Skip to main content

La lezione ucraina per gli 007 cinesi

Di Richard Fontaine

Non è ancora chiaro se e quanto i leader cinesi fossero a conoscenza di tutti i dettagli specifici riguardo ai piani del presidente Putin. Di certo più di una lezione è stata imparata a Pechino.L’analisi di Richard Fontaine, direttore del Cnas (Center for a new american security)

Perché il petrolio degli ayatollah ora conta. L'analisi di Bressan

Oggi, dopo le sanzioni imposte dall’occidente alla Russia, appare più che mai evidente quanto il greggio iraniano torni a essere centrale. Un nuovo accordo sul nucleare vedrebbe il ritorno del petrolio di Teheran sul mercato, in un momento in cui la carenza di approvvigionamento energetico e la volatilità del sistema internazionale ne hanno aumentato il costo fino a un livello senza precedenti. L’analisi di Matteo Bressan, docente di Studi strategici presso la Sioi e analista della Nato defense college foundation

Tra agricoltura e società (europea) il patto scricchiola

Di Felice Adinolfi

La valenza strategica dell’agricoltura è cresciuta nel tempo e oltre alla sicurezza degli approvvigionamenti i cittadini europei si aspettano di ricevere dai sistemi agroalimentari una serie di altri servizi ormai considerati indispensabili. Ma l’importanza di questo patto tra agricoltura e società non sembra essere chiara a tutti, o perlomeno sembra in parte sacrificabile in questo scenario di guerra. Il commento di Felice Adinolfi, professore di Economia agraria ed estimo presso l’Università di Bologna e direttore del Centro studi Divulga

Europa e 007, il ventre molle della guerra in Ucraina

C’è un ventre molle europeo nella guerra di intelligence che corre parallela alla guerra russa in Ucraina. Dalle sottovalutazioni alle ingerenze esterne, perché il Vecchio Continente ha un problema con gli 007 che parte dalla politica. Il commento di Adriano Soi, docente di Intelligence e sicurezza nazionale presso l’Università di Firenze

La sicurezza alimentare in tempo di guerra. Scrive Martina (Fao)

L’interruzione nelle filiere di produzione e le restrizioni alle esportazioni metteranno a rischio i Paesi che dipendono dalla Russia e dall’Ucraina per cereali e fertilizzanti. È importante mantenere aperti i mercati e i flussi commerciali. L’intervento sulla rivista Formiche (maggio 2022) di Maurizio Martina, già ministro delle Politiche agricole e forestali e vice direttore generale della Fao

Vi spiego le regole del gioco all'epoca dei social

Di Domenico De Masi

Fulminea, rozza, implacabile è la cancel culture praticata dai social media, dove basta un like per osannare un influencer o un click per affossare un divo. Più raffinata e subdola è invece la cancel culture praticata dai programmi televisivi dove tutto è pianificato per cancellare le idee e i personaggi eccentrici rispetto al mainstream, mettendoli in minoranza, o ridicolizzandoli, o semplicemente ignorandoli. Il commento di Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del lavoro presso la Sapienza Università di Roma

L'avanzata russa nel Mar Rosso

Di Marco Cochi

L’area dell’Africa orientale è altamente strategica e si trova oggi al centro di una competizione per definire i processi di influenza e di reciproco contenimento nella regione. Tra i singoli player coinvolti uno dei più importanti è la Russia, la cui penetrazione nel continente è principalmente guidata dall’export militare. La riflessione di Marco Cochi, analista di Nigrizia e Africa research development forum

Il futuro della cosmetica parte da Milano

Di Alessia Cappello e Renato Ancorotti

Tutti i promotori della Milano Beauty Week, i soggetti istituzionali coinvolti e gli attori del settore cosmetico nazionale con questa prima settimana dedicata al beauty si pongono l’obiettivo di illustrare tutte le nuove sfaccettature del mondo della cosmesi. Il punto di Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano, e Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia

Nuovi spazi per il gruppo Wagner

Di Giovanni Savino e Maria Amoroso

Parigi, data la sua uscita di scena dal Mali, ha denunciato a più riprese la crescente influenza militare di Mosca in Africa. Il continente può essere un nuovo scenario per la Russia, condizionata dalle sanzioni adottate dai Paesi occidentali nelle ultime settimane? L’analisi di Giovanni Savino, storico, e Maria Amoroso, professoressa dell’Accademia presidenziale russa

port sudan

Le aspirazioni di Mosca tra commercio e basi militari

Disporre di un punto di appoggio nella parte orientale del continente africano è per la Russia una possibilità per stabilire legami commerciali e di cooperazione militare con i Paesi dell’area. La notizia di questi ultimi anni è il tentativo russo di acquisizione di Port Sudan. Le ragioni strategiche delle mosse russe nell’analisi dell’ammiraglio Sanfelice di Monteforte

×

Iscriviti alla newsletter