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Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Antonino D’Anna apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi

Religio instrumentum regni? Ad essere maliziosi le cose potrebbero essere proprio così in Cina dove dopo tre anni di alti e bassi nei rapporti tra Roma e Pechino, il 4 agosto scorso è stato ordinato monsignor Giuseppe Zhang Yinlin, classe 1971, vescovo coadiutore (e dunque con diritto di successione al novantenne Tommaso Zhang Huaixin) della diocesi di Anyang nella provincia d’Henan.

Presenti 100 preti concelebranti, tre vescovi ordinati con l’ok della Santa Sede 1.400 fedeli – riferisce Radio Vaticana – e 120 suore. Le autorità hanno comunque limitato le presenze a 25 fedeli per singola parrocchia della diocesi. Alla consacrazione ha assistito anche un altro candidato all’episcopato, padre Cosmo Ji Chengyi di Zhumadian, sempre nella provincia d’Henan, scelto con l’ok del Vaticano ma la cui data per la celebrazione del rito di ordinazione non è stata comunicata.

L’ordinazione di monsignor Zhang è vista come un segnale del paziente lavoro che la Segreteria di Stato vaticana, sotto la paziente azione del titolare, cardinale Pietro Parolin, sta compiendo da tempo per ricucire il lungo strappo che dal 1951 divide Roma da Pechino e può essere il modus vivendi in grado di riaprire i rapporti con la Cina. Oltretevere c’è chi rilancia i rumors su un possibile viaggio a sorpresa del Papa in Cina, mentre dal lato cinese c’è chi sottolinea come l’attuale dirigenza arrivata al potere con l’attuale presidente Xi Jinping stia lentamente apprezzando l’idea di accettare le religioni (da quelle tradizionali cinesi al Cattolicesimo e l’Islam) come fattore di pacificazione e aggregazione sociale.

Un contributo all’ordine interno, insomma, in una nazione che inizia a registrare qualche tensione di natura religiosa (cfr. ItaliaOggi del 31 luglio scorso). Dopo decenni di ateismo di Stato e contrasti con la Santa Sede (i missionari furono espulsi per ordine di Mao Tze Tung oltre 60 anni fa e i cattolici fedeli al Papa sono sempre stati considerati dal governo cinese come sottomessi ad un potere nemico, quello del Vaticano), che sia venuto il tempo del disgelo?

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