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Bruxelles ha appena rivisto nelle ultime sedute pre-ferie il budget per aiutare i Paesi membri a fronteggiare l’ondata di migranti in arrivo dalla sponda Sud del Mediterraneo.

I NUMERI DI REPUBBLICA

I numeri? Sette miliardi di euro nel periodo 2014-20 fra i fondi “per l’asilo, le migrazioni e l’integrazione” (3,2 miliardi) e quelli per “la sicurezza”, a loro volta suddivisi in “tutela dei confini” e “protezione interna” (3,8), scrive Repubblica oggi.

IL DETTAGLIO DEGLI STANZIAMENTI 

Del primo di questi fondi, 310 milioni sono destinati all’Italia, “che non è neanche il principale beneficiario”, perché alla Gran Bretagna vanno 370 milioni per qualche alchimia comunitaria, ed è da lì che sono stati presi i 25 milioni appena assegnati a Londra per l’emergenza Eurotunnel, rimarca il quotidiano diretto da Ezio Mauro in un articolo di Eugenio Occorsio. Ma il Regno Unito resta escluso dagli altri fondi sulla “sicurezza”, dei quali oltre 200 milioni spettano all’Italia a cui seguono con quote minori gli altri Paesi, dice Repubblica.

L’ANALISI DI FORMICHE.NET 

Formiche.net, due giorni fa, ha sottolineato:

La Commissione europea ha stanziato 20 milioni di euro dal Fondo asilo, migrazione e integrazione in favore della Francia e 27 in favore della Gran Bretagna per far fronte all’emergenza migranti a Calais. Queste somme provengono dal budget totale previsto per il periodo 2014-2020 che ammonta a 266 milioni di euro per Parigi e a più di 370 milioni per Londra. Sempre per il periodo 2014-2020, Bruxelles ha stanziato in favore dell’Italia 310 milioni di euro a titolo di Fondo asilo, migrazione e integrazione e 212 milioni di euro per il Fondo per la sicurezza interna a titolo di assistenza ordinaria.

LA CACCIA AI FONDI 

L’Ue cerca di recuperare fondi da ogni fonte possibile, ricorda il quotidiano del gruppo l’Espresso. Dal programma spaziale Galileo, per esempio, sono stati sottratti 70 milioni con il rinvio a fine 2016 del lancio della terza generazione di satelliti previsto per questi mesi. Servono a cofinanziare una trentina di assunzioni fra Frontex, Europol e l’European Asylum Support Office di Malta, operazione che di milioni ne costa 89, più l’acquisto di dieci navi e 33 mezzi di terra

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