Skip to main content

Quanto incide lo stallo digitale del nostro Paese su economia e turismo? Troppo, secondo il deputato del pd Sergio Boccadutri che, oltre a porre il quesito sul suo profilo Twitter nel bel mezzo della Leopolda, la settimana scorsa ha presentato alla Camera una proposta di legge per rendere libero (e pure obbligatorio) il wi-fi nei luoghi pubblici.

STALLO DIGITALE

Da anni forme di identificazione astruse ne hanno frenato la diffusione, ma il sogno del wi-fi libero sta trovando adesso grande consenso nelle stanze della politica. Sono infatti più di un centinaio i deputati firmatari della proposta di legge denominata “Disposizioni per la diffusione dell’acceso alla rete internet mediante connessione senza fili”, presentata da Boccadutri e cofirmata da Enza Bruno Bossio (Pd), Ernesto Carbone (Pd), Alberto Losacco (Pd) e Gennaro Migliore (ex Sel, ora Led, presente alla Leopolda 5); tutti parlamentari più o meno renziani.

A CHI SI RIVOLGE LA PROPOSTA

Secondo la proposta, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge tutti gli esercizi commerciali, le associazioni culturali aperte al pubblico, i taxi, gli esercenti attività di noleggio con conducente, i bus privati, i treni e gli aerei registrati in Italia avranno l’obbligo di dotarsi di collegamento alla rete internet e di renderla disponibile tramite tecnologia wireless a titolo gratuito e senza necessità di utilizzare credenziali di accesso e password.
Entro la stessa data di scadenza gli uffici pubblici, gli uffici degli esercenti un pubblico servizio, i tribunali, gli ospedali, i porti e gli aeroporti dovranno garantire il collegamento alla rete internet in almeno due aree.

GLI ESENTI

Ad essere esentati da questo obbligo saranno “gli esercizi commerciali, le associazioni culturali e gli uffici pubblici con una superficie inferiore ai 100 metri quadri, nonché gli esercizi commerciali e le associazioni culturali con un organico inferiore ai due dipendenti”.

CHI PAGA

La proposta prevede l’istituzione nello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico di un fondo di due milioni per gli anni 2017, 2018 e 2019 per il sostegno all’installazione del collegamento alla rete internet nei mezzi di trasporto pubblico e un altro fondi di un milione di euro per il sostegno alla diffusione di router e di modem wireless.
Nessuna agevolazione invece sembra essere prevista per i costi della banda larga che gli obbligati dovranno sostenere.

LE SANZIONI

A vigilare saranno i comuni e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che agirebbe anche sulla base delle segnalazioni provenienti dai privati cittadini, con la possibilità d’irrogare direttamente sanzioni nei confronti degli esercenti che non si adegueranno alla nuova legge. Ai soggetti inadempienti saranno recapitate multe fino a 5 mila euro, con l’esclusione degli esercenti l’attività di trasporto di persone.

PRIME REAZIONI

La proposta di legge è stata percepita come una scossa per superare lo stallo digitale del nostro Paese ma non sono mancate correzioni di rotta e polemiche.
“Bisogna dirsi francamente che senza una connessione a Internet, nella società dell’informazione, non si può essere cittadini digitali e, quindi, non si può essere cittadini”, ha scritto l’avvocato e blogger Guido Scorza che, seppur nella sostanza abbia dichiarato di condividere l’iniziativa dei deputati firmatari, ha messo nero su bianco alcune possibili modifiche. Scorza ha ritenuto ad esempio eccessiva l’estensione dell’obbligo a tutti i gestori di esercizi commerciali anche diversi dai pubblici esercizi: “Perché non ci si ferma a leggere il giornale, consultare la posta o richiedere un certificato alla pubblica amministrazione dal salumiere o dal meccanico”, ha scritto in un post.

Da non trascurare è inoltre il problema rappresentato dai contratti con gli operatori di telecomunicazione: “Nella più parte dei casi vietano espressamente al loro utente – il gestore dell’esercizio pubblico – la condivisione delle risorse di connettività con terzi ovvero con la clientela e gli utenti”, scrive Scorza.

Infine la questione più spinosa, quella dell’identificazione dei clienti ed utenti che utilizzano la connessione: “Il testo del disegno di legge, allo Stato, vieta ai gestori dei pubblici esercizi ogni forma di identificazione. Si tratta però di una previsione che ha per presupposto che la legge esenti i gestori da ogni responsabilità connessa all’utilizzo delle proprie risorse di connettività”.

LA VOCE DI CONFCOMMERCIO

Fabio Fulvio, responsabile delle politiche di sviluppo di Confcommercio, intervistato da Italia Oggi, ha spostato il nodo del dibattito: “Siamo ben contenti che lo Stato pensi alla digitalizzazione dei cittadini, ma perché farlo con i soldi degli altri? L’Adsl costa, obblighino le compagnie telefoniche a farlo. No? Allora perché obbligare le altre imprese?”, si legge sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.

