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La sorte politica del sindaco di Roma, Virginia Raggi, è segnata. Il caso di Raffaele Marra, uno degli uomini più vicini al primo cittadino del Movimento 5 stelle, non lascia vie d’uscita al sindaco della capitale. E’ quello che sostiene Enrico Mentana, giornalista e direttore del telegiornale de La 7.

In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, Mentana dà atto alla grillina Roberta Lombardi di essere stata l’esponente romana del Movimento fondato da Beppe Grillo ad esporsi più nel criticare Raggi per le scelte di Raffaele Marra e Salvatore Romeo. Eppure Lombardi, dopo aver espresso pubblicamente critiche nette, fu esautorata dal mini direttorio che doveva affiancare il primo cittadino pentastellato. E ora Mentana riconosce il coraggio e la lungimiranza di quelle sortite.

Ecco il post completo del direttore del telegiornale de La 7 di Urbano Cairo:

Io capisco benissimo la reazione di tanti elettori M5s che fanno scudo alla Raggi, per paura che tutto si rompa. Ma è insostenibile il tentativo di far finta di nulla, “non era il braccio destro”, “era uno dei 23mila”, “era stato corrotto quando era con Alemanno o Marino”.

Su Marra si è consumato lo scontro più duro della storia del M5s, su cui si è quasi immolata Roberta Lombardi. Andate a leggere cosa scrisse proprio qui su Fb tre mesi fa:

https://m.facebook.com/story.php…

Per aver scritto con coraggio queste parole la Lombardi pagò pegno pesantemente. Per la seconda volta la Raggi disse: “O io o lei, Marra non si tocca”. Per questo la sua situazione è ora senza via d’uscita.

Marco Travaglio ed Enrico Mentana

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