Disarmare le parole è il primo passo che Francesco vede necessario per riuscire a bonificare l’aria, per disarmare le menti e quindi disarmare la Terra. Riccardo Cristiano riflette sulla lettera inviata al Corriere della sera da papa Francesco
Chiesa
Dodici anni di papa Francesco, una voce che serve soprattutto oggi. La riflessione di Cristiano
La sua leadership morale globale, nella quale la pace non diventa mai una clava o una resa, né i migranti degli scarti o dei nemici, si incardina in una visione fondata sulla misericordia e su un pensiero mai rigido, ma capace di tenere in equilibrio la tensione tra i poli che creano energia. La riflessione di Riccardo Cristiano nel giorno dei 12 anni di pontificato di Bergoglio
Il messaggio di Aldo Moro nell'anno del Giubileo secondo il cardinal Zuppi
Pubblichiamo la prefazione che il cardinal Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha scritto al libro dal titolo “Liberiamo Moro dal caso Moro. L’eredità di un grande statista”, scritto dal quirinalista di Avvenire Angelo Picariello (Edizioni San Paolo 2025)
Il mondo smarrito e la rotta di Francesco. La riflessione di Cristiano
Il modello di sinodalità che Francesco ha proposto alla sua Chiesa è stato il più grande contributo offerto al mondo per adeguare la democrazia, che è liberal democratica, alle sfide del nuovo millennio. Il commento di Riccardo Cristiano
L'Angelus e l'attenzione di Piazza San Pietro per il papa venuto dalla fine del mondo
Chi legge il testo dell’Angelus si accorge che Bergoglio non delude neanche quando è gravemente malato. La guerra su larga scala, la guerra vergognosa, la solidarietà ai popoli che soffrono, tutti, tutto ciò di cui in molti nel mondo sentono il bisogno non per essere contro qualcuno, ma per essere per qualcosa, in modo chiaro. La forza di anni di pontificato è anche in queste righe. La riflessione di Riccardo Cristiano
Malattia e dimissioni di Papa Francesco sono cose diverse. Giovagnoli spiega perché
Se il papa reagisce al trattamento sanitario – come sembra di capire – ne conseguirà la sua guarigione (che, ovviamente, in tanti speriamo di tutto cuore). E se guarisce – come appare sempre più probabile – perché dimettersi? Il commento di Agostino Giovagnoli
Papa Francesco e la malattia. L'effetto Bergoglio spiegato da Cristiano
Non è stato Francesco, durante il Covid, ad avvertirci che non eravamo davanti a cambiamenti epocali ma davanti a un cambiamento d’epoca? A chi dice che il suo pontificato si sta esaurendo, chiederei con molta semplicità: chi ci ha parlato dell’oggi, meglio di lui, ieri? La comprensione del tempo è fondamentale in Francesco. E in questo nostro tempo i corpi contano, pesano, ma molto spesso non li vediamo, li rimuoviamo. Lui no
La Chiesa all’ultimo Conclave? L'analisi di D'Anna
Con discrezione e delicatezza o con sfacciato cinismo dopo l’ultimo bollettino medico sulla degenza ospedaliera del Santo Padre che rivela “l’insorgenza di una polmonite bilaterale che richiede un’ulteriore terapia farmacologica” si è scatenata una vera e propria corsa mediatica e delle gerarchie vaticane alla successione di Papa Francesco, l’età e la salute del quale non consentono verbi al futuro, ma solo la valutazione del presente. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Perché la Dichiarazione di Abu Dhabi rimane attuale a sei anni di distanza. Scrive Pallavicini
In occasione del sesto anniversario del documento firmato da Papa Francesco e dal Grande Imam Ahmad al-Tayyeb si è riunita una tavola rotonda sul tema Fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza comune. Insieme al Gruppo di lavoro del Ppe sul Dialogo Interculturale e Religioso, presente anche l’imam Yahya Pallavicini che racconta a Formiche.net l’incontro
Spadaro, De Rita e la teologia rapida. La riflessione di Cristiano
La domanda è se solo la Chiesa debba cercare questa via di popolo, se la cultura umanista non debba ricercarla con essa, aprendo un dialogo rapido, un confronto che si allarghi anche ad altre fedi, in questo caso anche velocemente, cioè presto. D’altronde nella rapidità il tempo è anche tiranno, non si può essere in eccessivo ritardo. La riflessione di Riccardo Cristiano