Skip to main content

Sandro Fontana, l’indimenticabile storico, saggista e politico bresciano della Dc e uno dei maggiori teorici della “sinistra sociale” di ispirazione cristiana che aveva come leader nazionale ed indiscusso Carlo Donat-Cattin (nella foto), li avrebbe definiti semplicemente “cattivi maestri”. E penso, citando queste parole, ai corsivi a firma Bertoldo – lo pseudonimo dello stesso Fontana – che hanno deliziato per un po’ di tempo il sempre un po’ dormiente quotidiano della Dc, Il Popolo. Per la precisione, dal 1989 al 1992. Certo, si trattava, quella di Bertoldo, di una penna ricca di contenuti e di cultura politica ma anche, e soprattutto, carica di sferzanti battute contro tutti coloro che coltivavano, ieri come oggi, l’ipocrisia, la doppia morale, il moralismo, il trasformismo e la mai tramontata superiorità intellettuale rispetto agli avversari/nemici politici.

Mi è tornato in mente Sandro Fontana e con Fontana i corsivi di Bertoldo ascoltando i simpatici e goliardici adulatori contemporanei della Democrazia cristiana. Insomma, da strenui ed intransigenti, se non addirittura violenti – in tutti i sensi – detrattori della esperienza politica, culturale ed istituzionale della Democrazia cristiana a misurati ed equilibrati adulatori. Un capolavoro, appunto, di trasformismo ispirato, come sempre, alla doppia morale. Tutto ciò, almeno credo, per un motivo molto semplice. Fingendo che ormai tutti hanno dimenticato il passato dopo varie rottamazioni e il potente e dissacrante vento populista grillino che ha criminalizzato tutto ciò che non appartiene alla contemporaneità, anche gli storici detrattori della Dc rialzano la testa – che peraltro non hanno mai abbassato forti della loro indole trasformistica ed opportunistica – e dispensano pagelle a destra e a manca.

Anche perché hanno la scientifica certezza che quella esperienza – sempre la Dc – è consegnata agli archivi storici definitivamente. Per ragioni storiche e politiche certamente ma anche, e soprattutto, per una strutturale insipienza e mancanza di coraggio di chi ha continuato a riconoscersi in quel patrimonio politico e culturale ma non ha avuto la forza e l’intelligenza di riproporlo seppur con una veste aggiornata e rivista. Ora, per non soffermarsi sui singoli convegni o sugli articoli falsamente entusiasti e celebrativi che compaiono qua e là su quegli organi di informazione che hanno potentemente contribuito a ridicolizzare l’intera esperienza democristiana nel corso degli anni, è di tutta evidenza che per tutti costoro la Dc continua ad essere un “inciampo della storia” o, nella migliore delle ipotesi, un partito che non poteva avere futuro perché appartenente ad una fase politica italiana ormai definitivamente ed irreversibilmente storicizzata. A differenza, come da copione, della sinistra che invece può riproporre tranquillamente un neo “Fronte Popolare” con Schlein, Fratoianni/Bonelli e Conte perché la sua cultura e il suo universo valoriale continuano ad essere di straordinaria attualità e modernità. Come ci spiegano ogni giorno i loro gazzettieri dalle colonne dei noti quotidiani e dai talk de La7.

Ecco perché, anche di fronte a una rivisitazione/rilettura storico politica della Democrazia cristiana ad 80 anni dalla nascita e a 30 anni dalla sua fine, i “cattivi maestri”, per tornare a Sandro Fontana e ai graffianti corsivi di Bertoldo sul Popolo, non cessano mai di esistere. Lo erano ai tempi del “né con lo Stato e né con le Brigate Rosse”, lo erano con i vari “appelli” – contro il commissario Calabresi per fare un solo esempio – e lo sono tutt’oggi. E, guarda caso, provengono quasi sempre – salvo rarissime eccezioni – dalla medesima parte politica. Quella che pensa, ieri come oggi, che la verità politica appartiene sempre e solo ad una precisa e definita cultura politica. Dall’altra c’erano, ci sono e ci saranno sempre e solo la barbarie e l’inciviltà.

