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I principali protagonisti non sono cambiati: trattasi dei senatori Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi. E con loro Ettore Bonalberti di Alef (Associazione Liberi e Forti). Anche la location è la stessa: la cittadina umbra di Orvieto. Si sono però aggiunti nuovi ospiti (su tutti, il leader del Family Day Massimo Gandolfini), mentre altri non figurano nell’elenco degli invitati, come il senatore Mario Mauro. Stiamo parlando di quello che un anno fa è stato ribattezzato come il Patto di Orvieto, l’accordo stipulato all’ombra della cattedrale di Santa Maria Assunta per dare una casa (politica) ai fuoriusciti del Nuovo Centrodestra e in generale ai liberali, popolari e moderati con i piedi ben saldi nel centrodestra, dichiaratamente alternativi al Pd renziano.

NASCE IDEA – POPOLO E LIBERTA

“Quest’anno il dibattito riguarda la nascita di Idea – Popolo e Libertà e le strategie e le alleanze per le prossime elezioni”. Lo scrive Giovanardi nell’invito diffuso ai suoi sostenitori, chiamati a raccolta all’hotel Aquila Bianca di Orvieto sabato 10 e domenica 11 dicembre per tenere a battesimo quella che si annuncia come una nuova forza politica di ispirazione popolare nella quale fare confluire il gruppo dei Popolari-Liberali di Giovanardi e il movimento Idea di Quagliariello. “Guardiamo con interesse alla ricomposizione dell’area popolare, liberale e riformista”, aggiunge Bonalberti nel suo intervento su Formiche.net, parlando di un’area “aperta al dialogo con quanti sono disponibili a battersi per l’attuazione integrale dei principi costituzionali, come indicato dagli amici della Confederazione di sovranità popolare cui partecipiamo convintamente”. Dunque, se non proprio un partito, una nuova forza politica si appresta a nascere nell’alveo del centrodestra, peraltro con il vento in poppa della larga vittoria del No al referendum costituzionale. A invocare una riunificazione è stato lo stesso Quagliariello in una recente intervista a Formiche.net, dove ha aperto alla fusione dei gruppi parlamentari con i Conservatori&Riformisti di Raffaele Fitto.

CHI CI SARA’ AD ORVIETO

Fuoriusciti da Ncd, promotori del Family Day, esponenti dell’associazionismo, consiglieri regionali. Tutti convinti sostenitori del No al referendum costituzionale, un voto che ha cementificato l’area popolare e liberale alternativa a Matteo Renzi. La più nutrita è la pattuglia degli ex alfaniani, di cui fanno parte gli stessi Giovanardi e Quagliariello. Con loro saranno ad Orvieto altri parlamentari come l’ex An Andrea Augello, l’ex sottosegretaria Eugenia Roccella e Vincenzo Piso, già coordinatore del Pdl nel Lazio. Sarà della partita anche il senatore Luigi Compagna, considerato il recordman di cambi di casacca a Palazzo Madama (qui un suo ritratto de l’Espresso, al quale Fitto si è aggrappato per tenere in piedi il suo gruppo parlamentare). Chiude il cerchio dei parlamentari il deputato Guglielmo Vaccaro da Salerno, eletto con il Pd in quota lettiana, poi uscito dal partito dopo la scalata del suo acerrimo avversario Vincenzo De Luca.
Direttamente dalle Regioni appena graziate dal No alla riforma Renzi-Boschi arrivano invece il consigliere umbro Sergio De Vincenzi, eletto in Comune a Perugia con Ncd (dal quale poi è uscito) mentre in Regione veste la cassa del gruppo Ricci Presidente legato all’ex candidato del centrodestra Claudio Ricci. A rappresentare l’Abruzzo ci pensa Mauro Di Dalmazio, consigliere di Abruzzo Futuro, lista che fa parte della coalizione di centrodestra che ha sostenuto l’ex governatore Giovanni Chiodi, presente pure lui ad Orvieto. Dal profondo Nord arriva poi Claudia Porchietto, consigliera regionale di Forza Italia in Piemonte, dove è stata anche assessora della giunta Cota, mentre per il Veneto sarà presente Stefano Casali, capogruppo della Lista Tosi in Regione ma ormai in rotta con il primo cittadino di Verona, essendosi candidato in maniera autonoma a sindaco della città scaligera mentre Flavio Tosi ancora spera nel terzo mandato o cerca di tirare la volata alla compagna Patrizia Bisinella.
Infine Quagliariello e Giovanardi hanno invitato alla loro convention tre esponenti del mondo cattolico con i quali da tempo hanno instaurato solidi rapporti: si tratta del leader del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) Carlo Costalli e dei promotori del Family Day Massimo Gandolfini (qui la sua recente intervista a Formiche.net) e Simone Pillon, componenti del Comitato Difendiamo i nostri figli che hanno rotto con gli ex compagni di avventura Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, fondatori del Popolo della Famiglia.

Gaetano Quaglariello e Carlo Giovanardi

Che cosa succede tra i popolari sparsi riuniti a Orvieto

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