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Una contro-manifestazione, nel giorno del sessantesimo anniversario dell’Unione europea (Ue), per riaffermare la ricetta sovranista di un bel pezzo della destra italiana. Il 25 marzo, mentre in Campidoglio sfileranno i rappresentanti delle istituzioni europee e i capi di Stato dei 27 Paesi membri, gli euro-scettici e gli anti-europeisti d’Italia si ritroveranno insieme all’Auditorium Angelicum di Roma per un’iniziativa organizzata da Giorgia Meloni nel solco della manifestazione Italia Sovrana che si è svolta – sempre nella città eterna – a fine gennaio (qui le foto).

L’ANNUNCIO DI GIORGIA

La leader di Fratelli d’Italia lo ha annunciato sabato scorso durante la lezione conclusiva della scuola di formazione politica organizzata dalla Fondazione Alleanza Nazionale. L’iniziativa – giunta alla sua seconda edizione – ha visto la partecipazione di 100 giovani provenienti da tutta Italia sotto la direzione scientifica di Marcello Veneziani. Il quale sarà presente il 25 marzo all’Angelicum in compagnia, tra gli altri, anche dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti e del magistrato – e vicepresidente del Centro Studi Livatino – Alfredo Mantovano. Le conclusioni saranno invece appannaggio – oltre che di Meloni – pure di Matteo Salvini e Giovanni Toti.

FORZA ITALIA DI LOTTA E DI GOVERNO

Il governatore della Liguria, dunque, sarà al fianco dei sovranisti italiani, mentre, nel frattempo, il suo compagno di partito Antonio Tajaninella sua veste di presidente del Parlamento europeo – prenderà la parola alle celebrazioni ufficiali per il sessantesimo anniversario dei trattati di Roma del 1957. Lontani solo 700 metri – è questa la distanza effettiva che c’è tra Largo Angelicum e il Campidoglio – ma in realtà, politicamente parlando, separati da un abisso. Almeno a giudicare dai fatti. Il primo schierato con chi chiede con forza l’addio a questo tipo di Europa, di cui il secondo, invece, guida una delle principali istituzioni. Una fotografia che la dice lunga sulla strategia dei due forni attualmente seguita in Forza Italia: un po’ con i lepenisti e un po’ con gli europeisti, in attesa che il quadro generale si vada chiarendo. Ma è evidente che prima o poi una scelta definitiva Silvio Berlusconi dovrà farla.

IL NUOVO BIPOLARISMO

All’iniziativa organizzata da Meloni per il 25 marzo parteciperà pure un marxista come Diego Fusaro, comunista ma, appunto, anche sovranista. “Ormai lo scenario è questo“, ha commentato con Formiche.net l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, per il quale la competizione politica è destinata a giocarsi su questa nuova polarizzazione: “Tutti ormai riconoscono la crisi della globalizzazione, di fronte alla quale ci sono però due ricette antitetiche: quella di chi vuole rimettere al centro la sovranità nazionale e popolare e quella di chi, invece, intende rafforzare gli strumenti del governo internazionale di cui l’Unione europea fa parte. Personalmente mi auguro che – come sta già avvenendo – la destra prenda in mano la bandiera del sovranismo nella quale però si ritrovano anche personalità tradizionalmente provenienti dal mondo della sinistra, come Fusaro e Alberto Bagnai“.

LA MANIFESTAZIONE DI GIANNI & FRANCESCO 

Una versione che Alemanno si prepara a ribadire in piazza, sempre il 25 marzo, durante la manifestazione promossa dal Movimento Nazionale per la Sovranità a cui ha dato vita insieme a Francesco Storace. Il corteo partirà alle 15:00 da Santa Maria Maggiore per arrivare a metà pomeriggio sotto il Campidoglio dove sarà in corso il summit con i capi di governo degli Stati membri e i rappresentanti delle istituzioni europee. Un’iniziativa il cui programma politico è già nel suo titolo: “Contro questa Europa“.

Ecco come i 60 anni dell'Ue spappolano Forza Italia (Toti e Tajani a due opposte manifestazioni)

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