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Dalla Bielorussia al Sudafrica. Perché preoccuparsi delle esercitazioni russe

Le forze armate russe e bielorusse si addestreranno insieme in una serie di esercitazioni aeree sul territorio di Minsk fino a febbraio. Manovre che preoccupano Kiev, che teme possano fornire la copertura per una nuova offensiva da nord. Intanto, navi russe si eserciteranno insieme a unità cinesi a largo delle coste del Sud Africa

Dall'Ucraina al Giappone, ecco la difesa globale dell'Italia. Parla Crosetto

Di Flavia Giacobbe e Marco Battaglia

Intervista esclusiva al ministro della Difesa. “Abbiamo il dovere morale di continuare a sostenere il popolo ucraino”, afferma Crosetto che denuncia le fake news del Cremlino: “Quella russa è un’attività di propaganda allusiva e tendenziosa contro il nostro Paese”. Anticipa quindi come sarà strutturata la partnership strategica con il Giappone e conferma l’attenzione del governo in Medio Oriente e nei Balcani nonché gli orientamenti su Spazio, cyber e difesa europea

Spazio e Difesa. Così Tokyo rafforza la cooperazione con Usa (e Italia)

Di Marco Battaglia e Gaia Ravazzolo

Tokyo rafforza i suoi legami con Washington nella Difesa, un rapporto che cresce anche nella dimensione spaziale. Al vertice 2+2 (Esteri-Difesa) tra Giappone e Usa, gli attacchi verso, da o all’interno dello Spazio sono stati ricompresi negli ambiti coperti dal trattato di sicurezza che lega il Paese del Sol levante agli Stati Uniti

Sostegno all’Ucraina, aspettando Ramstein. Il colloquio tra Crosetto e Austin

In vista della riunione tra i Paesi che supportano le Forze armate ucraine a Ramstein, il segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, si è sentito telefonicamente con il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, per ringraziare il nostro Paese del sostegno offerto a Kiev

Visita di Crosetto a Baku, tra cooperazione militare ed energetica

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato a Baku il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, e i vertici militari e della sicurezza del Paese. Tra i temi trattati, la cooperazione militare e la partnership in tema energetico, con il Paese caucasico sempre più importante per l’importazione di gas naturale non-russo in Italia

 

Un taiwanese a Roma. Cosa faceva un ufficiale al college della Nato

Il tenente colonnello Wu Bong-yeng ha raccontato di aver partecipato a un programma accademico di sei mesi alla scuola che si trova nella città militare della Cecchignola. Il ministero della Difesa di Taipei ha dichiarato all’agenzia Reuters che non è il primo ufficiale ad averlo fatto

Lockheed operativa

Sui jet non basta dire quinta generazione. Il punto di Alegi

Il contratto canadese per l’acquisto di 88 F-35 è l’ennesimo clamoroso dietrofront sul caccia americano, le cui caratteristiche si sono dimostrate più solide delle critiche alla travagliata fase di sviluppo. Il confronto con il concorrente russo Sukhoi Su-57 è utile a comprendere la differenza tra realtà operativa e propaganda politica. Dopo un quarto di secolo, sono stati prodotti 894 F-35 e 75 Su-57

Nato e Ue sempre più complementari. La terza dichiarazione su Cina e Russia

Si è conclusa a Bruxelles la riunione del partenariato tra Nato e Ue che ha visto l’adozione della terza dichiarazione congiunta. Dalla condanna della Russia di Putin, al tenere la guardia alta con il Dragone, fino a rafforzare la collaborazione bilaterale a 360 gradi sono stati i punti all’ordine del giorno

Nessuna mina italiana. Crosetto risponde alla propaganda di Mosca

Mosca torna ad accusare il nostro Paese di fornire mine antiuomo all’Ucraina, con tanto di foto sul profilo Twitter dell’ambasciata Russa in Italia. Pronta la reazione del ministro Crosetto, che spiega come gli ordigni ritratti non possono essere italiani, perché nel nostro Paese la produzione di mine si è interrotta oltre 28 anni fa

Samp/T a Kiev? Bene, ma Italia acceleri produzione. Scrive il gen. Tricarico

Se la cessione di sistemi di Difesa aerea all’Ucraina rischia di impoverire la protezione del sistema nazionale, c’è da sottolineare da un lato l’apporto positivo che tali sistemi potranno avere sulla difesa ucraina, e dall’altro il fatto che la dimensione della difesa aerea è da sempre delegata alla Nato, nella cui sede sarà opportuno discutere per programmare un potenziamento dell’intera architettura alleata di protezione dei cieli. Il punto del generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare

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