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In questi giorni abbiamo assistito ad un assalto squadrista al Parlamento da parte del M5S. Anzi, per essere corretti, alcuni esponenti si sono dissociati, come il Senatore Luis Alberto Orellana che in un’intervista alla Stampa ha dichiarato i suoi timori e ha avanzato critiche al metodo con cui Grillo pilota le azioni del Movimento.

Il bell’Alessandro di Battista, da Daria Bignardi ha dato sfoggio della sua telegenia, ma ha dimenticato a casa i contenuti e le cose serie, tanto che, in una intervista successiva, sempre alle Invasioni Barbariche, il giornalista Corrado Augias fa questa affermazione: “si vede che è stato catechista (…) si vede dalla semplicità alla quale riduce i problemi. Lei gli ha fatto delle domande anche complesse, che lui ha risolto tutte in slogan” e come non essere d’accordo con il grande Augias.

Ebbene, ad ogni domanda la risposta del bel Di Battista era: quello è un pollo, quello è un falso, quello è un condannato. A me non piace parlare di condanne né di colpe, tuttavia, approfitto del fatto che Augias ne ha parlato per ricordare a chi legge che non sono due i condannati, ma tre: Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e Beppe Grillo. Il primo lo sappiamo tutti il perché, il secondo ha una condanna in primo grado per danno erariale. La motivazione dell’accusa è “un irregolare affidamento di servizi per un importo superiore a quello previsto dai relativi contratti di servizio” alla società Multimedia. Già l’esito della sentenza di primo grado è ambiguo, dato che da un danno denunciato di milioni di euro è stata chiesta una ammenda di 14mila euro, comunque Renzi andrà in appello per ribaltare la posizione dell’accusa come scrive il suo staff nel suo sito.

Veniamo a Grillo che di condanne ne ha diverse. Ne ha una per diffamazione nei confronti del tesoriere del PD Misiani, tra le ultime, e una per omicidio colposo se non erro nel 1985. Mi fermo qua perché un incidente può capitare a tutti e, a differenza di alcuni, non mi piace polemizzare su questi fatti. Ma è davvero di cattivo gusto, proprio per la sua storia personale che poi vengano fatte ironie come “che cosa fareste in macchina con Laura?” alle quali poi alcuni hanno risposto proprio citando questo fatto.

Ma torniamo un attimo ad Augias. Nella sua intervista parla di preoccupazione per una serie di azioni di stampo fascista, di squadrismo inconsapevole, che è (dice) più grave di quello esplicito. Ancora una volta concordo, lo avevo scritto. Tra esplosioni di testosterone e insulti sessisti, il M5S ha secondo me perso totalmente la carica innovatrice e la capacità di essere un movimento/partito democratico.

Alle osservazioni pulite e sempre educate di Augias, Grillo ha risposto mettendolo come “giornalista del giorno”, pratica con la quale il Leader del M5S mette alla gogna gli avversari politici e i giornalisti avversi. Così si leggono offese di ogni genere, come quelle proferite alla Presidente della Camera Laura Boldrini, al Presidente Giorgio Napolitano, per arrivare all’On. Stracquadanio, deceduto ieri per una grave malattia.

Ultimo gesto estremista, fascista, antidemocratico e oscurantista è quello del rogo dei libri di Augias, in realtà hanno bruciato un solo libro, ma che differenza fa? Bentornati nel medioevo.

Ogni commento volgare è stato prontamente rimosso il giorno successivo alle polemiche. Cosa si muove nella pancia di questo movimento? Mi sembra ci siano tendenze troppo forti che hanno colore nero. Sembra poi che Di Battista sia figlio d’arte, il padre Vittorio, fascista dichiarato ci ha provato ad entrare in politica, fu intervistato nel 2010 a “La Zanzara” e oggi quella registrazione torna. Mi sa che di sinistra anche Di Battista figlio ha poco.

Detto ciò, queste erano solo riflessioni a caldo su una serie di eventi recenti. Esprimo la mia solidarietà a Corrado Augias, io comprerò un suo libro, una risposta pacata ad una violenza crescente.

 

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