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Quando Dino Buzzati "assunse" Mario Verdone

Nell’anniversario della morte di Dino Buzzati, Eusebio Ciccotti, comparatista e storico del cinema, ricorda un momento della sua vita di laureando quando “incrociò” Dino Buzzati e Mario Verdone

Phisikk du role - Fenomenologia di Sanremo

Al servizio pubblico domando: è questo che intendiamo quando parliamo di tv come arte e spettacolo proiettate verso la formazione? Nessuno scandalo, per carità, però… La rubrica di Pino Pisicchio

Lo streaming vola e la tv cambia volto. I numeri in Italia e nel mondo

La pandemia ha accelerato un percorso che stava già avvenendo da tempo, per cui il pubblico, soprattutto i nativi digitali, preferisce modalità di fruizione che non abbia vincoli di orario, di luogo e di dispositivo. Ecco tutti i dati del settore Media & Entertainment, a cominciare dal +42,5% di abbonati alle piattaforme streaming in Italia

Carlo D'Orta, il fotografo dei palazzi delle istituzioni e del potere

D’Orta, consigliere della Camera Deputati e grand commis dello Stato, usa la macchina fotografica come un pennello: non per documentare o fare cronaca, ma per estrarre dalla realtà immagini pittoriche che esistono davvero, ma quasi mai sappiamo vedere. I suoi soggetti principali sono le architetture e la danza

Leggere all’alba del 2022, un crocevia culturale

Il quadro editoriale del nuovo anno, da Crossroads di Jonathan Franzen all’Italia di Tessa Rosenfeld Calenda con Graffio per Linea edizioni. Il dibattito culturale seguito da Claudio Mattia Serafin

Perché Cogne è la madre dei social e dei reality

Sono passati vent’anni dal il 30 gennaio 2002, giorno in cui si consumò il delitto di Cogne. Un evento che ha cambiato l’informazione, ma non solo. È lì che pubblico e privato hanno cominciato a confondersi

Tra storia e fantascienza, l'umana convivenza è una questione politica

Di Michele Gerace

Pubblichiamo un estratto dal libro di Michele Gerace dal titolo “Qualcosa che sfiora l’utopia” (Jouvence): “Il politicamente corretto è una subdola piaga per la società. La categorizza, la polarizza, l’appiattisce e la spacca, in nome di diritti e libertà che, di fatto, nega. Dell’idea di un’inclusione che è escludente”

L'Italia deve ancora imparare a fare "memoria". Scrive Robiati Bendaud

Di Vittorio Robiati Bendaud

L’Italia dovrebbe avere un suo giorno della Memoria, come fa la Francia commemorando la deportazione dal Velodromo, o l’Austria, ricordando la liberazione di Mauthausen. Con ogni evidenza la data italiana dovrebbe essere quella del 16 ottobre, il giorno del rastrellamento del ghetto di Roma. L’intervento di Vittorio Robiati Bendaud, saggista e coordinatore del tribunale rabbinico del Centro-Nord Italia

Ivan, ragazzo soldato in Ucraina. Ciccotti racconta il capolavoro di Tarkovskij

Fine gennaio 1962. In Ucraina il regista russo Andrej Tarkovskij girava quello che sarebbe stato un capolavoro degli anni Sessanta: “L’infanzia di Ivan” (Leone d’oro a Venezia). Un film sulla guerra contro l’invasione nazista. Russi e ucraini combattevano insieme. Il set naturale, che ricostruiva il Fronte del 1944, oggi potrebbe tornare a essere campo di battaglia vero. Ma stavolta tra fratelli slavi

Che fine facciamo da vecchi? La lezione di Umberto D. che compie 70 anni

“Umberto D”, di Vittorio De Sica, uno dei capolavori del neorealismo cinematografico, compie 70 anni. Un film che dovrebbe farci riflettere sulle attuali condizioni precarie degli anziani. La regia del pedinamento di De Sica e Zavattini raggiungeva il suo apice. L’apprezzamento di Umberto Eco

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