Due sono le questioni che in questo fine settimana sempre più confuso vogliamo contribuire a far emergere, senza la presunzione di risoluzione ma sicuramente con dei saggi consigli. La prima è la questione della legge elettorale. La proposta sul tavolo è ancora molto debole. Noi infatti la consideriamo sufficientemente deludente su tanti aspetti ma quello che ci preme sottolineare è…
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Ecco perché aumentano le tensioni tra Europa e Israele
Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali Israele nutre una diffidenza storica verso gli europei. Se ne possono ben capire le origini. Oggi che l’iniziativa del segretario di Stato statunitense John Kerry per il Medio Oriente ha rilanciato un negoziato apparentemente senza fine - il cosiddetto “processo di pace” con i palestinesi - le frizioni con l’Europa non mancano. Particolarmente forti…
Tutti i dubbi dei liberisti sulla privatizzazione all'italiana di Poste
Le Poste nel mirino dei privatizzatori e sotto la lente dei liberisti. Non solo in Italia, dove oggi sarà presentato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che darà avvio al processo di privatizzazione che inizierà con il 40% del gruppo statale presieduto da Giovanni Ialongo e guidato dall'ad, Massimo Sarmi. IL CASO BRITANNICO Ma anche nel Regno Unito,…
Perché il 2014 è l'alba di un nuovo conflitto mondiale. Parola di Roubini
Ieri, giorno precedente al suo intervento al World Economic Forum, l’economista Nouriel Roubini ha lanciato su Twitter una provocazione: il 2014 somiglia molto, quasi troppo, al 1914. Con due tweet catastrofisti, il “Dr. Doom” è tornato. Per un momento Roubini ha lasciato da parte gli incontri mondani e si è messo al lavoro per fare qualche previsione, poco ottimista come…
Ecco il nuovo pacchetto dell'Europa su energia, industria e gas serra
Le emissioni di CO2 dovranno scendere del 40% e le energie rinnovabili dovranno arrivare a coprire il 27%. Il tutto entro il 2030. Sono questi i capisaldi dell'accordo della commissione Europea sul nuovo pacchetto "clima-energia" che dovrebbe prendere il posto del precedente, quello che si fermava all'orizzonte temporale del 2020. Sul punto ci sarà ancora da discutere, ovviamente. Una formulazione…
Ecco perché il Cairo è sotto attacco
Nel giro di poche ore ci sono stati tre attacchi al Cairo. In totale sono morte cinque persone mentre 80 sono rimaste ferite. Il primo attentato è avvenuto con un'autobomba contro il quartier generale della polizia. L’esplosione ha lasciato un cratere davanti all'edificio e la facciata è stata parzialmente distrutta. Il ministro dell’Interno, Hany Abdel Latif, ha confermato che a…
Perché secondo me la vendita di Poste va contro l'interesse nazionale
L'annuncio del ministro dell'Economia Saccomanni a Davos riguardo la vendita della quota del 40% di Poste Italiane suona quale invito a investire in Italia. Non per niente il piano del governo "Destinazione Italia" dovrebbe rappresentare una strategia di attrazione per gli investimenti in Italia. E se fosse un piano Svendita Italia? Le contraddizioni che stanno emergendo dagli emendamenti in Parlamento,…
Con l'Italicum cambi anche l'elezione del presidente della Repubblica
L’adesione al patto del Nazareno anche dei partiti minori di governo, con la sospensione (o l’attenuazione) di critiche sproporzionate e surreali come quelle iniziali di Fabrizio Cicchitto, dovrebbe facilitare un percorso riformatore atteso da decenni. Dovrebbe. L’ostruzionismo della sinistra postcomunista e la ribellione di alcuni settori parlamentari d’ogni colore che temono d’essere tagliati fuori dal prossimo parlamento, potrebbero ancora procurare…
Davos, la governance di Internet è protagonista
Lo scandalo del Datagate fa sentire le sue ripercussioni anche sul Forum mondiale dell'economia di Davos. Qui è stata annunciata una commissione indipendente di policy makers internazionali di alto profilo, la Global Commission on Internet Governance, che svolgerà un'indagine sul modo in cui i governi usano i dati di Internet e proporrà regole per proteggere i diritti dei cittadini online.…
Vi spiego quanto costa all'Italia il Non Fare
L'Osservatorio del Non Fare ha calcolato in 383,5 miliardi di euro i "costi" a carico della collettività della mancata realizzazione fino al 2024 di opere strategiche per il Paese. Si tratta - ricorda il Sole 24 ore - di reti per l'energia (come il gasdotto Tap), di alta velocità ferroviaria (come la Tav) e altre infrastrutture fondamentali. Un fardello che…