Skip to main content

Le catastrofi naturali che hanno colpito recentemente il nostro Paese, dalla Sardegna alla Liguria, fino ai più recenti che hanno devastato il centro nord, hanno riaperto nella comunità scientifica e politica un dibattito sulle loro cause, sui loro effetti e soprattutto sulle politiche per affrontarle e contenerle a cui Formiche.net ha dato voce.

IL MODELLO ITALIANO

Attualmente lo scenario italiano continua a vedere impegnato lo Stato nel ruolo di assicuratore pressocché unico per fronteggiare il costo dei danni da catastrofi naturali, seppur le limitate risorse finanziarie ne condizionino fortemente gli interventi. Il sistema volontario di polizze vigente, che – come fanno notare gli esperti del settore – è caratterizzato dalla scarsa propensione degli italiani ad acquistare assicurazioni di questo tipo, non consente di ripartire in maniera sostenibile il rischio assicurativo, risolvendosi in costi troppo elevati per i pochi cittadini che stipulano una polizza contro terremoti, alluvioni ecc.

VOCI CONTRASTANTI DI PALAZZO

Le ipotesi di una polizza obbligatoria contro le calamità naturali erano iniziate a circolare dopo alcune dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e del viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini.

Nonostante i tecnici della presidenza del Consiglio stiano valutando come risolvere il problema dei risarcimenti in seguito ai ripetuti problemi ambientali, mostrandosi più favorevoli all’idea di una polizza obbligatoria, secondo le indiscrezioni raccolte da Formiche.net a prevalere al momento sembra essere la voce dei renziani doc, contrari all’idea di un’assicurazione obbligatoria contro terremoti e alluvioni perché potrebbe essere percepita dai cittadini come una nuova ‘tassa’ (qui tutte le indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi).

Ma dopo aver letto l’articolo di Formiche.net che ha dato conto delle indiscrezioni del vertice della presidenza del Consiglio ambienti del mondo assicurativo vicini all’Ania hanno sbuffato. E alla luce dei costi sostenuti dal governo, pari a circa 3,3 miliardi di euro, per il risarcimento dei danni catastrofali, l’associazione che riunisce e rappresenta le compagnie assicurative ha continuato a spingere per la soluzione delle polizze obbligatorie.

LE IPOTESI AL VAGLIO

Le ipotesi su cui tecnici e governo potrebbero trovarsi a lavorare contemplano diverse soluzioni, alcune delle quali sono state negli anni intraprese dai Paesi europei ed extraeuropei (dalla Spagna al Belgio, dalla Svizzera alla Francia, dagli Stati Uniti al Giappone), che hanno scelto di affrontare e risolvere il problema dei danni provocati da catastrofi naturali attraverso il sistema delle assicurazioni.

Obbligatorie come in Turchia e Romania, o semi-obbligatorie, come in Francia, Spagna e Belgio, le polizze contro i danni ambientali possono essere caratterizzate dal massimo intervento da parte dello Stato (Spagna) o da una totale remissione dell’assicurazione al mercato (Stati Uniti). Tra queste due formule si collocherebbe invece il modello misto pubblico-privato semiobbligatorio (nello stile francese), a cui starebbe pensando il governo.

In questa rosa di possibilità si colloca anche la proposta avanzata da un editoriale di Formiche.net: “Perché non prevedere sgravi fiscali per i sottoscrittori di polizze contro terremoti e alluvioni per incentivare la diffusione di questo tipo di assicurazione?”, ha scritto il direttore di Formiche.net, Michele Arnese.

Ecco gli articoli di Formiche.net dedicati al tema:

Terremoti e alluvioni, parliamo senza isterismi di polizze assicurative? L’intervento dell’esperto Lorenzo Gerosa

Assicurazione contro terremoti e alluvioni, che cosa bolle nella pentola di Palazzo Chigi. Il corsivo di Michele Arnese

Perché Ania (assicurazioni) sbuffa per il no di Palazzo Chigi alla polizza obbligatoria contro le catastrofi. La ricostruzione di Bruno Guarini

Palazzo Chigi a Formiche.net: niente polizze obbligatorie anti catastrofi. L’indiscrezione

