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Vero: quelli non sono fascisti, non dobbiamo peccare di pigrizia definitoria – nazisti, però, sì, al limite. Paroloni sprecati, comunque, per qualcosa che è più quotidiano, banale, abitudinario: la teoria politica dell’osteria contemporanea, perché non ci sono più le osterie di una volta. In essa, la discussione calcistica è bandita, attualmente, perché non favorisce più come un tempo quelle emozionanti discussioni etiliche, e perché la Juve le vince tutte – d’altronde, quello è il potere Fiat, che sta in combutta con la massoneria internazionale e gli Illuminati, e che fa sì che gli arbitri siano tutti al soldo degli Agnelli.

Allora, deviazione storicamente necessitata del dibattito: il Potere. Che è globale, bancario e bilderberghiano, che non ci lascia scampo e che nessuno è in grado di riconoscere, se non fosse che, per fortuna, c’è Grillo che…

Un bicchiere tira l’altro, e tutti vengono conquistati alla Causa, la liberazione della povera gente che siamo noi, bevitori solitari, dai poteri occulti finanziari e politici – ed ebraici, perché non dirlo? Insomma, finché si beve, c’è speranza.

Mi preoccupa l’ideologo astemio, invece: arriva, non si fa manco un “gottino”, elargisce il Verbo alle scimmiette, le quali ordinano e tracannano, stupiti dalla sua potenza concettuale, per festeggiare il suo ruolo di guida del (loro) pensiero, o per dimenticare la terribilità delle sue visioni cupe. Dopodiché, se ne riparte, tutto contento. Quindi, delle due l’una: o egli è foraggiato dall’oste, in qualità di animatore delle serate e facilitatore dei consumi, oppure bara: ha già provveduto da sé, a casa sua, e giunge già bevuto, il che non è corretto, proprio come il caffè che, “una tantum”, si concede.

La teoria dell'osteria

Vero: quelli non sono fascisti, non dobbiamo peccare di pigrizia definitoria - nazisti, però, sì, al limite. Paroloni sprecati, comunque, per qualcosa che è più quotidiano, banale, abitudinario: la teoria politica dell'osteria contemporanea, perché non ci sono più le osterie di una volta. In essa, la discussione calcistica è bandita, attualmente, perché non favorisce più come un tempo quelle emozionanti…

Vi racconto la rivoluzione ucraina vista dalle strade di Kiev

È stata già ribattezzata "la rivoluzione su Twitter" quella che sta andando in scena in Ucraina, con un'ondata di violenza che in soli tre giorni ha prodotto quasi cento morti. Ma qual è il clima che si respira a Kiev, teatro di questi scontri? Ecco le voci della piazza e i riverberi dell'accordo siglato tra manifestanti e presidente Yanukovich raccontati in una…

Quale via per la libertà? Il nuovo saggio di Arthur Brooks

Dalla “Introduzione” di Flavio Felice e Francesco Martini (curatori dell’edizione italiana del volume) Nel contesto americano, dove, rispetto all’Europa,è più forte la tradizione liberale, il capitalismo gode comunque di un diffuso sostegno popolare e, in un’epoca nella quale si assiste a una crescita del ruolo del pubblico, non deve stupire il fiorire di studi e di ricerche volti a far…

Ma Spinaceto non è il Fortino dello spaccio

Ha scritto Gustavo Zagrebelsky che le parole devono rispettare il concetto, non lo devono corrompere, altrimenti il dialogo diventa un inganno. Leggere, così come è accaduto alcuni giorni fa, del quartiere romano di Spinaceto come un "fortino dello spaccio" fa male. Anche e soprattutto per le migliaia di cittadini onesti che vi sono nati e cresciuti. E che oggi restano…

E l'Iran aumenta il supporto militare ad Assad

Che il conflitto siriano stia assumendo dimensioni globali, ormai è praticamente una certezza. Gli stati occidentali e i loro alleati mediorientali da un lato, i russi e gli iraniani (con l'appoggio dell'importante frangia libanese di Hezbollah) dall'altro. La globalità non riguarda tanto il campo di combattimento, fortunatamente ancora più o meno contingentato al Paese e massimo zone strettamente contigue (mercoledì…

La ripresa secondo Pier Carlo Padoan

Ecco la ricetta per la ripresa di quello che sarà il nuovo ministro dell'Economia del governo Renzi, Pier Carlo Padoan, in un convegno dello Iai del 20 dicembre scorso.

Sanremo, tutti i duetti di questa sera

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Chi non vuole vedere lo splendore delle start up italiane

Cara Barbara, mi permetto di scriverti perché sei una collega che stimo e con cui in passato ho avuto occasione di incontrarmi. E perché penso che quel che dici sia espressione di pezzi importanti di opinione pubblica. Ho letto con attenzione il pezzo che hai firmato qualche giorno fa sul Foglio, un piccolo giornale intelligente dove circolano sempre idee corsare…

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Complimenti e in bocca a lupo. Vedere Pier Carlo Padoan sulla poltrona di Quintino Sella riempie il cuore di speranza e le vene di ansia. E' il ministero più importante, il primo fronte d'urto con i mercati finanziari, con l'Unione europea, la Bundesbank. E con i sindacati, i gruppi di pressione, e tutti i topi nel formaggio del bilancio pubblico…

Riflessioni sul PD nell'era Renzi, Cuperlo e Civati

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