"È stato Dio a chiederci di votare a favore dell'impeachment contro Dilma Rousseff". Secondo il quotidiano brasiliano OGlobo, tra le motivazioni addotte dai parlamentari che hanno approvato la richiesta del procedimento di accusa contro il presidente del Brasile ci sono: "Dio", "la mia famiglia e il mio Stato", "i militari del colpo di Stato del ‘64", "gli evangelici", "la difesa del petrolio",…
Esteri
Petrolio, tutti i trambusti fra Russia, Iran e Arabia Saudita
Il vertice di Doha tra i più grandi produttori di petrolio che si è svolto domenica si è chiuso con un nulla di fatto: non ci sarà nessun congelamento delle produzioni. I mercati hanno subito reagito negativamente, facendo segnare sugli asiatici una caduta di 7 punti percentuali del prezzo al barile, il maggiore ribasso degli ultimi due mesi (che erano invece stati…
Ecco come la Cina si sta pappando le risorse dell'Africa
Gli analisti di politica internazionale che seguono le evoluzioni della politica cinese si preoccupano (alcuni di loro) per il continuo aumento nelle spese per gli armamenti, per l’aumentata aggressività nel Mar Cinese Meridionale e per l’estensione della sua sovranità nazionale e marittima trasformando semplici scogli in isole, acquisendo così maggiori acque territoriali. Non è un caso che perfino il Vietnam,…
Giulio Regeni, l'Italia, l'Egitto e le anime pie
L'Italia non dichiarerà guerra all'Egitto né romperà le relazioni diplomatiche. Al massimo, inserirà la terra dei faraoni nell'elenco delle mete sconsigliate e gli italiani se ne fregheranno come se ne fregano nonostante le aggressioni terroristiche che, per fortuna, sembrano in flessione. Ma perché il governo Renzi si è impegnato in una battaglia diplomatica che non aveva alcuna possibilità di successo?…
Emmanuel Macron e Matteo Renzi, cosa li unisce e cosa li separa
Venti di rottamazione a sinistra arrivano in Francia. Emmanuel Macron, ministro dell’Economia, dell’Industria e del Digitale, ha lanciato “En Marche!”, un movimento politico che vuole rinnovare la classe dirigente francese - e con essa la Francia - e che presto potrebbe tramutarsi in partito per permettere al leader di correre alle presidenziali del 2017. ROTTAMAZIONE ALLA FRANCESE Subentrato al dissidente Arnaud Montebourg…
L'Austria, i migranti e due verità scomode
I flussi migratori verso l'Italia continuano e aumentano di giorno in giorno. Nessuna azione sulla causa internazionale, nessuna risoluzione degli effetti nazionali. Questa la morale. Il governo non nasconde le sue difficoltà, accresciute dopo la presa di posizione molto radicale dell'Austria di chiudere le frontiere sul Brennero. È probabilmente il definitivo passaggio verso la dissoluzione di quell'Europa che abbiamo conosciuto…
Obama, Trump e Hiroshima
Settant'anni dopo, sette leader in piedi davanti alla tomba simbolica di centocinquantamila morti. Così si è concluso il prevertice dei ministri degli Esteri dei Sette "paesi più industrializzati" che, fino a pochi anni fa, potevano ancora essere definiti i Sette Grandi, prima che la globalizzazione e la robotizzazione cambiassero gli atlanti. Non c'era ancora la Cina, non c'era più la Russia,…
Chi sono i candidati a segretario generale delle Nazioni Unite
Per la prima volta da quando le Nazioni Unite sono state fondate, i candidati alla carica di Segretario Generale dovranno sostenere una serie di incontri per presentare competenze, interessi e progetti. Un formato molto simile a quello del comune colloquio di lavoro, ma con l’aggiunta della trasmissione in diretta del servizio di webcast. Per tre giorni, i candidati dovranno rispondere…
Brennero, tutti gli effetti nefasti della decisione dell'Austria per l'Italia
L'approvazione della riforma costituzionale e la scomparsa di Gianroberto Casaleggio sembrano già archiviati di fronte all'imporsi del problema del giorno: l'imminente chiusura del Brennero da parte dell'Austria. Il problema - che noi italiani, con l'atavica furbizia, abbiamo esorcizzato per anni - ci si ripropone in tutta la sua drammaticità. Le conseguenze, infatti, della decisione austriaca sono facilmente immaginabili: il ristagno…
Bruxelles ora si svegli sui semafori inglesi contro l'Italia. Parla De Castro
"Il voto del Parlamento europeo sull'etichettatura dei semafori inglesi è una rivincita del made in italy, grazie ad un ampio fronte comune, da Coldiretti a Federalimentare, ma attenzione a non abbassare la guardia. Quello di Strasburgo è solo un invito, adesso tocca alla Commissione decidere e, per questo, sto preparando un'interrogazione, che mi auguro abbia la più ampia sottoscrizione possibile, dove…