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In base ai recenti dati Istat, il Pil italiano è calato dello 0,2% e, dopo oltre 50 anni, l’Italia è in deflazione. Come se non bastasse già questo, dopo i dati negativi sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, arriva un’altra doccia fredda: la disoccupazione balza al 12,6%.

Questi dati allarmanti dimostrano che nella situazione attuale l’Italia non riesce a decollare, per questo è auspicabile una forte alleanza tra forze politiche e rappresentanze sociali (almeno fra chi non dice sempre no), evitando battute che sembrano pensate solo per creare l’antagonista di volta in volta.

Occorre un’intesa forte ed ampia con le forze riformiste che hanno a cuore il “bene del Paese”. Di conseguenza, non possiamo che essere contrari “all’uomo solo al comando” e riteniamo che tutte le forze utili al Paese, ora, debbano essere messe in campo. Ed anche Enrico Letta non deve essere più tenuto in panchina, c’è ancora bisogno di lui: in Europa o nel governo.

Non è più il tempo dei proclami o di lanciare slogan: siamo in ritardo, soprattutto sul Jobs act e sulla riforma fiscale, le riforme che più interessano la gente e che sono tanto “attese” in Europa.

L’Italia non si salverà se non avremo un credibile piano di riforme, è giunto il momento di compiere scelte politiche quasi epocali e misurarsi con opposizioni ideologiche e poteri forti agguerriti e determinati. Quindi meno annunci e più fatti concreti.

La crescita in Italia è ancora possibile, ma è necessario un nuovo patto fra politica e associazioni per agevolarla e attirare capitali.

Carlo Costalli

Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL)

 

Proposte utili per un patto pro crescita e anti disoccupazione

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