Skip to main content

In silenzio ma con passi fermi un nuovo “mostro” avanza in tema istituzionale: una modifica della legge elettorale che, per venire incontro alle richieste di diverse parti, recepisce le preferenze. Fin qui tutto bene, anzi benissimo. Solo che le preferenze che verrebbero proposte sono quelle, da burletta, che sono state pensate in Toscana. In Consiglio regionale, per ora in commissione, con i voti del PD e di Forza Italia, e’ passata infatti una proposta di legge, andrà in Aula il 9 settembre, con la quale si stabilisce che i partiti, se vogliono, possono inserire una testa di lista bloccata su tre nomi. La norma e’ stata voluta da Forza Italia che vuole assolutamente, a Firenze come a Roma, scegliere tutti o almeno gran parte degli eletti. Il PD, anche a Firenze, ha gentilmente concesso. Il che dimostra che non è questione del Patto del Nazareno. Fra il PD di Renzi e la Forza Italia di Berlusconi e Verdini c’è un’intesa di fondo che si dimostra più salda di un’alleanza formale. Per salvarsi la coscienza i Democratici toscani hanno subito detto che loro il listino bloccato non lo useranno. Insomma si tratta di una gentilezza fatta esclusivamente agli avversari-alleati. Le opposizioni, quelle vere, sono ovviamente sul piede di guerra. Quando il testo arriverà in Consiglio ci saranno una valanga di emendamenti e, in caso la legge passi, e’ già pronto un ricorso alla Corte costituzionale. Costituisce infatti una palese violazione del principio di uguaglianza che ci siano dei candidati eletti con le preferenze ed altri con il listino bloccato. Anche l’ufficio legale della Regione Toscana ha fatto presente tutti i pericoli di incostituzionalità, ma tant’è.  Almeno per ora il dispositivo va avanti. Ed il bello, si fa per dire, e’ che lo stesso meccanismo potrebbe essere applicato a livello nazionale. Anche qui c’è da fare una quadratura del cerchio. Rimettere le preferenze ma accontentare Forza Italia che vuole “nominare” quelli che dovrebbero essere “eletti”. Allora niente di meglio che ricorrere al “mostro” toscano.
Insomma PD e Forza Italia, sempre più stretti in un abbraccio incestuoso, stanno preparando una trappola in salsa toscana. Destinatari i piccoli partiti che hanno avanzato la richiesta di modificare la legge elettorale. E’ bene allora dire, da subito, una cosa. Le preferenze alla moda toscana non sono preferenze ma semplicemente una presa in giro. E la legge che contiene quella disposizione più che una legge e’, sempre per dirla alla Toscana, una bischerata.

La trappola toscana

In silenzio ma con passi fermi un nuovo "mostro" avanza in tema istituzionale: una modifica della legge elettorale che, per venire incontro alle richieste di diverse parti, recepisce le preferenze. Fin qui tutto bene, anzi benissimo. Solo che le preferenze che verrebbero proposte sono quelle, da burletta, che sono state pensate in Toscana. In Consiglio regionale, per ora in commissione,…

Se vedi una farfalla ti ci vuole un salvavita

Ogni volta che vedi una farfalla che ti passa accanto, qualcuno, qualcuno che ti vuole bene, da qualche parte, chissà dove, ti sta pensando. Lei o lui, lontano, hanno scelto lei, la farfalla, per comunicare con te. Non devi far altro che seguire le volute che essa disegna nell’aria in quel suo volare non volare e leggervi cosa è scritto…

Obama ha già usato la parola "tortura", ma stavolta è diverso

Il primo agosto del 2014 sarà ricordato negli Stati Uniti, come il giorno in cui il Commander-in-Chief ha ammesso che i suoi militari erano usi torturare i prigionieri. Non è roba da poco. Obama, durante una conferenza stampa, ha testualmente detto: «We tortured some folks; [...after 9/11] we crossed the line and that needs to be understood». Abbiamo fatto cose…

Le bizzarre reazioni alle ultime novità sulla strage di Bologna

I franchi tiratori al Senato hanno organizzato una imBOSCata al governo. ++++ La Procura di Bologna, il giorno precedente la ricorrenza della strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla pista palestinese suggerita nelle conclusioni della commissione Mitrokhin. Per quella strage sono stati condannati in via definitiva tre militanti dei Nar, Mambro, Fioravanti…

Che cosa pensano i manager industriali delle novità in Alitalia, Fiat e Cdp Reti

La firma del rinnovo del contratto nazionale collettivo di lavoro di oltre 1.500 dirigenti Fiat non costituisce soltanto un buon risultato economico per una realtà produttiva. Ma può rappresentare un esperimento pilota nella frontiera dei rapporti industriali. È il convincimento espresso a Formiche.net dal presidente di Federmanager Giorgio Ambrogioni, che allarga il ragionamento all’orizzonte delle imprese strategiche di Stato. Perché…

Perché è folle strozzare le Camere di commercio. Parla Sangalli (Pd)

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’intervista di Goffredo Pistelli apparsa su Italia Oggi, il giornale diretto da Pierluigi Magnaschi È uno dei parlamentari del Pd che s'è assunto la mission forse impossible di salvare il salvabile della Camere di commercio in Italia. Matteo Renzi le ha messe infatti nel mirino e ha già ridotto del 50% il contributo…

I consigli di Massimo Mucchetti ai giornalisti dell'Unità moribonda

Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci era stato pensato per informare ed educare un partito di massa, il Pci, con i suoi due milioni di iscritti, e offrire alla leadership comunista una tribuna e un mezzo, all’occorrenza, di contro informazione. Per un partito forte, ma distante dal potere reale dell’economia, “l’Unita’” ha a lungo costituito uno strumento di importanza cruciale,…

×

Iscriviti alla newsletter