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Sconfiggere “la peste rossa”. No, non è il grido di battaglia pre Europee di Silvio Berlusconi. Ormai a prendere il suo posto nella guerra contro gli odiati “comunisti” c’è Beppe Grillo. Gli equilibri politici sono cambiati ed è il M5S a rappresentare ora il secondo polo nel nuovo bipolarismo con il Pd. Così la strategia comunicativa si “berlusconizza” ed ecco che il bersaglio numero uno del leader a 5 Stelle diventa “la peste rossa”, così la chiama sul suo blog, il Pd. O meglio il suo segretario “Renzie”.

Dal palco delle città che il comico genovese raggiunge con il suo “Vinciamonoitour”, il destinario prediletto delle invettive di Grillo è il presidente del Consiglio: “un venditore di pentole”, solo una presa in giro i suoi 80 euro, che fa inciuci con Berlusconi sulle riforme e all’Olimpico ha celebrato “il funerale dello Stato”. E se con i disordini abbiamo imparato a conoscere “Genny a carogna”, Grillo ha ribattezzato il premier “Renzi a menzogna”.

Accuse su accuse, insulti su insulti a cui ribattono per la verità più i renziani che Renzi stesso. Ma che fanno capire qual è il vero terreno di battaglia per queste Europee. Ne resterà uno solo, dice Grillo. E non potrà che essere o lui o Renzie.

Ecco tutti gli approfondimenti su Beppe Grillo e il M5S:

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La strategia berlusconiana di Beppe Grillo

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