Skip to main content

Un parallelo impossibile a sinistra

Matteo Renzi e Bettino Craxi appartengono a ere politiche e a culture completamente di­verse. Mio padre era un leader della sinistra, figlio della storia del movimento operaio. Assunse le redini del governo in un’epoca dominata da grandi socialisti europei giunti al potere in un clima di rinnovamento de­mocratico che aveva posto fine a esperienze autoritarie. L’attuale premier è un leader…

Tornano i ‘90? Si salvi chi può!

Ci si pone da più parti la domanda se stiamo tornando agli anni Novanta del Novecento per quanto riguarda le politiche economiche seguite in Italia e più in generale nell’uni­verso capitalistico. A questa domanda non si può rispondere in forma affrettata. Proverò a farlo in guisa schematica. Gli anni Novanta furono quelli della new economy. Quindici anni di crescita dell’eco­nomia…

Fidatevi, è ancora troppo presto

Incontriamo il presidente Andreotti nel suo studio di Palazzo Giustiniani. I novantuno anni da poco compiuti quasi non si scorgono in questo straordinario interlocutore che rappresenta un pezzo non piccolo della storia repubblicana del nostro Paese. Gli chiediamo di provare a ricordare con noi quell’anno, il 1992. È passato un tempo relativamente breve ma da allora sono cambiate molte cose…

Il 1992 italiano visto da Washington

Giovanni Falcone Io ero a Washington nel 1992 quando Falcone venne in visita negli Stati Uniti. L’ambasciatore italiano invitò a cena me e il giudice Webster dell’Fbi. Lo incontrai in quella occasione. Webster mi disse di essere preoccupato per l’incolumità di Falcone e mi chiese di provare a parlarne con lui. Lo feci: chiesi al giudice italiano se il suo…

Illuminare le zone d’ombra

Il 1992 fu il trionfo dell’antipolitica, oppure la legittima reazione alla degenerazione della politica in affarismo e cesarismo, che caratterizzarono il dodicennio successivo alla morte di Moro e della politica di solidarietà nazionale, assassinata nella culla insieme con lo statista pugliese? Se si pretende di giudicare il 1992 senza collocarlo nel contesto del decennio che lo precedette, si opera certamente,…

1992, diario di un anno sconvolgente. Da luglio a dicembre

Luglio 3 luglio nel corso del dibattito sulla fiducia al governo Amato, Craxi pone con forza il problema del finanziamento illecito dei partiti 5 luglio a difesa della lira la Banca d’Italia aumenta il tasso di sconto, dal 12% al 13% 9 luglio un decreto legge d’emergenza autorizza il governo al prelievo forzoso sui conti correnti bancari del 6 per…

Non fu un complotto. Non fu un caso

Il crollo della Prima repubblica avvenne fra il 1992 ed il 1993 ma le cose iniziarono prima, almeno cinque anni prima, nel 1987. L’inopinato scioglimento anticipato delle Camere fece sì che, cinque anni dopo, si sarebbe creato l’“ingorgo istituzionale” per la coincidenza delle elezioni del Parlamento e del presidente della Repubblica. Per il dettato costituzionale questo significava che il nuovo…

Il piatto ghiotto della finanza

La mattina del 15 maggio 1991 si svolsero i funerali del professor Pasquale Saraceno, l’ultimo sopravvissuto alla grande era delle Partecipazioni statali. Nel Consiglio Cee del 15 otto­bre 1990 sir Leon Brittan – Commissario alla Concorrenza e fratello del direttore del Financial Times – aveva contestato alla radice ogni forma di sovvenzione degli Stati alle imprese, pub­bliche o private che…

1992, diario di un anno sconvolgente. I primi sei mesi

Gennaio 1 gennaio scioglimento ufficiale dell’Unione sovietica 7 gennaio un elicottero dell’Onu viene abbattuto dall’armata federale serba in Croazia: muoiono 4 soldati italiani ed un ufficiale francese 12 gennaio l’esercito algerino sospende le elezioni generali al secondo turno, dopo che al primo aveva vinto il Fronte islami­co di salvezza (Fis) 13 gennaio iniziano le programmazioni dei telegiornali Fininvest 15 gennaio…

I camaleonti di Botteghe oscure

Il tallone di Achille Occhetto era lo strutturale passato comunista. Che si cercò di camuffare dietro plastiche facciali: nell’illusione di non pagare pegno dopo il crollo dell’impero sovietico; ed, anzi, di proporsi come una alternativa corposa ad una Dc in evidente decadenza. Fu angosciosa, nel multiforme postcomunismo, la scoperta che il partito che era stato di Togliatti, di Longo, di…

×

Iscriviti alla newsletter