Skip to main content

Li ha battuti uno dopo l’altro, contro le aspettative di molti. Prima il suo presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, poi l’ex collega di governo agli Esteri, Alain Juppé, nome illustre nella storia dei conservatori di Francia.

È Francois Fillon l’uomo che i Républicains hanno deciso di lanciare nella corsa all’Eliseo dopo un risultato, quelle delle primarie, che somiglia più a un trionfo (67%).

FILLON, IL VOLTO DELLA DESTRA DURA FRANCESE

Fillon incarna il volto della destra moderata francese, della provincia cattolica, borghese. Il suo programma ha uno stampo conservatore per quanto riguarda i temi sociali, mentre si rivela liberista in economia, rimanendo nel solco della tradizione gollista.

LA SICUREZZA: UNA PRIORITÀ

Una delle priorità di Fillon è sicuramente la sicurezza. Nel capitolo dedicato alle proposte sul tema, il candidato repubblicano spiega come «gli attacchi terribili che hanno devastato la Francia nel 2015 hanno fatto emergere i nostri problemi di approccio alla sicurezza interna, che si è rivelato sbagliato per anni. Il mio governo aveva avviato le riforme necessarie per risolvere questo problema, ma non c’è stato modo di fare molto, o almeno quanto avrei voluto». La delinquenza per Fillon è il risultato «della mancanza di sanzioni, di una visione globale, dell’integrazione e della fiducia nel settore. L’impunità ha portato ad una mancanza di autorità sociale che si riflette sulla scuola e sul fatto che tutte le istituzioni devono evolversi per recuperare il terreno perduto».

UNIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE, INVESTIMENTI, DIFESA ALLE FRONTIERE

Per far fronte a questa situazione, Fillon propone di lottare implacabilmente contro il terrorismo, riunendo tutte forze dell’ordine nazionali in un grande ministero dell’Interno e riformare con urgenza l’organizzazione dei servizi segreti.

Ma anche di rinforzare i sistemi di difesa alle frontiere, utilizzare sempre più i sistemi informatici e di riconoscimento biometrico, accrescere la cooperazione con l’Europa, conferire ai sindaci la responsabilità di ordinare controlli da parte della polizia e ripristinare la certezza della pena.

IL NODO DELL’IMMIGRAZIONE

Legato al tema della sicurezza c’è quello dell’immigrazione. Anche perché, come spiega lo stesso Fillon «La Francia è terra d’immigrazione dalla metà del XIX secolo».

Ed è proprio nel 2017 che «si dovrà rompere questo lassismo per dare alla Francia una politica di immigrazione vera e propria costruita attorno a cinque priorità»: il controllo dell’immigrazione legale, far sì che l’immigrazione non sia più un onere per lo Stato (permettendo per esempio l’accesso alle prestazioni sociali solo dopo 2 anni di residenza regolare in Francia), riformare le procedure di concessione di asilo, riformulare un nuovo trattato di Schengen che garantisca maggiore sicurezza ai cittadini europei e subordinare l’acquisizione della nazionalità francese al processo di integrazione degli immigrati.

LA DIFESA: UNO DEI PILASTRI DELLO STATO SOVRANO

«L’indipendenza della Francia, la sua sovranità, la sua capacità di difendere i propri interessi vitali e dei suoi cittadini, è basato interamente sul suo esercito». È per questo che per Fillon la difesa dovrebbe essere uno dei pilastri dello stato sovrano. Per raggiungere questo obiettivo il candidato della destra francese auspica «la raccolta di fondi per la nostra difesa, la modernizzazione del deterrente nucleare, l’addestramento dell’esercito sia per le esigenze di oggi e che di domani, la valorizzazione dell’industria delle armi, un pilastro del sistema di difesa Francia e il rafforzamento del legame tra i militari e la nazione».

UN’EUROPA NUOVA

Altro tema che peserà in campagna sarà l’Unione Europea. Fillon parla di un’Europa nuova, più politica, ma anche di una Francia più sovrana e più attenta al proprio interesse nazionale.

«La decisione del popolo britannico a lasciare l’Ue mette il Vecchio Continente di fronte a una svolta storica che ci impone, come esigo da diversi anni, di proporre un’altra strada per l’Europa», spiega nel suo programma Fillon che auspica un’Europa maggiormente padrona delle sue frontiere e capace di sciogliere il nodo immigrazione, e che sappia controllare sicurezza e difesa.

Non basta, secondo il candidato repubblicano l’Euro deve diventare uno strumento per la sovranità e indipendenza nazionale. Inoltre è necessario applicare una politica commerciale sovrana «a protezione dei nostri interessi» e creare un’Europa dell’innovazione e della conoscenza attraverso, per esempio, la difesa della proprietà intellettuale.

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

In tema di giustizia, che per Fillon «è in crisi e deve necessariamente essere riformata», il programma del candidato di destra prevede la riorganizzazione del sistema giudiziario e la modernizzazione dei processi e propone una «indispensabile» stabilizzazione legislativa a cui si può giungere grazie a una pause législative. E ancora, restituire alla giustizia dei mezzi adeguati alle sue esigenze ottimizzando le risorse finanziarie, riabilitando la pena e le condizioni di detenzione.

