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La somiglianza di Renzi con Berlusconi e il cosiddetto patto del Nazareno sta tutta nell’anglofono declinare quella che fu la sciagurata politica del Cav.: quella delle tre i. Inglese, impresa, informatica.
Renzi infatti, senza dirlo, ha messo in campo la politica delle tre “e” che, appunto, nell’inglesismo che tanto lo caratterizza maccheronicamente, meglio di qualunque Alberto Sordi, si pronunciano appunto “i”. Eighty (gli ottanta euro) – Entrepreneurship (la sua vicinanza al mondo dell’impresa) – Europe (nel senso di sfruttare al massimo la presidenza italiana dell’unione).
Degli ottanta Euro è stato detto tutto. Sulla sua intraprendenza politica costruita su una comunicazione che ha demolito tutti i paradigmi di tutte le ideologie cancellando le antinomie padrone-imprenditore, tesa a riverniciare i rapporti di forza tra corporazioni e l’avvinghiata selva dei poteri italiani, beh i risultati in termini di tensione sono evidenti a tutti basta pensare ai problemi che uno come Farinetti sta dovendo sopportare.
Quanto all’Europa e al semestre europeo, beh basti dire che è agli sgoccioli. Forse anche per questo la politica delle tre “e” necessita di nuova linfa che solo un imminente passaggio elettorale potrà portare.

Le tre “i” e le tre “e”. La fonetica Nazarena.

La somiglianza di Renzi con Berlusconi e il cosiddetto patto del Nazareno sta tutta nell’anglofono declinare quella che fu la sciagurata politica del Cav.: quella delle tre i. Inglese, impresa, informatica. Renzi infatti, senza dirlo, ha messo in campo la politica delle tre “e” che, appunto, nell’inglesismo che tanto lo caratterizza maccheronicamente, meglio di qualunque Alberto Sordi, si pronunciano appunto…

ITALICUM – La soluzione c’è, ma attenti ai “piselli”

La soluzione c’è: premio di governabilità alla lista che supera il 40% dei consensi, liste bloccate per almeno il 50% dei seggi e soglia unica di accesso al 3%. Ecco la possibile quadratura del cerchio. Una ipotesi che salverebbe capra e cavoli: le ambizioni del Premier, gli incubi del Cav. e la sopravvivenza di quelli che un tempo venivano appellati…

Perché la Nato tornerà centrale con Obama azzoppato

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Con Silvana Sciarra la Cgil entra alla Consulta

Il suo nome era Barack Obama/ ma lo chiamavan Drago/ i clan democrat di Chicago/ dicevan che era un mago. Povero Obama, ha perso il referendum sulla sua presidenza. I repubblicani hanno stravinto nelle elezioni di medio termine non per meriti loro ma per demeriti suoi. Eppure Obama aveva attuato – nelle condizioni date – tutte quelle politiche (compresa una…

Libia, che cosa succederà dopo lo scioglimento del Parlamento

Il caso istituzionale in Libia ha raggiunto forse il suo culmine, dopo che oggi la Corte suprema del Paese ha disposto lo scioglimento del parlamento nato dalle elezioni del 25 giugno, compromettendo anche la legittimità del governo di Abdullah al-Thinni. PARLAMENTO INVALIDATO L'organismo - riferisce l'agenzia Lana - ha di fatto reso nullo l'esito delle elezioni, ordinando lo scioglimento dell'assise,…

califfo, siria

Ecco chi sono i più potenti del mondo secondo Forbes

Prendendo in considerazione la quantità di denaro posseduta, il numero di persone su cui incidono le loro decisioni e la sfera d'influenza, la rivista finanziaria Forbes ha scelto Vladimir Putin come uomo più potente del mondo. Non è la prima volta che il presidente russo sorpassa in questa classifica il presidente americano Barack Obama, reduce dalla sconfitta delle elezioni midterm di…

Alfano e Berlusconi tra grazia e malagrazia

Sarà ben difficile opporre smentite credibili al racconto di Angelino Alfano - raccolto da Bruno Vespa nel libro sugli “Italiani voltagabbana” - della grazia mancata a Silvio Berlusconi nell’autunno scorso. Sia che a smentire siano tentati al Quirinale, dove Alfano, allora vice presidente del Consiglio oltre che ministro dell’Interno, chiese e ottenne di essere ricevuto “nella tarda mattinata” del 24…

Tutte le donne nel volo di un’unica veste

Ecco, si rimane proprio impressionati nel percorrere le sale della Galleria a Campo de’ Fiori. Ed è tutto merito di Fabio Sargentini. A un certo punto ci si confonde nell’incrocio tra reale e immaginario. Tra conscio e subconscio. Lo spazio ventoso dell’arte, quando l’immagine è affidata alle cure del vento e della luce, ed è immagine di abito di donna,…

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