Skip to main content

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

L’ascesa di Renzi alla Presidenza del Consiglio è stata piu’ cavalcata che sposata dai gruppi di interesse spesso in gergo definiti “salotti buoni” o “poteri forti”, sia per fermare l’avanzata dell’antipolitica grillina, ormai sfuggita di mano, sia per “mettere cappello” alla novità della politica italiana con l’intenzione di potere comunque influire nelle scelte di interesse.

Berlusconi ormai era stato asfaltato nell’immaginario collettivo, il centrodestra era sì uno spazio politico interessante ma alla deriva in assenza di un leader, Grillo avanzava nei sondaggi ma era stato soltanto un giocattolo per rompere la casta incancrenita, il Pd rimaneva il solo partito di consenso in cui costruire una proposta politica di governo temporaneo. In questo contesto il voto anticipato non avrebbe offerto garanzia di governo stabile e Napolitano comunque voleva dare stabilità istituzionale e sociale. Renzi rappresentava il ragazzotto brillante in ascesa da potere guidare nella navigazione in attesa di tempi migliori. Da abile democristiano il giovane Renzi ha dato la sensazione a tutti di rispettare i buoni consigli, anche se spesso in contraddizione con gli stessi interessi delle parti in competizione. I conflitti partigiani si sono però presto manifestati, perché il decidere segna l’emergere delle parti in gioco. Gli assetti di interessi legittimi delle parti hanno fatto emergere polarità politiche e di esercizio di potere distinte e in opposizione fra loro.

La verità è che la destra liberale ha un proprio spazio di interessi da difendere e tutelare nell’azione di governo, ben contrapposti a interessi economici di soggetti che hanno campato e campano su commesse di Stato e per questo sostenitori interessati a sinistra. L’illusione di molti era stata quella di identificare il Pd in una nuova Dc di matrice interclassista o meglio di cencelliana metodologia, dimenticando che pure il sistema economico nel frattempo si era polarizzato e non poteva più ammettere compromessi, ma scelte marcate fra privatizzazione, dismissioni e statalizzazione. La rottamazione di Renzi, ha mietuto vittime eccellenti nella vecchia nomenklatura che non ha ricevuto difesa e sostegno da quegli stessi ambienti sostenuti a man forte nelle passate azioni di governo a sinistra. E per un paradosso pirandelliano, i nemici esterni di una volta diventano sempre i migliori alleati nelle guerre intestine. I migliori alleati dei D’Alema boys oggi sono a destra e non sono berlusconiani, ma mirano da un lato a sostituire Berlusconi, dall’altro a superare Renzi e il renzismo. In questo nuovo cantiere a destra, dove lo spazio politico e di consenso è davvero immenso, occorrerebbe maggiore chiarezza nella proposta politica.

Il primo a essere stato chiaro e netto nel posizionamento è stato Corrado Passera, se tale chiarezza giungesse oggi pure da Della Valle, l’iniziativa liberale di Passera acquisterebbe senz’altro consistenza, facendo nascere un nuovo soggetto politico da tenere in considerazione.

Passera, Della Valle e gli anti Renzi a una svolta

Riceviamo e volentieri pubblichiamo L'ascesa di Renzi alla Presidenza del Consiglio è stata piu' cavalcata che sposata dai gruppi di interesse spesso in gergo definiti “salotti buoni” o “poteri forti”, sia per fermare l'avanzata dell'antipolitica grillina, ormai sfuggita di mano, sia per “mettere cappello” alla novità della politica italiana con l'intenzione di potere comunque influire nelle scelte di interesse. Berlusconi…

Ecco chi sono i colossi della Cina bramosi di aziende italiane

State Grid, China Investment Corporation (Cic), People’s Bank of China. Sono le facce di una stessa medaglia, la Cina all'offensiva non solo in Europa a caccia di opportunità anche in reti strategiche per investire le ingenti masse liquide. Obiettivo: acquisire partecipazioni in nuove società italiane, come già successo con Ansaldo Energia e Cdp Reti. Sotto la lente della Cina è finita, ora,…

