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La calda estate dei dazi. L'incertezza e i suoi danni secondo Atradius

Sul fronte commerciale regna una strana calma, aspettando l’intesa tra Usa ed Europa. Ma è proprio questo il problema, non si sa cosa succederà. E le imprese già ne pagano lo scotto

Rifate le banche. Sisci legge la rivoluzione bancaria italiana nel caos finanziario globale

Al di là delle simpatie o antipatie per il governo o Caltagirone, di certo la finanza italiana è in affanno. Raccoglie immensi depositi e investimenti da privati, non riesce a canalizzarli in Italia e li esporta spesso all’estero, caso unico tra le economie sviluppate. Il vecchio era a pezzi. Bisognerà vedere se il nuovo riuscirà a sopravvivere agli scossoni. La riflessione di Francesco Sisci

Lo sprint americano verso le nuove monete che riscriverà il risparmio

Con l’approvazione della prima legge federale sulle stablecoin, si va incontro a un riassetto del risparmio, con nuovi contrappesi tra vecchia e nuova finanza, oltre al tentativo di rianimare il dollaro. Il segnale alla Cina e la strada dell’Europa verso l’euro digitale

Ecco il teorema Fitto sulla nuova coesione europea

A Bari Fitto porta come paradigma l’invasione russa dell’Ucraina, che ha impattato su più fronti, come l’energia, le infrastrutture, ma anche l’approvvigionamento dei materiali critici, passando per il grano. “Non è più possibile decidere una serie di priorità e mantenerle tali per sette anni a fronte di cambiamenti repentini”, ha aggiunto. E ricorda come aree europee limitrofe alla Russia si stiano progressivamente spopolando a causa del conflitto e proprio in quei confini le politiche di coesione rappresentano l’unico strumento per produrre un plus

Dazi Usa all’Italia. Un vento forte, ma non un uragano. Arditti spiega perché

L’Italia, come l’intera Europa, può ridurre la dipendenza dal mercato americano, sviluppare il proprio mercato interno e neutralizzare l’impatto dei dazi grazie a filiere più snelle, integrate e autonome. Non dobbiamo nasconderci dietro ai timori: l’onda può incresparci, ma il mare non ci inghiottirà. L’analisi di Roberto Arditti

Blue Economy, Confindustria racconta un mare di business

Il 15 luglio 2025, a Roma, è stato presentato ufficialmente il documento strategico di Confindustria “Economia del Mare. Azioni strategiche per la competitività del Paese”, a cura di Mario Zanetti, delegato del presidente per l’Economia del Mare. L’evento ha segnato un passaggio decisivo nel riconoscimento del comparto marittimo come pilastro dello sviluppo economico nazionale e della proiezione italiana nel Mediterraneo

La Pubblica amministrazione torna a piacere ai giovani, purché decida. Il report EY-Swg

Se da un lato il giudizio complessivo sulla Pa resta tendenzialmente critico (solo il 27% degli italiani ne ha un’opinione positiva), dall’altro i giovani tra i 18 e i 34 anni mostrano un’apertura inedita: ben il 36% valuta la Pubblica Amministrazione in modo favorevole. La richiesta più forte che attraversa l’intero report è quella di efficienza decisionale. Una Pa che sa progettare e realizzare, ma che soprattutto decide e che forma i propri dipendenti. Il report di Swg ed EY

Piano Mattei, AI e clima. La spinta della Fondazione Enel

Al Palazzo della Cancelleria presentato con Antonio Tajani, Lorenzo Ortona, Gianni Vittorio Armani e Flavio Cattaneo il nuovo comitato scientifico dell’hub per la ricerca e l’educazione del gruppo elettrico. Africa e Piano Mattei al centro, per dare al continente quella autonomia di cui non può più fare a meno. E all’Europa una chance per la competitività

Patuelli e il sistema bancario italiano da Einaudi ai nuovi statalismi finanziari. Il commento di Tivelli

Nel suo discorso dell’11 luglio, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha rilanciato un’etica economica ispirata a Max Weber, incentrata su concorrenza, responsabilità e libertà. Un messaggio contro statalismi e dazi, in nome di un capitalismo più cosciente e democratico

In Russia è allarme liquidità. E ora Putin se la prende coi contribuenti

Il deficit continua a salire e le entrate da idrocarburi non bastano più. E per fare cassa il Cremlino è pronto al colpo di mano in stile sovietico sulle tasse: riscuotere immediatamente e senza passare per i tribunali i debiti fiscali

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