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Caro Giovannini, non perdiamo il treno Recovery. Firmato Geraci

Di Michele Geraci

Mettiamo al primo posto le infrastrutture. Il resto, dal green al digitale, verrà per inerzia. Nel Recovery ci sono 25 miliardi, sono pochi. Caro ministro Giovannini, questa volta una “manina” in più non farebbe male. L’analisi di Michele Geraci, professore alla University of Nottingham Ningbo China e già Sottosegretario al Mise

In Europa parte la battaglia del Fiscal Compact. L'analisi di Polillo

Che il problema del debito in Italia vada affrontato non v’è dubbio alcuno, anche se non va ulteriormente drammatizzato. Quello italiano è indubbiamente elevato, ma dal 2011 il suo ritmo di crescita è stato di gran lunga inferiore a quello dell’Eurozona. Se il debito degli altri Paesi è cresciuto con una velocità maggiore, una qualche ragione vi dovrà pur essere. Il commento di Gianfranco Polillo

Pnrr, crescita economica e produttività totale

La produttività totale in Italia è molto inferiore a quella degli altri Paesi ad economia avanzata e sembra peggiorare nel tempo. Pasquale Lucio Scandizzo spiega perché

Zambon e le domande sul rapporto proibito dell'Oms

Sta alla magistratura indagare se, nella vicenda raccontata, ci sono reati e chi li ha eventualmente commessi. Dalla lettura del libro di Francesco Zambon “Il Pesce Piccolo-Una Storia di Virus e di Segreti” (Feltrinelli), sorgono alcune domande a cui l’Oms, il ministero della Salute e il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale dovrebbero dare  risposta

Lavoro, perché il governo è sulla buona strada. Scrive Becchetti

Con le tre medicine, solidarietà, espansione, rioccupazione, messe in campo dal governo sarà più facile riaccompagnare il paziente Italia verso la ripresa anche se resta aperta la questione di come realizzare lo stesso obiettivo per la stragrande maggioranza di imprese di dimensioni inferiori che rappresentano la parte più fragile ed esposta del nostro tessuto produttivo. L’analisi di Leonardo Becchetti

Così le grandi banche Usa hanno superato la crisi

Secondo Forbes i principali istituti statunitensi come Morgan Stanley, Bank Of America e JP Morgan, hanno non solo retto all’urto della crisi, ma anche ripreso una centralità perduta nella ripresa dell’economia

L'Italia delle infrastrutture c'è. Il segnale che serviva nel report della Camera

Non è vero che l’Italia è un Paese immobile e atrofizzato. Al netto del Pnrr oggi ci sono progetti e cantieri per oltre 300 miliardi e togliendo la parentesi del lockdown dello scorso anno, la spesa per gli investimenti è in costante aumento. Ma occhio al fabbisogno, dove sarà essenziale il contributo del Pnrr

Pnrr e digitalizzazione, due consigli al ministro Colao

La digitalizzazione è strumento chiave per la semplificazione amministrativa e normativa. In passato si sono avute semplificazioni sporadiche, legate a esigenze contingenti, mentre il programma di riforme richiede uno sforzo sistematico. Ed energico. L’analisi di Giuseppe Pennisi

Dall'inflazione Usa un segnale da non sottovalutare. Parla Messori

L’economista e già direttore della Luiss School of European Political Economy: quella negli Stati Uniti potrebbe essere una fiammata o forse il preludio di una svolta monetaria da parte della Fed. In ogni caso meglio dosare i piani pandemici a stelle e strisce per non surriscaldare l’economia con conseguenze nefaste per la crescita

Acea macina utili e margini nel trimestre. Tutti i numeri

La multiutility di Piazza Ostiense chiude il primo trimestre dell’anno con utili a 83 milioni (+18%) e ricavi vicini al miliardo. Sotto controllo l’indebitamento. Il titolo corre a Piazza Affari

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