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L’auto elettrica è il futuro della mobilità? Si tratta di una scelta obbligata visti gli impegni presi a Parigi. dicono gli esperti del settore: l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale entro 2° C, con una probabilità del 50 per cento, richiederebbe, secondo l’International Energy Agency (Iea), la diffusione di 150 milioni di auto elettriche al 2030. L’Europa, in particolare, dovrebbe introdurre almeno un 8 per cento di veicoli con emissioni zero al tubo di scappamento. E anche l’Italia dovrà fare la sua parte, mettendo in atto politiche che favoriscano la mobilità sostenibile.

IL CONVEGNO DI STARTMAG
Di tutto questo si è parlato mercoledì 16 novembre nel corso di un workshop “Mobilità elettrica: un piano per l’Italia. Istituzioni a confronto”, organizzato da Start Magazine, che si è svolto a Roma, presso l’Hotel Nazionale. Partner dell’iniziativa di Start Magazine il gruppo Enel guidato da Francesco Starace (nella foto), insieme ad Assorinnovabili, Anev, Cives Cei, Here, e con il Patrocinio della Regione Lombardia.

CHE SUCCEDE IN ITALIA
In tema di veicoli a batteria, l’Italia deve accelerare, hanno concordato i relatori. Il nostro Paese è fanalino di coda nella diffusione dell’auto elettrica. Stando ai dati del 2015, infatti, in Italia ci sono solo 5.500 auto elettriche immatricolate contro le 68.600 della Norvegia, le 87.500 dell’Olanda, le 54.300 della Francia e le 47.000 della Gran Bretagna. E’ ora di fare sul serio e di cogliere tutti i vantaggi delle auto a batteria: ambientali, economici e di sistema.

EFFETTO BATTERIA
L’auto a batteria non riduce solo le emissioni. Bisogna calcolare, infatti, tutto il vantaggio economico (anche per la sanità) che deriva dalle mancate emissioni di CO2 nell’ambiente. Per avere un’idea, possiamo fare riferimento alle stime di Cives Cei per l’Italia relative all’anno 2014: l’auto elettrica ‘costerebbe’ mediamente al Paese circa 1,4 eurocent/km contro i 5,6 dell’endotermica.

LO SCENARIO
Se è vero che l’auto elettrica azzera le emissioni dei tubi di scarico, è anche vero che una maggiore diffusione delle auto a batteria, in un’ottica di lotta ai cambiamenti climatici, non può prescindere da uno sviluppo delle energie rinnovabili. In uno scenario ottimistico, ipotizzato dall’Agenzia Europea per l’ambiente, la penetrazione delle auto elettriche, al 2050, sarà dell’80 per cento. Serviranno ben 150 GW di potenza aggiuntiva. Alle auto a batteria sarà destinato il 10 per cento dell’energia elettrica richiesta in totale in Europa tra poco più di trent’anni.

COSA DICE L’EUROPA
Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, per coprire i 150 GW addizionali richiesti dallo scenario avanzato per alimentare le auto elettriche, il mix dovrebbe essere suddiviso così: 87 GW da eolico, 45 GW da fotovoltaico, 24 GW da idroelettrico e 13 GW da biomasse.

Chi spinge per l'auto elettrica

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