Una prospettiva cara al teologo Ratzinger e al Papa Benedetto XVI è quella che egli definiva come “la ragione allargata”. La conoscenza umana è infatti simbolica, ossia unisce diversi livelli e percorsi, da quello scientifico all’estetico, dal filosofico al teologico, dallo sperimentale al mistico. Tra Morricone e Zaha Hadid, il commento di Gianfranco Ravasi, cardinale e presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura e della Pontificia commissione di archeologia sacra
Dalla Rivista
L'energia sarà il pivot del bilaterale Italia-Germania
La Germania, nella rincorsa disperata a nuove forniture di gas, torna ad affacciarsi a sud passando per l’Italia, la piattaforma dell’energia del Mediterraneo. Tra le iniziative Roma-Berlino è inevitabile trovare degli insuccessi nonostante vi siano molti casi virtuosi, come quelli sull’efficienza energetica e sulle rinnovabili. La Germania deve riprendere in mano la propria industria energetica e valutare bene la risposta da dare alla nuova politica Usa, scolpita nell’Inflation reduction act. L’analisi di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia
Partito democratico, aspettando la rivoluzione
Sono due gli elementi decisivi perché il Pd torni forte. Il primo riguarda la guida politica, che deve essere carismatica al punto giusto, perché oggi militanti ed elettori (per la verità da sempre) hanno bisogno di una figura in cui riconoscersi. Il secondo punto riguarda alcuni tabù che dovranno essere abbattuti, come quello in materia di sicurezza (e quindi immigrazione). L’analisi di Roberto Arditti
Senza un partito di sinistra sano, la destra potrà governare per anni
È necessaria una forza politica responsabile che abbia a cuore il bene comune e quello dei cittadini, guardando avanti senza cedere alle mode del momento. D’altronde nella sfida congressuale si può intravedere il tentativo da parte di molti non solo di ripristinare una certa distanza tra centro e sinistra, ma anche di spingere il partito oltre la tradizione popolare e liberal-democratica. Il punto di Giuseppe Fioroni, già ministro della Pubblica istruzione e vice presidente dell’Istituto Toniolo
Gli effetti collaterali del Digital services act
Il 23 aprile 2022, il Parlamento e il Consiglio della Ue hanno trovato un accordo per il Digital services act (Dsa). Una nuova legge che si applicherà direttamente in tutti i 27 Stati membri e mira a contrastare la diffusione di contenuti illeciti sul web, a responsabilizzare le piattaforme e a favorire la trasparenza. Ma non mancheranno effetti collaterali. L’analisi di Luca Bolognini, presidente dell’Istituto italiano per la privacy e la valorizzazione dei dati
Lo sguardo di Bruxelles (e di Berlino) su di noi
La Germania, per mentalità e tradizione, privilegia sempre la stabilità politica. Fratelli d’Italia tocca nervi scoperti nell’opinione pubblica tedesca a causa di un passato impresso nel Dna, ma una coalizione largamente maggioritaria può essere preferibile a governi rissosi e instabili. Certo, i tedeschi avrebbero preferito dialogare ancora con Draghi. Parola di Massimo Nava, editorialista del Corriere della sera e scrittore
Occuparsi del piccolo per pensare al grande. L'agenda del governo sulle Pmi
In Europa si parla già da un decennio di politiche a sostegno della piccola e media impresa. Nel 2009 è stato emanato lo Small business act for Europe. Nel 2011 il Parlamento ha approvato il cosiddetto “Statuto delle imprese”, praticamente all’unanimità tra gli applausi di deputati e senatori. Allo Statuto non è mai stato dato seguito. L’analisi di Gustavo Piga, professore di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata
Per la sicurezza nazionale serve educazione (non gestione). I consigli di Caligiuri
Nella prossima legislatura potrebbero porsi quattro temi rilevanti sul tema della sicurezza: le politiche della difesa con la dotazione di armi avanzate, il coordinamento delle forze di polizia, la riforma dei Servizi e la creazione, auspicata da molti e da diverso tempo, di un consiglio per la sicurezza nazionale. L’analisi di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di Intelligence
Il Congresso di Xi e lo spettro del decoupling Usa-Cina. Scrive Bremmer
Entrambe le parti sono pienamente consapevoli che ogni passo verso effettive ostilità porterebbe a una distruzione reciproca (e globale). La strategia statunitense su Taiwan continuerà a seguire quella che viene chiamata “ambiguità strategica”, nonostante le relazioni americane con l’isola si stiano intensificando. L’analisi di Ian Bremmer, presidente di Eurasia Group
Comunque vada il Congresso, su Taiwan nessuna apertura
Oggi già alcuni segnali confermano che la posizione della Repubblica Popolare sarà più aggressiva. In ogni caso, dopo il Congresso sarà sempre più esplicito che o Taiwan negozierà con i cinesi oppure sarà la Cina stessa a decidere per l’isola. L’analisi di Oriana Skylar Mastro, center fellow presso il Freeman Spogli institute for International studies dell’Università di Stanford