Nel board di domani è estremamente probabile una prima frenata sul costo del denaro, dopo dieci rialzi consecutivi. Ci sono le ragioni dell’economia reale e l’indubbio ripiegamento dell’inflazione. Ma attenzione agli irriducibili, non solo tedeschi
Economia
L'Ucraina ha spaventato i mercati, il Medio Oriente ancora no. Report Generali
All’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le piazze finanziarie accusarono un colpo molto più duro rispetto a quanto accaduto a valle dell’attacco di Hamas a Israele. L’escalation non è all’orizzonte, ma qualora si materializzasse sarebbero dolori sui listini
Non è il momento di tagliare le tasse. Il fisco meloniano visto da De Novellis (Ref)
La filosofia che ha mosso gli interventi in materia fiscale messi a terra dal governo sarà anche condivisibile, ma serve a poco se le misure sono precarie e dall’orizzonte troppo breve. Era molto meglio assicurarsi le risorse e allestire un’operazione strutturale e di lungo periodo, dal sapore più contabile e meno politico. Il deficit non è il vero problema, quello che conta è l’interlocuzione con l’Europa. Conversazione con l’economista e partner del Centro studi Ref, Fedele De Novellis
Cuneo fiscale, Irpef e no tax area. Cosa c'è e cosa manca nella manovra secondo De Luca
Nel rispetto delle regole europee ed alla luce della delicata situazione economica, influenzata, negativamente, dalla spinta dell’inflazione, dall’aumento dei costi energetici, dall’incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente è opportuno che il governo abbia concentrato le risorse, principalmente, sulla riduzione della pressione fiscale. Il commento di Vincenzo De Luca, responsabile area fisco di Confcommercio
Cresce il disagio giovanile, ma non c'è sostenibilità senza salute mentale. Scrive Liuzzo
Sono in aumento depressione, abuso di alcol, violenze. In particolare tra le giovani generazioni. Investire sul benessere psicologico è però vitale per la comunità. La Fondazione Guido Carli in prima linea per “Sostenibili futuri”: il primo dicembre la Convention inaugurale a Montecitorio. Il commento della presidente Romana Liuzzo
Cina e Stati Uniti non possono ignorarsi. La versione di Soprano
Intervista all’economista e consulente della World Bank. I debiti di molti Paesi in via di sviluppo con il Dragone sono sotto gli occhi di tutti, ma su certe catene di valore Occidente e Cina possono e debbono collaborare. E anche l’Italia può trarne il suo vantaggio. Il caso della green economy e della robotica
Pechino contro Foxconn: nazionalismo, coercizione, Taiwan. Ecco cosa c’è dietro
Le autorità cinesi si sono imbarcate in una crociata di controlli sull’azienda taiwanese. È l’ultimo esempio della stretta anti-spioni di Xi, che riguarda realtà sia nazionali che estere e continua a spaventare gli investitori esteri. Ma c’entra anche il fatto che il Ceo di Foxconn sia in lizza per le elezioni taiwanesi
La manovra ha convinto mercati e S&P, ma sul debito non ci siamo. Parla Giampaolo Galli
Intervista all’economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica. Ridurre il costo del lavoro è stata la scelta più giusta, ma attenzione a crogiolarsi sugli allori e alla differente percezione dei problemi del Paese che c’è tra mercati e agenzie di rating. Lo spread, al momento, non preoccupa ma sul debito serviva più coraggio
La via della rovina, così Xi Jinping ha inguaiato mezzo mondo. La verità di Bennon e Fukuyama
A pochi giorni dalla fine delle celebrazioni per il decennale della Belt&Road, emerge una verità scomoda e brutale. I mastodontici investimenti della Cina hanno prodotto una mole impressionante di debito, per giunta anche tossico. Combatterlo vuol dire dare alle economie finite della rete del Dragone una speranza per il futuro. E il primo passo è la trasparenza
Sul lavoro serve unità di intenti, non piazze. La versione di Bonanni
Le sorti del lavoro non dipendono solo dai governi ma anche dall’equilibrio dei soggetti sociali. Le loro proposte devono saper unire i soggetti tutti, dimostrando loro stessi che fanno parte della partita economica e sociale, non della contesa tra maggioranza e opposizione politica. L’analisi di Raffaele Bonanni