Le scuole del Partito comunista in Africa stanno crescendo e sono una forma di influenza per spingere il modello cinese. Occhio per il Piano Mattei
Esteri
Perché anche il National Interest mette Trieste al centro dell’Indo Mediterraneo
Nell’analisi di Arha e Roa per il National Interest, Trieste figura come centro di bilanciamento per gli interessi italiani, europei e americani all’interno dell’Indo Mediterraneo. Ma attenzione: la Cina è già attiva
Mediare per diventare potenza responsabile. La strategia cinese nel conflitto in Ucraina
Pechino lo ha scritto nel suo position paper del 2023, per risolvere il conflitto in Ucraina è necessario il dialogo tra le parti, nonostante le critiche occidentali che vorrebbero invece una vittoria dell’aggredita Kyiv. La Cina appoggia la Russia, ma ha anche riaffermato il sostegno incrollabile all’integrità territoriale dell’Ucraina, questo fa presumere che il suo ruolo nella risoluzione del conflitto potrebbe, in futuro, essere attivo. L’analisi di Francesco Lorenzo Morandi (Geopolitica.info)
Army-2024 mostra (di nuovo) il rafforzamento dei legami tra Mosca e Teheran
La fiera di armamenti “Army-2024” in Russia ha visto la partecipazione di 83 nazioni, ma solo pochi Paesi, tra cui Iran, Bielorussia, India e Cina, hanno esposto tecnologia militare. L’esposizione, che si conclude oggi, lascia dietro di sé una serie di interrogativi sulla crescente alleanza tra Russia e Iran e sulle ripercussioni che questa potrebbe avere sugli equilibri internazionali
Parola d’ordine Counter-Uas. Così Pechino spinge sull’anti-drone
L’accrescimento del ruolo dei droni nelle dinamiche belliche, cristallizzato dal conflitto in Ucraina, ha causato anche un aumento dell’attenzione verso le capacità di contrastare gli stessi droni. E le forze armate cinesi si sono già mosse in questo senso
Perché la Cina osserva l’Iran senza mostrarsi coinvolta
“Sicuramente, come nel round di attacco a contrattacco di qualche tempo fa fra Israele e Iran, la Cina molto probabilmente preferisce che non ci sia una risposta iraniana, così che si possa evitare una escalation regionale”, spiega Ghiselli (Fudan Un.)
Come gli ucraini hanno preparato l’operazione di Kursk (e come potrebbe andare avanti)
Il velo di segretezza che Kyiv è riuscita a mantenere sulla preparazione dell’incursione in territorio russo (così come la scarsa attenzione mostrata da Mosca) ha contribuito in modo fondamentale alla sua riuscita, che prosegue tutt’oggi. Ma le prospettive sul futuro sono plurime
Dbeibah sfiduciato, Libia di nuovo in crisi?
Le contromosse del generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, sono iniziate già da alcuni giorni: le forze dell’Lna sono già schierate a Sabha, Ghat, Ubari, Murzuq, al-Qatrun, Brak, al-Shati e Adiri. Ma Haftar non è una pedina che agisce solo in Libia, dal momento che Mosca punta sul generale anche per aprirsi un varco fino al Golfo di Guinea attraverso i suoi nuovi alleati nel Sahel, come Niger, Mali e Burkina Faso. E la nuova destabilizzazione in terra libica sarebbe un buon viatico.
Maduro al bivio, resistere o trattare? L’analisi di Morra
Nonostante il Consiglio elettorale nazionale (Cne) abbia dichiarato la vittoria di Maduro, né in quel momento né nei giorni successivi sono stati forniti dettagli sui risultati o prove a sostegno di questa affermazione. L’incertezza ha lasciato il governo vulnerabile, un’opposizione sempre più forte e i governi stranieri in difficoltà a decidere le loro prossime mosse. L’analisi di Federico Morra (Geopolitica.info)
Cosa spinge gli Houthi a destabilizzare il Mar Rosso. L'analisi di Pedde
Le ragioni che hanno spinto gli Houthi all’azione, più che nel sostegno ai palestinesi devono essere ricercate nella volontà di aumentare la propria capacità negoziale nei futuri accordi di pace nazionali. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies