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La Commissione europea ha presentato ufficialmente le sue accuse contro Google per violazione della concorrenza e abuso di posizione dominante nel mercato della ricerca su internet. La querelle, che potrebbe sfociare in una sanzione di oltre 6 miliardi di dollari a carico del colosso di Mountain View, è stata accolta internamente da Google con un memo diffuso a tutti i “googlers”, qualche ora dopo l’annuncio dell’Antitrust Ue, dal senior Vice President e General Counsel dell’azienda Kent Walker.

IL MEMO DI KENT WALKER PUBBLICATO DA TECH CRUNCH E RE/CODE

Nella nota, i cui contenuti sono stati diffusi in esclusiva da Tech Crunch e dal sito Re/Code, Walker definendo «molto deludente» la notizia giunta da Bruxelles «soprattutto per il team di ricerca che negli ultimi 16 anni ha lavorato così duramente al servizio degli utenti», tranquillizza i dipendenti di Big G affermando che si tratta solo dell’inizio di una causa e non di una decisione finale e, pur avvertendoli sul fatto che «alcune critiche saranno dure», scrive che «questa è l’occasione per Google di raccontare la sua versione dei fatti». Un’azienda che, a detta del top manager, può vantare degli enormi passi in avanti compiuti nel corso del tempo sia per quel che riguarda la qualità dei servizi offerti al pubblico, sia per aver stimolato la concorrenza che, a sua detta, «è cresciuta considerevolmente».

L’AUMENTO DELLA CONCORRENZA

Kent Walker cerca di smontare le tesi dell’Antitrust Ue fornendo una serie di dati, corredati da grafici, sullo status della concorrenza in fatto di e-commerce. «La competizione si gioca a colpi di click e cresce sempre di più» spiega. «Le persone possono utilizzare Bing, Yahoo, Quora, DuckDuckGo senza contare l’ondata di software basati sul riconoscimento vocale come Siri per Apple e Cortana per Microsoft che fungono da “assistenti personali”, così come i servizi maggiormente specializzati come Amazon, Idealo, Le Guide, Expedia o eBay». «Inoltre – si legge ancora –, gli utenti si rivolgono sempre più ai social network come Facebook e Twitter per trovare notizie e suggerimenti su dove mangiare o su quali film guardare».

L’ESPLOSIONE DEL MOBILE E DELLE APP

A conferma della sua tesi, il top manager di Big G spiega che il mobile sta cambiando tutto: «Con l’esplosione di applicazioni che offrono in tempo reale tutte le informazioni di cui le persone hanno bisogno. Oggi – dice – 7 minuti su 8 passati su dispositivi mobili vengono spesi per consultare le applicazioni. Yelp, per esempio, ha spiegato che oltre il 40% del suo traffico deriva dalla sua app».

I NUMERI DELLO SHOPPING ONLINE IN EUROPA

Walker non si ferma qui e affronta direttamente anche il tema dello shopping online: «Anche in questo caso la concorrenza è molto forte, nonostante le accuse rivolte (da Bruxelles ndr). Basti pensare ad Amazon e eBay che non sono stati danneggiati in nessun modo dal servizio commerciale di Google». Per dimostrarlo, il consigliere generale di Google riporta i grafici di comScore con i dati riguardanti i principali siti di shopping online e viaggi in Francia, Germania e Gran Bretagna.

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IL CAPITOLO ANDROID

Riguardo l’avvio di un’indagine formale sulla possibile violazione delle regole antitrust Ue da parte di Android, il sistema operativo per smartphone del colosso di Mountain View, Walker spiega che «questo è solo l’inizio di un processo e non significa che la Comunità Europea dovrà necessariamente prendere provvedimenti in tal senso. Ad esempio – spiega – hanno aperto e subito dopo chiuso un’inchiesta a carico di iTunes  pochi anni fa».

Android, che è un sistema operativo open-source, quindi può essere utilizzato gratuitamente da chiunque, ha abbassato i prezzi dei suoi prodotti e ha ampliato l’offerta ai consumatori, assicura Walker: «Ci sono oltre 18.000 diversi dispositivi disponibili oggi», continua a spiegare. «I consumatori decidono quali applicazioni usare e scaricare su dispositivi Android. App che sono spessissimo in diretta concorrenza con Google, come Facebook, Amazon, Microsoft Office e Expedia e che sono facilmente disponibili per gli utenti di Android». Non solo. «Molte di queste applicazioni sono pre-caricate su dispositivi Android. Applicazioni di Google, come Search, Maps, Gmail e Google Play, sono disponibili “fuori pacchetto” anche su molti telefoni. Il recente Samsung S6 è un grande esempio in questo senso» spiega.

Walker chiude la sua nota ai “googlers” chiedendo che si evitino polemiche e commenti nell’attesa si faccia luce sui fatti e che la giustizia faccia il suo corso. L’altra preghiera ai suoi è che, nel frattempo, si continui a lavorare al meglio per garantire prodotti di alta qualità ai clienti: «What you all do best».

Ecco come Google strapazza l'Antitrust Ue

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