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Telefonica è disposta a uscire da Telecom Italia per rafforzarsi in Brasile. E Vivendi potrebbe diventare il nuovo azionista stabile della nostra Telecom. Lo scenario si è aperto con l’offerta presentata da Telefonica a Vivendi, il gruppo francese dei media, per l’acquisto della sua controllata brasiliana Global Village Telecom (Gvt). Telefonica ha messo sul piatto da 6,7 miliardi e il deal prevede anche, se Vivendi fosse interessata, la cessione ai francesi dell’8,3% di Telecom Italia.

IL COMMENTO DI BASSANINI

La mossa ha conseguenze significative per le strategie sud-americane di Telecom Italia: se i francesi dicessero sì alla cessione di Gtv e all’offerta della quota in Telecom Italia, per la società guidata da Marco Patuano, che aveva a sua volta pensaro a Gvt per fonderla e con Tim Brasil, l’operazione andrebbe in fumo. Il gruppo italiano perderebbe in un solo colpo un partner industriale di livello globale, Gvt, che nei desideri degli azionisti di minoranza doveva essere un obiettivo, e si ridurrebbero anche le prospettive di vendita della controllata Tim Brasil.

Su Twitter il presidente della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini ha commentato giudicando “ostile” la mossa di Telefonica: “L’offerta presentata da Telefonica a Vivendi per rilevare la controllata brasiliana Gvt è atto ostile verso Telecom Italia da parte del suo maggior azionista, per bloccare il merger Gvt-Tim Brasil”. Il presidente di Cdp su Twitter si chiede se ciò non sollevi un “una questione nazionale”.

LE VALUTAZIONI DI VIVENDI

Vivendi sottolinea che “nessuna delle sue controllate è in vendita”, ma il suo Consiglio di Sorveglianza valuterà l’offerta di Telefonica nella prossima riunione (il 28 agosto), “nel migliore interesse dei suoi azionisti e dei dipendenti Gvt”. L’offerta di Telefonica, pagabile in parte in contanti (circa il 60%) e in parte in azioni di Vivo, è valida fino al 3 settembre. Gli analisti si dicono però scettici sul fatto che Vivendi possa accettare l’offerta così come è stata formulata, perché la parte cash è relativamente piccola. Va notato che da mesi il mercato specula sulla possibile acquisizione di Gvt e che la stessa Vivendi a inizio 2013 aveva cercato di venderla senza successo, perché non aveva trovato un deal favorevole.

LE CONVENIENZE E LE ANALISI

L’offerta per Gvt rappresenta per Telefonica un cambio di rotta nelle sue strategie. Negli ultimi mesi, la telco spagnola ha cercato modi per fondere la sua unit brasiliana Vivo con tutta o parte la unit brasiliana di Telecom Italia, un’operazione che ha trovato diversi ostacoli, sia da parte dei regolatori che di membri del cda di Telecom. L’attenzione ora rivolta alla controllata di Vivendi “è una mossa molto sensata da parte di Telefonica”, dice Ralph Szymczak, analista di Landesbank Baden-Wuerttemberg a Stoccarda. “Gli spagnoli vogliono uscire dall’Italia e rafforzarsi in Brasile, che è un mercato che cresce, tramite il merger con Gvt”.

CHE COSA SUCCEDE A TELECOM

Dal lato Telecom Italia, invece, la notizia è stata una doccia fredda (e infatti ieri il titolo ha perso colpi in Borsa, così come quello di Telefonica, mentre il mercato ha premiato Vivendi). Secondo gli analisti di Banca Akros le implicazioni per l’azienda capitanata da Marco Patuano sono “negative da un punto di vista industriale, visto che il posizionamento competitivo di Tim Brasil sarà piú debole in un’area delle comunicazioni integrata”.

“Questa mossa aggressiva da parte di Telefonica in Brasile potrebbe creare un nuovo concorrente forte per Tim Brasil”, dichiara Andrea Giuricin, professore all’Università Bicocca di Milano specializzato in media e telecomunicazioni.

A febbraio Marco Fossati, capofila dei soci di minoranza Telecom con il 5%, aveva spinto per un’alleanza Telecom-Vivendi come alternativa strategica alle ipotesi di vendita di Tim Brasil.  Allora la stampa brasiliana aveva riferito di colloqui preliminari su un possibile merger tra le controllate di Telecom Italia e Vivendi; poi a maggio l’Ad di Telecom Marco Patuano si è recato in Brasile per incontrare i vertici di Gvt e sondare il terreno per una fusione, un deal che però non piaceva a Telefonica.

LE VERE MIRE DI VIVENDI

“Questa offerta è una conferma che Telefonica è disposta a vendere la sua partecipazione in Telecom Italia”, scrivono gli analisti della società di brokeraggio spagnola Renta 4 in una nota ai clienti. “Per Telefonica, la cosa migliore sarebbe se Vivendi accettasse l’offerta per Gvt e prendesse la quota in TI come pagamento”.

L’eventuale vendita di Gvt da parte di Vivendi non deve sorprendere. Il colosso francese è in piena riorganizzazione e ha venduto tutti i suoi asset nelle Tlc – tranne Gvt – per concentrarsi sui media. Infatti Vivendi quest’anno ha venduto il suo operatore mobile Sfr in Francia. Tuttavia Matthew Walker, analista di Nomura, si chiede se Vivendi vorrà davvero entrare in Telecom Italia, azienda indebitata e con tante sfide di fronte: “Non si vede perché, dal punto di vista di un azionista di Vivendi, si possa desiderare una partecipazione di minoranza in Telecom Italia”, afferma l’analista.

REAZIONI A CASCATA

L’offerta di Telefonica ha comunque messo in moto un meccanismo. Obbliga Vivendi a una decisione su Gvt, ovvero procedere alla dismissione dell’asset brasiliano e magari diventare un socio stabile con più dell’8% del capitale di Telecom Italia, oppure valorizzare Gvt attraverso una fusione con un altro operatore mobile, magari Tim Brasil, rafforzandosi in Sud America. E sono uscite allo scoperto nuove strategie da parte di Telefonica, da cui molti si aspettano una seconda offerta, migliorata, per convincere Vivendi.

Perché Telecom Italia scruta con ansia le mosse di Telefonica e Vivendi

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