Skip to main content

Replicare Kaesong. Le piccole e medie aziende sudcoreane puntano all’apertura di un secondo complesso industriale congiunto con il Nord, nonostante le difficoltà incontrate lo scorso anno.

UNA NUOVA KAESONG?
Il Nord e il Sud sono da tempo concordi sulla necessità di una nuova Kaesong”, ha spiegato Kim Ki-mun, presidente della Federazione sudcoreana delle Pmi, Kbiz, a colloquio con i giornalisti, “vogliamo premere affinché nasca un secondo complesso così da sviluppare la cooperazione economica inter-coreana”.

LA SCELTA DEL LUOGO
L’imprenditore parte dall’intenzione nordcoreana di creare un progetto simile. Si tratta di informazioni da fonti locali, precisa Kim, che vedono nelle zone economiche di Rajin e Sonbong i luoghi dove sperimentare il secondo complesso industriale. Le due aree si trovano nel nordest della Corea del Nord, sul confine con la Russia e furono dichiarate zone economiche libere nel 1991 per attirare investimenti esteri.

POLITICA DISTENSIVA
L’area industriale è uno dei risultati più duraturi della politica di distensione tra le due Coree, intrapresa all’inizio degli anni Duemila. Il complesso è stato aperto nel 2004, qualche decina di chilometri a nord della zona demilitarizzata che divide la penisola coreana. Qui 120 piccole e medie aziende del Sud danno lavoro a circa 53mila nordcoreani.

PRODUZIONE IN AUMENTO
Il complesso si è rivelato una delle principali entrate di valuta estera per il regime di Pyongyang, che trattiene buona parte degli stipendi, garantendo circa 80 milioni di dollari l’anno. Nel 2012, sottolinea il Financial Times, la produzione ha toccato i 470 milioni di dollari, in aumento del 17 per cento rispetto all’anno precedente.

TENSIONI NUCLEARI
Lo scorso anno, il complesso è stato tuttavia vittima delle tensioni seguite al terzo test nucleare nordcoreano di febbraio e all’imposizione di nuove sanzioni contro il regime. Nel mezzo delle minacce, Pyongyang ritirò i lavoratori, bloccando la produzione e costringendo alla chiusura dell’impianto per mesi, da aprile a ottobre, con seri danni e perdite per le società del Sud.

PROBLEMI DA RISOLVERE
I piccoli e medi imprenditori sudcoreani guardano invece ad altre parti del Paese. Produrre nell’area indicata dai nordcoreani, oggi nota come la Zona economica speciale di Razon, non è considerato sostenibile, in particolare per problemi di distribuzione dell’elettricità, ha spiegato Kim. Secondo gli studi di fattibilità commissionati dagli imprenditori del Sud, candidati ideali per ospitare la nuova Kaesong sarebbero Haeju e Nampo, sulle coste del Mar Giallo, la seconda preferibile.

LA VICINANZA A PYONGYANG
Nampo, spiega il quotidiano Hankyoreh, dista 130 chilometri da Kaesong. Sviluppando adeguatamente il collegamento autostradale può essere raggiunta in un’ora e mezza. Inoltre potrebbe appoggiarsi alla rete elettrica dell’attuale complesso inter-coreano. Le due zone sono però troppo vicine al Pyongyang e ad alcune installazioni militari, sebbene la vicinanza alla capitale potrebbe rivelarsi una soluzione per la ricerca di manodopera.

