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Quanta confusione e quanta retorica! Mistificazioni da parte del governo di Atene e da parte dell’Europa che con il NO ha visto sconfitta la sua politica economica, adottata con la crisi e applicata come un principio religioso. I greci non hanno votato l’uscita dall’euro, come, pericolosamente si tenta di far credere, ma l’uscita dalla politica di austerità che ha fatto tanti  danni a tutti, al di là delle  riforme pur necessarie.

Bisogna uscire da un equivoco, che ancora permane, di coloro che vogliono giustificare la politica di austerità ed il suo mantenimento, dalle mancate riforme o dalla loro mancata  attuazione (da parte greca e/o di altri paesi) o di coloro, che si nascondono dietro il pretesto  dell’austerità per non fare nemmeno le riforme senza costi per la collettività (quelle costose andrebbero invece rinviate):

L’Europa ha già fatti molti errori nella gestione della crisi, troppi per consentirsi di farne ancora altri o di perseverare in quelli che la crisi, dei paesi Euro, hanno solo aggravato.

La gestione della crisi greca è un esempio, negativo, da manuale: per difendere “un principio” o delle regole, sbagliate, stiamo tutti pagando un prezzo molto più elevato di quello necessario.  Vogliamo forse continuare ancora? In questo caso dovrebbe essere il paese/i paesi ispiratori a pagare il prezzo.

C‘è da sperare che il risultato del referendum greco apra gli occhi a tutti, in particolare a quei partiti della sinistra democratica ed agli europeisti seri, che hanno abdicato al loro ruolo, preferendo rifugiarsi dietro il “pensiero unico” che rischia di portare anche loro alla catastrofe a favore dei demagoghi sia di destra che di sinistra.

In questo caso non ci resterebbe che piangere sulle nostre ceneri. Ma questo l’Europa l’ha dovuto fare già troppe volte. Non abbiamo bisogno di altre prove.

Carmelo Cedrone, v. presidente Commissione economica del CESE

La gestione della crisi greca è un esempio (negativo) da manuale

Quanta confusione e quanta retorica! Mistificazioni da parte del governo di Atene e da parte dell’Europa che con il NO ha visto sconfitta la sua politica economica, adottata con la crisi e applicata come un principio religioso. I greci non hanno votato l’uscita dall’euro, come, pericolosamente si tenta di far credere, ma l’uscita dalla politica di austerità che ha fatto…

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