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Nata nel maggio del 2021 con l’obiettivo di rafforzare i rapporti tra Italia, Europa e Paesi del Mediterraneo allargato, Fondazione Med-Or coglie l’occasione dei tre anni di operatività per fare un bilancio delle proprie attività. Progetti che vanno dalla diplomazia pubblica a cooperazioni nel mondo accademico, dell’educazione e della formazione, ma anche ricerca congiunta con altri think tank. L’obiettivo dell’organizzazione presieduta da Marco Minniti è quello di “sviluppare nuove prospettive di cooperazione scientifica e socio-culturale”, coinvolgendo personalità pubbliche e istituzionali, professionisti e accademici, figure del mondo produttivo – sia nazionali che internazionali.

I numeri parlano chiaro: 600 programmi di alta formazione, formazione professionale sostegno alle istituzioni; 10 progetti di ricerca su spazio, sicurezza energia, connettività, clima, nuove tecnologie, sviluppo digitale nell’area Middle East e North Africa; 80 iniziative (tramite MoU) di diplomazia culturale e cross fertilization; 200 prodotti di aggiornamenti informativo in ambito geopolitico e strategico, tra cui report speciali, report settimanali, mensili e annuali. Sono invece trenta i Paesi coinvolti attraverso finanziamento e borse di studio per studenti e ricercatori, a conferma dello spirito internazionale che muove Med-Or – spirito confermato anche dall’eterogeneità dei membri dell’International Board della Fondazione, composto da 26 personalità provenienti da 23 Paesi differenti.

Algeria, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Governo regionale del Kurdistan, Libano, Marocco, Mauritania, Niger, Qatar, Sudan, Turchia, Yemen sono le nazioni con cui Med-Or ha stretto partnership per la ricerca e la formazione. Mentre la collaborazione con think tank si è estesa all’Arabia Saudita, Israele, Grecia, Stati Uniti, Bahrein, fino a India e Vietnam. A questo si aggiungono iniziative culturali come “Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso” inaugurata in Libano, “Nouakchott: una magia araba tra passato e futuro”, nella capitale mauritana che è stata anche capitale culturale del mondo arabo per il 2023; “Mediterranean Sunset”, al Maxxi di Roma; “Progetto Methexis”.

Lo scorso anno, è stato pubblicato il “Med-Or Annual Report 2023. Geopolitica, economia e sicurezza nel Mediterraneo allargato”, realizzato come  raccolta di analisi dedicate al principali fatti ed eventi, avvenuti nel corso dell’anno 2022, nei diversi Paesi della regione. Per quest’anno, il “Med-Or Year Book 2024”, è stato prodotto in collaborazione con Luiss University Press, e rappresenta il secondo report annuale per analizzare i principali fatti ed eventi avvenuti nel corso del 2023 nei paesi del Mediterraneo allargato.

Tra i lavori più importanti prodotti in questi anni, va menzionato “Il nemico silente: Presenza ed evoluzione della minaccia jihadista nel Mediterraneo allargato”, primo special report della Fondazione, che analizza lo stato attuale delle minacce legate al terrorismo e dal radicalismo di matrice jihadista nello spazio geopolitico e geografico del Mediterraneo Allargato, presentato appena due giorni prima dell’attacco di Hamas contro Israele che ha aperto l’attuale stagione di guerra. E anche “Il Mar Rosso e il Golfo di Aden: dinamiche, principali rischi e considerazioni chiave per l’Italia”, secondo special report che fornisce una analisi dettagliata della situazione nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, e del più ampio contesto del Corno d’Africa (il report è stato presentato il 27 marzo presso la sede della Fondazione, durante un workshop più ampio su “La crisi nel Mar Rosso e le implicazioni per l’Italia”).

Nel giro di pochi anni, la Fondazione si è ritagliata un ruolo di leadership nel settore della ricerca e della cooperazione accademica sfruttando la connotazione geostrategico dell’Italia, strutturalmente proiettata nel Mediterraneo, per farsi ponte di confronto, approfondimento e dialogo regionale. Aspetti oggetti anche della sua identità: “Fondazione Med-Or è un soggetto nuovo nel suo genere, globale e collaborativo, nato per unire competenze e capacità dell’industria con il mondo accademico per lo sviluppo del partenariato geo-economico e socio-culturale. Nel suo lavoro coinvolge personalità e professionisti con una lunga esperienza, nazionale e internazionale, nel campo istituzionale, industriale, accademico”.

Leggi qui il documento completo della Fondazione

Valori e traguardi. Ecco il bilancio dei primi tre anni di Med-Or

Nel giro di pochi anni, la Fondazione si è ritagliata un ruolo di leadership nel settore della ricerca e della cooperazione accademica sfruttando la connotazione geostrategica dell’Italia, strutturalmente proiettata nel Mediterraneo, per farsi ponte di confronto, approfondimento e dialogo regionale

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