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F-35B Aeronautica militare Marina militare

Gli F-35B di Aeronautica e Marina insieme a Pantelleria. Parla Cavo Dragone

Gli F-35B dell’Aeronautica militare e della Marina militare hanno testato ieri, alla presenza del capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, le rispettive capacità di agire insieme su basi non permissive, troppo corte per i caccia a decollo convenzionale. Un’integrazione interforze per garantire la proiezione aerea nelle missioni internazionali del nostro Paese

Velivoli militari e cyber. Così Leonardo chiude il 2021

Ricavi e ordini in aumento e un flusso di cassa di circa duecento milioni. Sono alcuni dei risultati emersi dall’analisi preliminare della performance di Leonardo nel 2021. Dopo gli anni segnati dalla pandemia di Covid-19, il risultato traccia il deciso impegno verso la ripartenza

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Dal Baltico al Mediterraneo. Dove sono schierati i nostri militari

Le Forze armate italiane sono presenti in tutti i quadranti più delicati a tutela dello spazio euro-atlantico, partecipando alle principali esercitazioni e operazioni della Nato, dal Baltico al Mediterraneo. Mentre il Cremlino continua a mantenere alta la pressione sull’Ucraina, gli alleati irrobustiscono la postura, e l’Italia è pronta a fare la sua parte

Lupi e agnelli al confine ucraino. Le mosse di Biden e Putin lette dal gen. Camporini

La Russia schiera 170mila uomini al confine ucraino e si lamenta perché gli americani ne muovono 8500. È indice di una aggressività che non possiamo tollerare, spiega ad Airpress il generale Vincenzo Camporini, già capo di stato maggiore della Difesa. E intanto l’Europa è più debole che mai

Neptune strike. La Nato avvisa Putin nel Mediterraneo

Al via nel Mediterraneo l’esercitazione navale della Nato “Neptune strike 2022”, al centro della quale c’è la porterei nucleare americana Truman. Sebbene sia pianificata da tempo, l’esercitazione arriva nel momento di maggiore tensione tra l’Alleanza e la Russia

L’innovazione della Nato a Torino? L'Alleanza ci pensa e visita Argotec

L’Italia candida Torino quale nodo europeo di Diana, l’acceleratore per l’innovazione lanciato dall’Alleanza Atlantica con l’agenda Nato 2030. La proposta è stata ufficializzata dal segretario generale della Difesa, Luciano Portolano, all’assistant secretary general della Nato, David van Weel, che ha toccato con mano il solido ecosistema dell’aerospazio e della Difesa visitando, con l’occasione, gli stabilimenti torinesi della space company Argotec

Governare l’imprevedibile. Airpress presenta le sfide dell’All domain

Agire contemporaneamente in tutti i domini, terra, mare, aria, spazio e cyber, per sopraffare l’avversario con dilemmi strategici imprevedibili. Sono le operazioni militari cosiddette All domain, rese possibili dalla repentina evoluzione delle “tecnologie dirompenti”. Alla presentazione dell’ultimo numero della rivista Airpress, Giancotti, Bertolini, Cont e Savio hanno fatto il punto su questa rivoluzione del pensiero militare

Cyber e investimenti, le opportunità del Pnrr. Il punto di Iovino

Il boom di cyber-attacchi nel 2021 ha evidenziato una preoccupante impennata del fenomeno, il che rende ancor più essenziale potenziare la difesa delle infrastrutture critiche con un approccio condiviso. Intervista a Luigi Iovino (M5S), membro della IV commissione Difesa della Camera e promotore del Fondo per il potenziamento degli interventi e le dotazioni strumentali in materia di difesa cibernetica

La lunga guerra al terrore letta da Minniti e Manciulli

Di M. Minniti, A. Manciulli, E. Casini

Rileggere la storia del terrorismo jihadista è quanto mai utile per affrontare la confusione geopolitica attuale. Estratto del libro “2001-2021 Vent’anni di guerra al terrore. Geopolitica e sicurezza” di Andrea Manciulli, presidente di Europa Atlantica, ed Enrico Casini, direttore di Europa Atlantica. Con la prefazione di Marco Minniti, già ministro e presidente della fondazione Med-Or

Italia nel Sahel, è tempo di scegliere come combattere il jihad

La missione ha lo scopo di combattere il terrorismo fin dal 2013, ma dopo anni di operazioni, decine di morti francesi, il jihadismo continua a espandersi. Mentre la Svezia annuncia l’abbandono del campo per l’intervento della Wagner, l’Italia è arrivata alla sua piena operatività. Ma ora difendersi non basta più

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