Polizza (non obbligatoria) contro le calamità naturali. Ne parliamo senza isterismi? Il commento di Michele Arnese

Le ipotesi allo studio del governo sulle assicurazioni contro alluvioni e terremoti

Le dichiarazioni di Delrio e Nencini 

Perché una polizza obbligatoria contro le calamità naturali sarebbe un vero disastro. L’intervento del presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani

Come risarcire alluvioni e terremoti? La soluzione assicurativa

Le catastrofi naturali che hanno colpito recentemente il nostro Paese, dalla Sardegna alla Liguria, fino ai più recenti che hanno devastato il centro nord, hanno riaperto nella comunità scientifica e politica un dibattito sulle loro cause, sui loro effetti e soprattutto sulle politiche per affrontarle e contenerle a cui Formiche.net ha dato voce. IL MODELLO ITALIANO Attualmente lo scenario italiano…

L'imbroglio culturale di Renzi e l'abolizione di laicità e socialismo

La sinistra, come la Titina, la cerco e non la trovo, chissà dove sarà, s'è persa nelle nebbie di una temperie culturale, quella che viviamo oggi, assai poco laica e sempre più spinta verso l'imperialismo missionario, anticamera della cristianità armata alla conversione di infedeli, anticonformisti, trasgressivi, cui non si riconosce, lo dimostrano le crociate, se non il dovere di essere…

Vi spiego perché i Popolari di Mauro aderiscono al gruppo Gal

Riceviamo e volentieri pubblichiamo I Popolari per l'Italia hanno aderito al gruppo Gal perché siamo stati i primi a sollecitare la costituzione di un partito popolare in Italia tra tutti coloro che si riconoscono nel PPE. Ovviamente questo dato politico di estrema importanza richiedeva il superamento delle vecchie sigle esistenti (Ncd, Udc, Fi); una linea politica omogenea con contenuti, percorsi…

Nella politica romana spappolata arriva Salvini. Idea Marchini per FI e NCD ma attenti a Passera

[caption id="attachment_309119" align="alignleft" width="400"] Salvini, il nuovo leader del CDX su scala nazionale[/caption] Martedì scorso nonostante le pressioni mediatiche e gli attacchi del centro-destra romano (in questo caso guidato dall’NCD di Andrea Augello) il sindaco di Roma, Ignazio Marino, non si è dimesso, anzi raddoppia. Si parla già di “rimpasto” o “rimpastino”, in un graduale processo di osmosi con i…

Quale futuro per reti e professionisti nel sistema bancario italiano?

“La vita non è aspettare che passi la tempesta ma imparare a ballare sotto la pioggia” Gandhi E’ una fase di grande confusione quella attuale. Una fase in cui le prospettive delle banche italiane sono condizionate, oltre che dalla mancata o scarsa crescita del PIL, dal costo del rischio di credito, dal relativo costo della provvista di fondi, dai costi…

A proposito dei disonesti di Maurizio Landini

Succede nella foga comiziante sparare qualche “cavolata”, come Landini ha correttamente connotato la sua uscita sui “disonesti” che sosterrebbero Renzi. E’ evidente che, quanto all’onestà e alla disonestà, come anche gli episodi giudiziari della politica stanno dimostrando, non accadono a senso unico. E ciò che succede nella politica, dove più forte è la tentazione del potere, succede anche nella società…

Renzi alla prova Emilia Romagna (e non solo)

Il giovane Presidente del Consiglio cresciuto a pillole di politica sta misurando il suo consenso e saranno i risultati delle elezioni di domani in Emilia Romagna,fortino storico rosso sangue di bue, e in Calabria dove i noti fatti di malaffare contaminano da sempre ogni giornata, la misura vera e concreta, seppur parziale, della partecipazione e del consenso attraverso il voto.…

Isis, così l'ostaggio John Cantlie accusa Obama. Il video

Gli europei, e in particolare la Francia, trattano e pagano per liberare i loro connazionali in ostaggio mentre Obama "ci lascia morire, e usa le nostre esecuzioni per giustificare l'azione militare" contro l'Isis. Lo afferma John Cantlie, ostaggio Isis, nel sesto episodio di "Lend me your ears", pubblicato sul web. Guarda il video qui

×

Iscriviti alla newsletter