Pleiades 1B, il secondo satellite di osservazione della Terra di nuova generazione dell'Agenzia Spaziale Francese CNES, è stato lanciato con successo, ieri, da Arianespace, a bordo di un razzo Soyuz, dal centro spaziale di Kourou nella Guyana francese. Thales Alenia Space, joint venture tra da Thales (67%) e Finmeccanica (33%), è responsabile per il 45% della realizzazione di questo satellite…
Economia
Eads mette un freno a Parigi e Berlino
Gli shake-up all’interno di Eads non finiscono dopo il fallimento delle trattative di fusione con il gruppo britannico della difesa, Bae Systems. Il nerbo scoperto della società franco-tedesca è l’aspetto delle partecipazioni statali, una fonte di ingerenza troppo forte sia per Bae che per lo stesso management di Eads, come confermato più volte dall’ad Tom Enders. La regolamentazione della presenza…
Monti e Hollande, i due moschettieri sviluppisti
Tra formalità e diplomazia, il XXX vertice franco-italiano è diventata un´occasione da non perdere per il premier italiano Mario Monti e il presidente francese, François Hollande, che, nella dichiarazione comune di fine vertice, ribadiscono l'importanza di crescita, equità e politica di bilancio più flessibili. Sarà la presa di posizione sul tema che molti si aspettano o una dichiarazione di…
Sulle spiagge la sfida dei liberisti alle vongole
Come ci informa l’Ansa, pare che vi sarà una proroga di 30 anni per le concessioni demaniali marittime, in pratica per le spiagge. Il nuovo testo di parti del decreto sviluppo (articoli 33 e 34) presentato dai relatori in Commissione industria al Senato prevede infatti che la scadenza, precedentemente prorogata al 2015, venga spostata ulteriormente in avanti fino al 2045.…
Piano a parlare di default per l’Argentina di Kirchner
L’Argentina, nonostante l’enormità delle sue ricchezze, è un bancarottiere seriale che spenna sistematicamente i suoi creditori e, nonostante questo, diventa in termini relativi sempre più povero. In Italia qualcuno ha voluto guardare alla breve ripresa dopo il default del 2001 (trainata dal rialzo della soia e del petrolio) e ne ha ricavato la brillante idea che il default è un…
Guardiamo (oltre all’Ilva) anche a Piombino, Terni e Trieste
Non solo Taranto, non solo Ilva. Allargando l’obiettivo dal focus centrale di questi giorni, il quadro complessivo della siderurgia italiana appare molto vicino a un cumulo di macerie. Secondo Federacciai, la struttura industriale nazionale utilizza due terzi della produzione complessiva dell’Ilva, per circa 5 milioni di tonnellate; se venissero a mancare, le imprese sarebbero costrette ad approvvigionarsi all’estero, con costi…
E Moody’s torna a spargere pessimismo sull’Europa
Per l'area euro, i prossimi mesi saranno difficili. Parola di Moody's. L'agenzia di rating, in un rapporto datato 16 novembre 2012, lancia l'allarme: se non arriveranno le riforme e non saranno raggiunti gli obiettivi fiscali che gli Stati membri si sono prefissati, ci sarà una maggiore volatilità dei rendimenti dei titoli di Stato. Questo a sua volta aumenterà le probabilità…
Monti (e Berlusconi) pianificano la nostra povertà
In questo decennio si sono succeduti al potere un cattolico adulto (Prodi), un cattolico turbato (Berlusconi), un cattolico sobrio (Monti), due celebri economisti, un geniale imprenditore, tutti abituati a confrontarsi con i "numeri" e i "numeri" che stanno alla base di questo periodo sono chiari e incontrovertibili: i cittadini hanno conosciuto un progressivo peggioramento della loro vita. Ognuno poi può…
Ilva? Conciliare lavoro e salute è illusorio
Sono anni che tutti ripetono la solita frasetta dorotea-ecologista-dipietrista “occorre trovare l'equilibrio fra le esigenze del lavoro e della salute, nel rispetto dei magistrati, della loro indipendenza, fatte salve le prerogative del potere esecutivo”: frase ineccepibile nella forma, idiota nella sostanza. Chi la pronuncia, mente sapendo di mentire, perché questo equilibrio è impossibile, almeno nella fase iniziale. In casi come…
Le opposte tesi sviluppiste di Ocse e Bri
L'ultimo «Economic Outlook» dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economica (Ocse) di Parigi contiene un monito forte sull'andamento dell'economia mondiale. Ci dice che «il rischio di una nuova rilevante contrazione non può essere escluso». Esso sarebbe accompagnato da un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro, soprattutto nell'eurozona, e dai pesanti effetti recessivi causati dalle dure politiche fiscali e di…