Skip to main content

(Articolo ripreso da www.graffidamato.com)

Tanto più si scava negli archivi, e si interrogano persone più o peno informate dei fatti, o costoro si presentano agli inquirenti di turno, specie se parlamentari che compongono la commissione d’inchiesta anch’essa di turno, con i quali si ha forse meno paura di parlare, visti i vuoti lasciati dai magistrati di carriera nella maledetta e tragica vicenda del sequestro di Aldo Moro, più cresce il numero di quanti si trovavano al posto sbagliato nel momento sbagliato la mattina del 16 marzo 1978. Deve essere accaduto così, nell’ipotesi migliore, se non si può e non si deve pensare di peggio, all’aspirante ‘ndranghetista Giustino De Vuono, arrestato dopo tre anni per l’assassinio di Carlo Saronio e liberato in tempo, con la complicità di un condono, per andarsene dall’Italia e sparire in Paraguay.

(LE FOTO INEDITE DI DE VUONO IN VIA FANI E LO SCOOP DI FORMICHE.NET)

La foto di questo fior di malvivente sorpreso in via Fani poco dopo il sequestro di Moro e la strage della scorta è rimasta per un po’ negli archivi di una postazione dei Carabinieri della vicina via Trionfale, trasmessa inutilmente agli uffici giudiziari, dove deve essersi persa con tante altre foto e interi rullini consegnati da abitanti della zona, come la mia cara amica e collega Cristina Rossi, accorsa col marito carrozziere in terrazza a riprendere la scena del rapimento.

Il volto di De Vuono è stato riproposto agli occhi e alla conoscenza della commissione parlamentare che sta indagando sotto la presidenza dell’ex ministro piddino Giuseppe Fioroni, grazie anche alla solerzia di chi la scattò, arrivando di corsa sul posto dalla vicina via Stresa, dove aveva un negozio di ottica e si era allarmato per il grande chiasso fatto dai terroristi in fuga da via Fani su un’auto, fra l’altro, che per poco non gli aveva ucciso la figlia per strada, a causa della folle andatura alla quale risaliva verso via Trionfale.

L’hanno potuto vedere, quel volto, anche i lettori e naviganti internauti di Formiche.net grazie a quella segugia che dev’essere la collega Simona Zecchi. Così come di recente è stato intravisto, in un’altra foto, anche lui presente in via Fani, lo ‘ndranghetista Antonio Nirta.

(LE FOTO INEDITE DI DE VUONO IN VIA FANI E LO SCOOP DI FORMICHE.NET)

Ignoti invece sono rimasti, almeno sinora, i due uomini visti da tanti su una moto Honda sfrecciata in via Fani dopo il sequestro di Moro, come in un giro di perlustrazione. O quel signore biondo che correva a piedi durante la sparatoria per gridare in tedesco a chi vi passava o era affacciato alle finestre di stare attenti: forse lo stesso, in abito da aviere, come si erano travestiti anche i terroristi, che si era poi attardato nel bar d’angolo tra via Fani e via Stresa, chiamato Olivetti. Un bar che doveva essere chiuso quella mattina ma curiosamente si trovò aperto dopo il rapimento, tanto che qualche giornalista riuscì a usarlo per fare qualche telefonata di servizio e sentir parlare in tedesco un avventore. Di quel bar doveva avere le chiavi come custode il portiere dello stabile, essendo il locale sequestrato per il fallimento della società che lo possedeva.

Sempre in via Fani passò in quella mattina un ufficiale dei servizi segreti per presentarsi con molto e curioso anticipo ad un appuntamento conviviale con un amico che abitava nella zona.

Solo io in quella maledetta mattina non riuscii a passare con la mia auto, portando mia figlia a scuola sulla via Flaminia, dirottato verso Largo Igea da una pattuglia di poliziotti, credo, travestiti, visto che sono stato invitato con mia moglie, presente anche lei in macchina, a riferirne alla commissione del presidente Fioroni.

Sempre in quella maledetta via Fani arrivò di corsa l’auto di servizio di un dirigente della Questura partito dal centro di Roma prima ancora che fosse scoppiato l’allarme della polizia per il sequestro di Moro, peraltro preannunciato da una radio privata il cui direttore era noto alle forze dell’ordine come informatore degli extraparlamentari di sinistra. Anche di questo sta occupandosi la commissione Fioroni.

(LE FOTO INEDITE DI DE VUONO IN VIA FANI E LO SCOOP DI FORMICHE.NET)

Tanti, troppi si trovarono insomma da quelle parti verso le 9 del 16 marzo 1978. Poco mancò che non vi si trovassero anche il ministro dell’Interno Francesco Cossiga e il presidente del Consiglio Giulio Andreotti. Evitarono di trovarcisi giusto perché a quell’ora si stavano preparando a raggiungere, se non erano già arrivati, il palazzo di Montecitorio per la presentazione di quel governo monocolore democristiano che Moro, presidente della Dc, era riuscito a rimettere in piedi, come sua ultima impresa politica, con l’appoggio esterno dei comunisti: ultima espressione della politica di cosiddetta solidarietà nazionale. Una solidarietà che il povero Moro, una volta rapito, avrebbe inutilmente desiderato fosse applicata anche a lui da chi invece preferì lasciarlo uccidere il 9 maggio successivo perché non fosse contraddetta la “linea della fermezza”, imbracciata e imposta dai comunisti perché non si potesse dubitare della loro sinistra idoneità al governo.