IN ATTESA DI SVILUPPI
La Kbiz al momento si muove da sola, senza discutere del progetto con il governo di Seul. Per il presidente Kim d’altra parte anche per Kaesong fu fatto altrettanto, con il sostegno di Hyundai. “Una volta che le industrie prenderanno slancio anche il governo mostrerà interesse”, ha spiegato nell’aggiungere che il piano potrà partire una volta che verranno meno le sanzioni che vietano nuovi investimenti, imposte in risposta all’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan a marzo 2010.
[Scritto per Formche.net]

Perché la Corea del Sud vuole una nuova Kaesong

Replicare Kaesong. Le piccole e medie aziende sudcoreane puntano all'apertura di un secondo complesso industriale congiunto con il Nord, nonostante le difficoltà incontrate lo scorso anno. UNA NUOVA KAESONG? “Il Nord e il Sud sono da tempo concordi sulla necessità di una nuova Kaesong”, ha spiegato Kim Ki-mun, presidente della Federazione sudcoreana delle Pmi, Kbiz, a colloquio con i giornalisti,…

Rapporto Onu sul Vaticano, l'androgino è il nuovo stereotipo di genere

la commissione onu per i diritti dei minori, esaminando lo stato di attuazione della relativa convenzione da parte della santa sede, ha mosso gravi rilievi al vaticano. due concezioni del diritto naturale si confrontano e scontrano. quella dell'onu forte del recepimento da parte del consesso internazionale degli stati aderenti. quella della santa sede, salda nel fondamento sulla verità rivelata. invidio…

Ecco come Berlino vuole sabotare Draghi e l'Unione bancaria

La Corte costituzionale tedesca ha annunciato di voler rimettere alla Corte di giustizia europea la decisione in merito al programma di acquisto di titoli di Stato - l'Omt (Outright Monetary Transactions) - lanciato nel settembre 2012 dalla Banca Centrale europea per far fronte all'apice della crisi dell'Eurozona e aprire la strada alla stabilizzazione della moneta unica. I TIMORI DI BERLINO…

Landini, Porro e Veltroni non fanno piazza pulita di Formigli. Le foto di Pizzi

Si intitola “Impresa Impossibile. Storie di italiani che hanno combattuto e vinto la crisi” il primo libro di Corrado Formigli ed è stato presentato dall'autore alla libreria Feltrinelli di Roma, Galleria Alberto Sordi. Un libro che descrive le "facce" che compongono il mondo imprenditoriale italiano, quello che ancora combatte e crede nella possibilità di uscire dallo stallo economico in cui…

E' Tsipras il nuovo idolo di Fatto e Micromega?

Alexis Tsipras nuovo idolo delle intellighenzie della sinistra italiana? Il leader del partito radicale ellenico del Syriza, in questi giorni in visita a Roma (anche ricevuto dal Papa), è protagonista della Lista Civile Tsipras, con cui lo storico gruppo di intellettuali che si rifa a Micromega e al Fatto Quotidiano intende candidarlo alla presidenza del parlamento europeo con un'apposita lista della…

Rhome - Sguardi e memorie migranti

Trentaquattro migranti. Dodici fotografi. Sessantotto foto. Una città. Storie diverse di donne e uomini che raccontano cosa porterebbero con sé di Roma. E' “Rhome - Sguardi e memorie migranti”, mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e dalla Sovrintendenza Capitolina, ospitata al Museo di Roma Palazzo Braschi dal 12 febbraio al 30 marzo 2014, con l’organizzazione e i…

La polvere del 1914 non s'è ancora posata

Mi ha colpito molto l’articolo di Mario Sechi, oggi sul Foglio. Fa molto pensare. Perché prova a misurare il vestito socio-politico di oggi appiccicandogli sopra l’abito del 900 che la storia ci ha consegnato, in particolare quello degli anni che precedettero il primo conflitto mondiale. Sembra che, di spalla, caschino proprio uguali. Ed è utilissimo perché, osservatori 2.0, più o…

Grasso e Boldrini sprofondano nella politica politicante

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Marco Bertoncini apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi Da una settimana i massimi tre presidenti delle istituzioni sono venuti o tornati in primo piano con interventi di forte spessore politico. Più cauto è Giorgio Napolitano: senza dubbio ha ottenuto un ampio interesse mediatico mercé i suoi…

×

Iscriviti alla newsletter