Cosa potrebbero imparare gli storici detrattori della Dc dalla sinistra sociale. Scrive Merlo

Anche di fronte a una rivisitazione/rilettura storico politica della Democrazia cristiana ad 80 anni dalla nascita e a 30 anni dalla sua fine, i “cattivi maestri” non cessano mai di esistere. Lo erano ai tempi del “né con lo Stato e né con le Brigate Rosse”, lo erano con i vari “appelli” e lo sono tutt’oggi

Tutte le tappe di Urso (e del Piano Mattei) in Eritrea

Urso, dopo essere stato ricevuto dal presidente Afwerki e i ministri del governo di Asmara, visiterà l’azienda tessile italiana ZaEr-Dolce Vita, la “Casa degli italiani” e anche la mostra fotografica “Annulliamo la Distanza – Anladi”. Il ministro è accompagnato da una delegazione di imprese italiane tra cui Enel, Fincantieri, Ferrovie dello Stato e Bonifiche Ferraresi

Per la destra di governo il mondo non può finire a Colle Oppio. Il commento di Cangini

Dopo anni di retoriche polemiche contro i sovrintendenti e i direttori museali stranieri, è stato proprio ad uno “straniero” che la Destra si è affidata. Altri, evidentemente, non ce n’erano. Ed è proprio questo vuoto di alternative, di nomi e di teste pensanti, dopo un anno e mezzo di governo, a denunciare il problema. Il commento di Andrea Cangini

Contro il deficit l'arma del Pnrr. Il governo prepara la richiesta della sesta rata

Palazzo Chigi, anche per provare a mitigare l’effetto della correzione sui conti imposta dall’Europa e dal ritorno del Patto di stabilità, spinge sugli investimenti del piano e chiede lo sblocco della sesta tranche. Guardia di Finanza e Mezzogiorno i focus

Usa-Cina, come (non) procede la cooperazione contro il fentanyl

La scorsa settimana Washington ha incriminato una rete legata a una “banca clandestina” che sostiene il cartello di Sinaloa. Pechino ha collaborato, ma è un caso più unico che raro

Perché il Ppe deve dialogare con Ecr. Parla De Meo (FI)

Conversazione con l’europarlamentare di Forza Italia: “Siamo convinti che il dialogo è la parte vincente dell’Europa e l’Europa è il luogo della condivisione non della divisione. Non possiamo non tener conto che gli elettori europei hanno dato una parte della loro fiducia al gruppo dei conservatori”

Così l’asse Mosca-Pyongyang provoca la reazione di Seul (e Tokyo)

Niente spazio all’asse Mosca-Pyongyang. Seul e Tokyo valutano una reazione al nuovo accordo firmato da Putin e Kim. Riflessi, causa/effetto tra Europa e Asia

Donne e diritti, quale ruolo nella professione forense e nella società. Parla Frojo

In un intreccio tra diritto, storia e costume, il libro “Se la Giustizia è donna” racconta il percorso di emancipazione femminile reso possibile anche grazie all’avvocatura. È la storia delle “pari opportunità”. Eppure, la componente femminile è spesso considerata una “diversità” da discriminare più che un valore. E, dunque, ancora sottovalutata, ignorata, penalizzata dal punto di vista reddituale e della rappresentanza in ruoli di vertice. Colloquio con Elvira Frojo

Perché la regionalizzazione può far bene alla salute. La versione di Sergio Dompé

Negli ultimi trent’anni il farmaceutico italiano ha parzialmente recuperato il prestigio perduto a causa di politiche miopi. L’Europa? Rivaluti le proprie strategie per mantenere la competitività. L’analisi di Sergio Dompé

Cyber security, ecco i segreti della strategia cinese

Di Eugenio Benincasa

L’industria degli hacker su commissione al centro del complesso ecosistema cibernetico cinese. Il report “From Vegas to Chengdu” di Eugenio Benincasa, Senior researcher in cyber defense presso il Center for security studies (Css) dell’Eth Zurich

×

Iscriviti alla newsletter