LEGGI TUTTI I GRAFFI DI DAMATO SUL SUO BLOG PERSONALE

Aldo Moro

Aldo Moro, via Fani e lo scoop di Formiche.net

(Articolo ripreso da www.graffidamato.com) Tanto più si scava negli archivi, e si interrogano persone più o peno informate dei fatti, o costoro si presentano agli inquirenti di turno, specie se parlamentari che compongono la commissione d’inchiesta anch'essa di turno, con i quali si ha forse meno paura di parlare, visti i vuoti lasciati dai magistrati di carriera nella maledetta e…

Angela Merkel, Paolo Gentiloni, Emmanuel MAcron, Donald Trump

Cosa unisce e cosa divide Usa ed Europa dopo il G7 di Taormina

Il dado è tratto e il Rubicone che separa la Germania dall'Italia è più largo. Sono queste le notizie più ottimiste sul vertice G7 di Taormina, durante i quali si sono consumati i più acerbi dissapori tra americani e tedeschi degli ultimi tempi. E non solo per la mancata conferenza stampa che il cancelliere tedesco e il presidente americano sono…

centenario, europeista, Legge elettorale, Vitalizi, casaleggio, voucher san valentino, Cazzola, inps, pensioni

Legge elettorale, perché si parla di sistema tedesco quando con la Germania poco ci azzecca?

Lo chiamano "modello tedesco", ma se abbiamo ben compreso il progetto a cui stanno lavorando i maggiori partiti, di "tedesco" c’è solo la soglia di sbarramento al 5%, ammesso che tenga a fronte della rivolta delle formazioni politiche minori. Certo, con una soglia di accesso così alta saranno premiate le liste che la supereranno e che si spartiranno i seggi…

Carlo Cimbri

Unipol, Assicurazioni Generali, Vittoria. Ecco tutti gli stipendi dei manager delle compagnie assicurative

Seconda parte di un'analisi del Centro studi Orietta Guerra-Uilca. La prima si è concentrata sul settore bancario, la seconda ha analizzato quello assicurativo Passando al settore assicurativo, notiamo che le retribuzioni dei manager quest’anno riflettono i cambiamenti della governance avvenuta nel corso del 2016, che hanno comportato avvicendamenti nella carica di CEO, con ridistribuzione di deleghe fra gli Amministratori Delegati…

donne, ministre svedesi, islam, karima, marocco, isis

Vi racconto le ultime tensioni in Marocco

Alla fine, dopo 48 ore di fuga, il leader della rivolta del Rif, Nasser Zefzafi, è stato arrestato alle prime ore di questa mattina. Ma cos'è il Rif e chi è questo nuovo leader della rivolta? Fanno parte di una storia rimasta fuori dai riflettori di questi giorni. Concentrati sul G7 di Taormina e le dinamiche degli ultimi attentati per…

Ecco le prime mosse di Alessandro Profumo in Leonardo-Finmeccanica

Di Pietro Di Michele e Valeria Covato

No allo spezzatino, più autonomia alle divisioni e uno sguardo attento alla situazione finanziaria. Ecco su cosa si sta concentrando Alessandro Profumo, nuovo amministratore delegato del gruppo Leonardo, ex Finmeccanica, da quando il governo lo ha nominato al vertice del gruppo attivo nella difesa e nell'aerospazio al posto di Mauro Moretti (che ha incassato una milionaria liquidazione senza divieti di…

Berlusconi, atlantismo, biotestamento, ippolito, bipolarismo

Il destino dell’Italia tra atlantismo e pangermanismo

Il G7 di Taormina è dietro alle spalle, e ormai con il pensiero si va al G20 mentre si consumano gli strascichi di un vertice che sicuramente non è stato segnato dal successo diplomatico. Molti osservatori, d’altronde, hanno parlato di un sei contro uno, anche se forse sarebbe stato meglio dire che lo scacchiere è quello di un braccio di…

Deutsche Bank, bund

Tutte le previsioni di Deutsche Bank sulle elezioni in Germania

Difficile fare una graduatoria quando si tratta di elezioni parlamentari, che rappresentano sempre un momento importante nella vita democratica di un paese. Eppure questa volta si sarebbe tentati di affermare che quelle in programma in Germania il prossimo 14 settembre per il rinnovo del Bundestag (Parlamento federale) hanno una valenza particolare. Innanzitutto per la situazione internazionale generale: la guerra in…

Cosa sono i Pir? Info, numeri, commenti e interrogativi

Se ne parla da quando sono stati annunciati come una grande innovazione finanziaria e soprattutto come di uno strumento per fare crescere l’economia reale in maniera massiccia. Ma qualcuno, oggi, paventa il rischio bolla e le critiche in generale non sono mancate. Perché piacciono tanto i PIR Ma partiamo dall’inizio. Cosa sono i Pir, i piani individuali di risparmio? Sono…

elezioni

Ecco tutte le implicazioni economiche e finanziarie delle elezioni anticipate

Molto si discute della nuova legge elettorale. E poco delle implicazioni finanziarie ed economiche di un’anticipazione delle elezioni politiche al 24 settembre, al fine di farle coincidere con quelle della Repubblica Federale Tedesca. È stata - è vero - offerta una giustificazione che ha un sapore ‘meta economico’. Far coincidere le urne italiane con quelle tedesche (specialmente se il nostro…

×

Iscriviti alla newsletter