Il fil rouge che lega Craxi e Renzi attraverso Berlusconi

Nella trasmissione “Che tempo che fa” del 28 settembre, Matteo Renzi ha parlato del “sogno di una sinistra che offre opportunità”. E ha affermato allo stesso tempo di “sentirsi più vicino a Enrico Berlinguer che a Bettino Craxi”. Parole criticate da Stefania Craxi perché ritenute apertamente contraddittorie con l’operato riformista dell’ex leader del Partito socialista italiano. Paragone possibile? Adesso un parallelo tra…

Bugie e verità sul mercato del lavoro italiano

I dati del mercato del lavoro e i principali indicatori economici dell’arco temporale 2007-2013 forniscono una fotografia della crisi molto diversa da quelle che sono le principali notazione dell’opinione pubblica e dei mezzi di comunicazione. È vero che si segnala un raddoppio del tasso di disoccupazione dal 6% a 12%, sia per l’intera popolazione che per i giovani, per i quali…

Riccardo Ruggeri: perché io, ex top manager Fiat, non brindo troppo per la Fiat americana

Pubblichiamo grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori e dell’autore, l’articolo di Riccardo Ruggeri uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi. Caro Professor Valletta, il grande giorno è arrivato. La sua (nostra) Fiat non c'è più, è evaporata in una nuvola di nebbia proveniente dai Grandi Laghi. Un signore con un golfino scuro ha suonato una campanella, ci sono…

Perché Obama non deve mollare il comando delle azioni anti Isis

I presidenti delle Commissioni Esteri della Camera e del Senato – Casini e Cicchitto – hanno scritto una lettera “politicamente corretta” al Corriere della Sera. In essa propongono l’intervento della “comunità internazionale” (ma che cosa è?) e dell’ONU (ma è in grado di farlo, senza combinare pasticci come nella ex-Jugoslavia?) per aiutare con truppe terrestri, che gli USA per ora…

La guerra a Ebola può partire dall'Italia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Mi pare di essere tornato indietro. All’inizio degli anni '80 quando, da “visiting professor” nello Harbour General Hospital di Los Angeles mi sono imbattuto per la prima volta in un paziente con HIV. In quel decennio, dal nulla, si è diffusa un’epidemia, che sembrava incontrollabile. Le previsioni parlavano di milioni di morti, di curve esponenziali, soprattutto…

Perché Renzi e Alfano possono aprire una nuova stagione per i cattolici. L'analisi di Magatti

“Perché non dovrebbe essere legittimo e auspicabile un partito di cattolici pronti a denunciare le violazioni dei diritti della persona — ovunque vengano calpestati o negati — e a elaborare proposte e a impegnarsi per ristabilirli?” E’ stato il filosofo Dario Antiseri a porre questa domanda sul Corriere della Sera e a risollevare una questione antica eppure sempre attuale come…

Hong Kong, vi spiego ragioni e volti della protesta. Parla Marco Perduca

Le proteste a Hong Kong sembrano essere finite. I ragazzi sono tornati a scuola e le strade sono state riaperte? O semplicemente la stampa (italiana e non solo) non ha saputo interpretare lo sviluppo degli eventi? Le trattative tra governo locale e manifestanti sono avviate, ma a quali risultati sono giunti nei primi incontri? In una conversazione con Formiche.net, Marco…

Jobs Act e articolo 18, canta che ti passa?

“Non credevo più di incontrarti, ma il destino fa che le cose accadono”. Così “attacca” Charles Aznavour in una sua celebre canzone, ma nessuno si è ricordato di citarlo. Nell’incontro a Palazzo Chigi, svolto alle otto di mattina del 7 ottobre, governo e sindacati si sono “beccati” intonando altro. Se Susanna Camusso, ironizzando sui tempi della riunione, aveva sussurrato “Un’ora…

×

Iscriviti alla newsletter