libertà, le ambizioni, o solo la voglia di viaggiare e la curiosità? La cultura di…

Elezioni Sicilia, ecco tutti gli ultimi sondaggi su Musumeci, Cancelleri, Micari e Fava

Sondaggi ufficiali e presunte fake news. Candidati in ascesa e partiti in calo. Sfide sul territorio e possibili ripercussioni sulle prossime politiche. Le elezioni regionali della Sicilia entrano nel vivo con le ultime polemiche. I cinque aspiranti governatori sono in piena campagna elettorale in vista del voto del 5 novembre e, dati alla mano, provano ad anticipare i risultati delle…

Pensioni, cosa non va nella sentenza della Corte costituzionale sulla perequazione

Di Michele Poerio e Carlo Sizia

Per giudicare una sentenza (ci riferiamo alla sentenza 25/10/2017 della Consulta) bisognerebbe attendere il relativo dispositivo, confrontarlo con quello della precedente sentenza 70/2015 su analoga materia, e poi giudicare e commentare secondo logica, serenità, fedeltà rispetto ai principi e valori contenuti nella Costituzione vigente. Tuttavia il comunicato stampa della Corte (datato 25/10/2017) esige un commento immediato, visti i contenuti sfacciati,…

parolin

L'Europa, i nazionalismi e i separatismi. Parlano Marx, Gallagher e Parolin

“I padri fondatori dell'Ue compresero che mettere in comune le risorse, e lavorare insieme, era il vero rimedio all’insorgere di nuovi conflitti, come quelli accaduti nel ventesimo secolo”. E “il nostro dialogo perderebbe pregnanza senza partire dagli sguardi delle persone, e senza guardare con lungimiranza al futuro”. È quanto affermato dal segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin (nella foto), durante…

Anche la Corsica si prepara per l’autonomia

Il 3 e il 10 dicembre prossimo la Corsica va al voto e forse (ri)-eleggerà una maggioranza composta da partiti autonomisti-indipendentisti. Il 1° gennaio 2018 entrerà in vigore la legge di riforma territoriale, che elimina di due dipartimenti esistenti e concentra competenze e uffici nella collettività territoriale unica, unificando le istituzioni corse in una sola Regione. Le volontà sono di…

establishment

Perché leggere "Brexit-La sfida"

Esiste un’opposizione, una dicotomia che aleggia nei dibattiti pubblici, che entra nel vocabolario della politica e che sempre più spesso viene evocata per spiegare eventi diversi, dalla Brexit all’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti fino all’esito del più piccolo referendum costituzionale italiano. È l’immagine secondo cui la società viene rappresentata come divisa in due grandi blocchi che si fronteggiano:…

Roberto Maroni e Luca Zaia

I segnali da cogliere dai referendum in Lombardia e Veneto

Le elezioni altro non sono che l’appuntamento con gli elettori che vanno dunque mobilitati. Non mi riferisco solo a quelli storici, riannodando i fili di un racconto che ha radici lontane, ma anche a "tutti gli altri elettori": quelli indifferenti, quelli astenuti, quelli che hanno votato altri partiti. Per questo il primo punto è avere un'organizzazione politica contemporanea e capillare…

Le “penne al vetriolo” che hanno raccontato la Prima Repubblica nel libro di Alberto Mazzuca

Chi l’ha detto che la storia la scrivono soltanto gli storici, di professione  o dilettanti poco importa? È una balla colossale. Se l’assunto può valere per l’indagine sugli eventi del passato, recente e remoto, non vale per la storia che si dispiega giorno per giorno, sotto i nostri occhi e, spesso, nonostante le nostre distrazioni. Di questa storia sono testimoni e…

×

Iscriviti alla newsletter