La sovracapacità del Dragone denunciata dal ministro dell’Economia è un problema per troppo tempo ignorato dall’Occidente e che ora presenta il conto. Se si vuole sopravvivere al rullo compressore cinese bisogna investire e innovare. E l’esempio tedesco può fare scuola. I dazi? Un accordo si troverà, ma non sarà una vittoria. Non per l’Europa almeno. Intervista all’economista della Bocconi, Carlo Alberto Carnevale Maffè
Economia
Ecco come l'Ue può sfruttare l'avanzata cinese in Europa
Byd e le sue sorelle continuano a mettere sotto pressione il mercato europeo dell’auto, sfruttando un vantaggio competitivo apparentemente incolmabile. A questo punto molto meglio mettere gli investimenti del Dragone su un sentiero di regole, controlli e stretta sorveglianza, così da sterilizzarne eventuali effetti nocivi per l’economia e l’industria
L'Europa spinge sull'auto elettrica ma sulle batterie è ostaggio della Cina
Nei prossimi anni il parco circolante del Vecchio continente assisterà a un aumento dei veicoli elettrici, anche grazie all’incremento dell’infrastruttura di ricarica. Eppure, sul versante delle batterie, l’Ue ha le mani ancora legate. Per colpa della Cina
Più spesa e meno revisioni. Il Pnrr visto dalle spa italiane
Secondo l’Ufficio studi di Assonime, rimettere troppe volte mano a obiettivi e progetti crea incertezza, a discapito del Piano stesso. E la spesa avanza con troppa difficoltà
Golden Power, quell'equilibrio tra crescita economica e sicurezza. Il commento di Ruperto e Chimenti
Le recenti indicazioni della Commissione europea in materia di Golden Power e il ruolo dell’Autorità interna a garanzia del sistema finanziario nazionale spiegati dal prof. avv. Saverio Ruperto, Ordinario di Diritto Civile, “La Sapienza” Università di Roma, Of Counsel Studio Legale Delfino e Associati Wilkie Farr & Gallagher e da Stanislao Chimenti, Equity Partner Studio Legale Delfino e Associati Wilkie Farr & Gallagher
La calda estate dei dazi. L'incertezza e i suoi danni secondo Atradius
Sul fronte commerciale regna una strana calma, aspettando l’intesa tra Usa ed Europa. Ma è proprio questo il problema, non si sa cosa succederà. E le imprese già ne pagano lo scotto
Rifate le banche. Sisci legge la rivoluzione bancaria italiana nel caos finanziario globale
Al di là delle simpatie o antipatie per il governo o Caltagirone, di certo la finanza italiana è in affanno. Raccoglie immensi depositi e investimenti da privati, non riesce a canalizzarli in Italia e li esporta spesso all’estero, caso unico tra le economie sviluppate. Il vecchio era a pezzi. Bisognerà vedere se il nuovo riuscirà a sopravvivere agli scossoni. La riflessione di Francesco Sisci
Lo sprint americano verso le nuove monete che riscriverà il risparmio
Con l’approvazione della prima legge federale sulle stablecoin, si va incontro a un riassetto del risparmio, con nuovi contrappesi tra vecchia e nuova finanza, oltre al tentativo di rianimare il dollaro. Il segnale alla Cina e la strada dell’Europa verso l’euro digitale
Ecco il teorema Fitto sulla nuova coesione europea
A Bari Fitto porta come paradigma l’invasione russa dell’Ucraina, che ha impattato su più fronti, come l’energia, le infrastrutture, ma anche l’approvvigionamento dei materiali critici, passando per il grano. “Non è più possibile decidere una serie di priorità e mantenerle tali per sette anni a fronte di cambiamenti repentini”, ha aggiunto. E ricorda come aree europee limitrofe alla Russia si stiano progressivamente spopolando a causa del conflitto e proprio in quei confini le politiche di coesione rappresentano l’unico strumento per produrre un plus
Dazi Usa all’Italia. Un vento forte, ma non un uragano. Arditti spiega perché
L’Italia, come l’intera Europa, può ridurre la dipendenza dal mercato americano, sviluppare il proprio mercato interno e neutralizzare l’impatto dei dazi grazie a filiere più snelle, integrate e autonome. Non dobbiamo nasconderci dietro ai timori: l’onda può incresparci, ma il mare non ci inghiottirà. L’analisi di Roberto Arditti
















