Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'analisi di Tino Oldani apparsa su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi Quando aveva appena 23 anni ha sfilato l'azienda di famiglia al padre e a due zii senza che questi se ne accorgessero. Oggi, a 63 anni, il bretone Vincent Bolloré è un finanziere celebre a livello mondiale, uno degli…
Economia
Tutti i numeri di Washington che sbugiardano la propaganda filo russa sull’export Usa
Nel suo studio sull'effetto delle sanzioni alla Russia per la crisi ucraina sulla stessa economia russa e sull'export di Stati Uniti e Unione europea, il dipartimento di Stato americano fende anche i colpi che arrivano da chi accusa Washington di aver sfruttato la situazione a proprio vantaggio: mentre le importazioni dell'Ue crollavano, quelle degli Ue salivano. Dopo aver dimostrato che l'import…
Jobs Act, cosa si è detto al Forum TuttoLavoro
“L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Recita così l’articolo primo della Costituzione italiana, carta fondamentale che, per dirla con Hobbes, regolamenta il nostro stato di natura rendendolo stato di diritto. Il lavoro è una delle telematiche che più sta a cuore ai governatori e ai governati. Negli ultimi mesi si è parlato molto di occupazione, diritti e doveri…
Pensioni Inps, tutte le trovate (e le fissazioni) di Tito Boeri
L'Inps (ormai divenuta succursale romana della Voce.Info), in nome della trasparenza, ha pubblicato le «liste di proscrizione» dei Fondi e delle Gestioni che erogherebbero ai loro pensionati (sulla base del calcolo retributivo) trattamenti più favorevoli rispetto ai contributi versati. Fino ad ora, tra i «profittatori di regime», sono stati indicati soltanto lavoratori dipendenti (esposti alla gogna dell'invidia sociale). Se mai…
Pensioni, perché Confedir sbuffa contro il bonus Poletti
Mercoledì l'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto pensioni, convertendolo in legge senza modifiche rispetto al testo già approvato dalla Camera. Il risultato della consultazione è stato di 145 voti favorevoli, 97 voti contrari e un astenuto. Il decreto è stato adottato dal governo dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione automatica…
Ecco cosa propone davvero il Fmi per i debiti della Grecia
Leggendo cronache ed analisi della stampa italiana, pare che, parafrasando un ‘classico’ di Sergio Leone, i ruoli si siano un po’ trasformati: il Cattivo non è più il Fondo monetario (che rivoleva i propri soldi ed adesso invece, da Buono, perora una riduzione del debito greco), ma lo sono diventati gli Stati nordici, la Spagna ed il Portogallo che hanno presentato proposte più pesanti…
Perché le sanzioni alla Russia non sono un boomerang per l'Europa
Nel suo studio sull'effetto delle sanzioni alla Russia per la crisi ucraina sulla stessa economia russa e sull'export di Stati Uniti e Unione europea, il dipartimento di Stato americano cerca di dimostrare, numeri alla mano, che il danno delle sanzioni (e delle contro sanzioni) sulle esportazioni europee è minimo (e l'Italia è tra i Paesi meno colpiti): gli Stati Uniti calcolano…
Tutte le mosse pragmatiche di Draghi
Mario Draghi non ha deluso. Nello Statement si è curato di ribadire come prima cosa che il QE procede e continuerà fino a settembre 2016, e comunque finché l'obiettivo sull'inflazione non sarà considerato raggiunto. Gli ultimi sviluppi sui mercati finanziari non hanno modificato l'opinione del Governing Council che la ripresa si sta consolidando e che le misure stanno funzionando. Ma se per…
Ecco a cosa può servire una bad bank
Riceviamo e volentieri pubblichiamo Niente credito, niente ripresa? L’intenzione del governo di costituire una "bad bank", grazie alla quale risolvere il problema delle sofferenze degli istituti di credito, è uno degli elementi centrali di discussione fra quanti sono interessati a intervenire per eliminare gli ostacoli che ancora esistono sulla via della ripresa. È un tema che ho avuto occasione di…
Grecia, tutti i dettagli sul ginepraio europeo dopo il voto del Parlamento di Atene
Il parlamento greco ha approvato a larghissima maggioranza (229-64, con 6 astensioni) il disegno di legge che recepisce le richieste preliminari dei creditori internazionali. Il partito del primo ministro ha registrato in totale 39 defezioni (32 contrari, 6 astenuti e 1 assente). Il numero di defezioni è rilevante, ma nel limite che potrebbe suggerire a Tsipras di procedere a un…