Terzo pilastro del programma in fatto di giustizia è la salvaguardia dell’indipendenza e dell’imparzialità dei giudici che si può raggiungere per Fillon attraverso la riforma del CSM.

(Getty Images)

Tutti i dettagli del programma di Fillon su Europa, difesa e sicurezza

Li ha battuti uno dopo l’altro, contro le aspettative di molti. Prima il suo presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, poi l’ex collega di governo agli Esteri, Alain Juppé, nome illustre nella storia dei conservatori di Francia. È Francois Fillon l’uomo che i Républicains hanno deciso di lanciare nella corsa all’Eliseo dopo un risultato, quelle delle primarie, che somiglia più a…

Beppe Grillo, le bufale giornalistiche e il bizzarro garantismo a 5 stelle

Allora, Beppe Grillo ha impresso o no una svolta garantista ai Cinque Stelle? Si parla naturalmente del nuovo codice etico scritto dal Capo, Garante e Padrone del movimento e poi approvato via web da un numero esiguo di iscritti, circa 30mila su 135mila, significativamente in calo rispetto pure agli 87mila che a settembre si espressero sul Non Statuto che aboliva…

di,

Perché un equilibrato mercantilismo può essere salutare. Le idee di Trump e il caso della Germania

A differenza delle scienze in cui il progresso porta a superare per sempre le vecchie idee, in economia il moto delle idee assomiglia a un pendolo. Il progresso delle conoscenze prende spesso la forma della riscoperta di vecchie idee che tornano in auge per poi essere superate da altre accantonate in precedenza. Lo si vede bene nella discussione fra protezionismo e libero…

Carlo Messina intesa sanpaolo

Intesa Sanpaolo, Bper, Carige. Ecco promossi e bocciati sulle sofferenze

In calo rispetto allo scorso anno ma sono sempre una montagna di soldi. I crediti deteriorati lordi - ovvero il denaro erogato sotto forma di mutui, finanziamenti e prestiti che i debitori non riescono a restituire - degli undici gruppi bancari italiani quotati ammontano al 30 settembre scorso a 252 miliardi di euro. Una primaria società di consulenza ha analizzato…

Ecco perché la fine di Isis dipende dalla tregua in Siria

I due precedenti “cessate il fuoco” siriani di  febbraio e settembre sono stati un sostanziale insuccesso. Mediati da interessi troppo divergenti, si sono arenati in un gioco a somma zero tra le irregolarità compiute da tutti i gruppi in causa. Sul piano strategico e geopolitico, molte fonti ancor oggi parlano di una ipotesi “tripartita” per il futuro della Siria, che…

totalitarismo, Baghdadi

Effetti e scenari (non solo per Isis) della riconquista di Mosul

Sta per iniziare l’attacco per la riconquista di Mosul. La terza città irachena era stata occupata dall’ISIS nel giugno del 2014. Nella sua grande moschea, nel luglio successivo, Abu Badr al-Bagdadi aveva proclamato il Califfato. Nella città, fortificata, con gallerie, trincee e campi minati, sono trincerati da 4 a 5.000 miliziani del DAESH. Malgrado le ripetute sconfitte sembrano ben decisi…

Banco Bpm, ecco i giudizi degli analisti dopo la fusione tra Popolare di Milano e Banco Popolare

Con l'iscrizione dell'atto di fusione ai registri delle imprese di Verona e di Milano, domenica 1° gennaio è nato ufficialmente Banco Bpm il nuovo gruppo guidato da Giuseppe Castagna (ex numero uno di Bpm) e presieduto da Carlo Fratta Pasini, esattamente un giorno prima di quello che si è rivelato un fortunato debutto in borsa che ha portato il titolo "Banco Bpm" a…

di fazio, ricette

Perché gli zuccheri vanno evitati il più possibile. Parola dell'oncologa Di Fazio

Gli zuccheri vanno evitati il più possibile, in modo drastico. È una raccomandazione che non faccio soltanto ai diabetici, ma che estendo per davvero a tutti. Perché? Potrei rispondere molto serenamente “Perché ci fanno male”, ma anche perché possiamo “farne a meno” in buona parte, se non del tutto. Senz’altro molto meno di quanto non facciamo ogni giorno in diversi…

Paolo Gentiloni e Matteo Renzi, analogie e differenze

Lo stile è l'uomo, ripeteva Buffon. Affermazione ovvia e soprattutto vera, come chiunque ha potuto sperimentare: le style c'est l'homme même. Vale anche per i politici: dallo stile di Silvio Berlusconi, Beppe Grillo e Matteo Salvini abbiamo imparato molto più che dai loro programmi politici. Nel 2016, poi, la massima del grande naturalista ha trovato una conferma nella successione dei…

Paola Severini Melograni e Cesare Lanza

"Formiche.net lettura obbligata del mondo politico ed economico"

"Formiche.net è diventato il punto obbligato di riferimento del mondo politico ed economico". E' quanto ha scritto ieri il giornalista di lungo corso Cesare Lanza sul quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Lanza - che di recente ha festeggiato i 60 anni di professione giornalistica, come testimonia una gallery fotografica di Umberto Pizzi - sul quotidiano diretto da Belpietro…

×

Iscriviti alla newsletter