CORTOCIRCUITO LOGICO

A non capire come “lo Stato possa imporre ad aziende private di offrire un servizio di connessione a Internet gratuitamente alla propria clientela” è anche il blogger Massimo Mantellini. “La politica utilizza simili proposte per raccontare la propria presunta modernità, illude i cittadini di avvolgerli con ulteriori servizi gratuiti che ovviamente gratuiti non sono e che raccontano quasi sempre di soldi della collettività spesi male a fronte di servizi modestissimi”, si legge sul Post.

“Se la politica vuole davvero ampliare i diritti digitali dei cittadini si adoperi per mantenere la rete neutrale e il più libera possibile. Libera non significa gratuita, magari se lo ripetiamo mille volte alla fine qualcuno capirà”, sottolinea Mantellini ricordando come negli ultimi dieci anni il wi-fi da una semplice modalità di collegamento a Internet vietata per legge pretenda di diventare gratuita per legge.

Wi-fi alla Renzi, idea folle o geniale?

Quanto incide lo stallo digitale del nostro Paese su economia e turismo? Troppo, secondo il deputato del pd Sergio Boccadutri che, oltre a porre il quesito sul suo profilo Twitter nel bel mezzo della Leopolda, la settimana scorsa ha presentato alla Camera una proposta di legge per rendere libero (e pure obbligatorio) il wi-fi nei luoghi pubblici. Indagine sul #wifi…

Energie rinnovabili: si prevede un boom dal settore eolico

Negli ultimi due anni il settore rinnovabile ha accusato una flessione di mercato, smorzando i toni entusiastici – forse eccessivi – che avevano accompagnato la crescita dei primi tempi. Gli italiani hanno rallentato gli investimenti e sono tornati a cercare nuovi metodi per risparmiare sulla bolletta. Internet ha attratto l’attenzione dei consumatori mettendo a disposizione portali dove porre le tariffe Enel…

Ecco le renzate fiscali del renziano Davide Serra

Intervista del Quotidiano Nazionale a Davide Serra, l’ultrarenzista basato a Londra e che nella vita fa il money manager. Domanda: Ha studiato la legge di Stabilità presentata da questo governo? «Per lavoro devo studiare tutte le leggi di Stabilità e ho trovato che questa sia la più bella legge di stabilità fatta in Italia da quando le studio. Contiene un principio molto chiaro: ridurre…

Mps, tutti i bizzarri accanimenti sul Monte stressato

Non ci sarebbero solo stranezze e disparità di trattamento negli stress test condotti dalla Bce, ma anche veri e propri errori che hanno riguardato anche una banca italiana come il Monte dei Paschi di Siena. A riferirlo è il Wall Street Journal, che racconta come Francoforte abbia dovuto rimuovere dal suo sito, per un breve lasso di tempo, i risultati…

Cosa rivela il sondaggio del Corriere della Sera

In piena bagarre fra sinistra archeologica radunata dalla Cgil a Roma e renzisti rottamatori che alla Leopolda di Firenze rinnovavano i loro riti sacrali della giovinezza che non può che avanzare; a fronte di un centro-destra in preda ad una crisi di identità e al complesso di Anchise di cui non ci si riesce a liberare, il Corriere della Sera…

Ebola e la nuova geopolitica della salute

Lunedì 10 novembre, alle ore 18:15, a Milano presso ASERI (Via San Vittore, 18) si svolgerà l'incontro "Ebola e la nuova geopolitica della salute". L'evento si inserisce in un ciclo di incontri per approfondire e discutere i temi di attualità organizzato da Formiche, con la gentile collaborazione di ASERI, l'Alta Scuola di Economia e Relazioni internazionali dell'Università Cattolica, e di Mediolanum…

Così Renzi punta alle elezioni anticipate

A Otto e mezzo, nel giorno del rientro al timone di Lilli Gruber, Matteo Renzi l’ha escluso. Niente elezioni anticipate, ha detto, perché “voglio cambiare il Paese e non il Parlamento". Eppure nei palazzi della politica, il tam tam per un ritorno alle urne cresce. Perché altrimenti, ci si chiede, questa accelerazione sulla legge elettorale in una versione che, ha…

Il trionfo dei super ricchi

Così a un certo punto leggo stupito che la governatrice della Fed Janet Yellen è preoccupata per “la continua crescita della disuguaglianza negli Stati Uniti”. E tuttavia non trovo nessun riferimento, nel suo lungo intervento (“Perspectives on inequality and opportunity from the Survey of Consumer Finances”) del 17 ottobre scorso circa la possibilità, financo remota, che tale peggioramento sia da…

Ilva, ecco i due rischi nefasti. Che fa Renzi?

La Gazzetta del Mezzogiorno sabato 25 ottobre ha riportato ampi stralci di un nuovo documento della gip Patrizia Todisco che – dopo aver fatto compiere visite ispettive ai custodi giudiziari all’Ilva – ha inviato alla Procura della Repubblica, per le sue valutazioni e gli eventuali provvedimenti conseguenti, i risultati delle stesse visite ispettive. Dai risultati si evincerebbe che in due…

×

Iscriviti alla newsletter