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Non solo droni iraniani, artiglieria e corazzati sudcoreani o, addirittura, caccia di quinta generazione turchi. C’è un’altra potenza regionale che, da qualche tempo,  sta investendo con forza nel suo ecosistema difesa, ivi compreso uno stimolo all’innovazione dell’industria: l’Australia. Da Canberra, nel recente passato, è venuta fuori la prima hard-kill australiana usando un’arma a energia diretta (laser) e, andando più indietro,  anche quegli splendidi droni di cartone che, sfruttando l’effetto sorpresa, danneggiarono jet e sistemi anti-aerei di Mosca. Adesso, il ramo down-under del gigante britannico Bae Systems ha svelato un nuovo corazzato, l’Atlas Ccv, che, pur essendo simile a un veicolo da trasporto truppe, è in realtà senza equipaggio. 

Atlas Ccv è in realtà un elaborato acronimo: Autonomous tactical light armour system, nella Collaborative combat variant. Trattandosi di un Ugv (uncrewed ground vehicle), consentirà di accompagnare gli asset “umani”, siano essi fanti o veicoli con equipaggio, sul campo di battaglia (o, in taluni frangenti, di sostituirli interamente) diminuendo l’esposizione di vite umane e, al contempo, contribuendo a raggiungere quella massa critica che metterebbe in difficoltà le società occidentali. Inoltre, come altri tipi di droni,  sarà, rispetto agli equivalenti con equipaggio, più prono a aggiornamenti e più economico: non doversi curare dell’equipaggio consente di avere più facilità nell’aggiornare sia l’hardware (banalmente, c’è più spazio e meno complicazioni) che il software (essendo uncrewed, l’architettura è più snella) e maggiore economicità (non solo meno complicazioni abbassano il prezzo, ma niente equipaggio significa più spendibilità del veicolo, che abbassa il prezzo ulteriormente, il che consente una maggiore economia di scala e, quindi, ulteriori ammortamenti). Andrew Gresham, managing director di Defence delivery del ramo australiano di Bae ha commentato: “abbiamo sviluppato Atlas […] per espletare i compiti noiosi, sporchi e pericolosi preventivati in un ambiente di combattimento”. 

Il veicolo avrà, per Bae Systems Australia, “alti livelli di autonomia, sulla strada così come fuori da essa”, grazie al suo sistema di trazione 8×8 e un sistema autono in grado di “guidare il veicolo, evitare ostacoli, pianificare il percorso e prendere decisioni tattiche”. Atlas Ccv è armato con una nuova torretta leggera ed economica, in grado di sparare proiettili di medio calibro e disegnata specificatamente per piattaforme senza equipaggio. 

Adesso i droni assomigliano ai corazzati. La novità dall’Australia

L’ultima novità da Canberra è un drone corazzato. L’Atlas Ccv, Autonomous tactical light armour system (Collaborative combat variant), di Bae Systems Australia sarà in grado di affiancare e proteggere la componente umana, dispiegando una considerevole autonomia

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