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Chi soffrirebbe di più con la Brexit

I fatti dicono questo: nonostante l’emozione provocata dal barbaro omicidio della parlamentare Jo Cox (evento che molti, a partire dalla reazione dei mercati, avevano considerato conclusivo della campagna, nel senso - pensavano - di un’opzione Brexit irrimediabilmente compromessa), la corsa è ancora "neck and neck". Nelle ultime 96 ore, sono usciti quattro sondaggi: due di essi danno un pareggio assoluto;…

Tutta la storia del Regno Unito nell’Unione Europea. Terza puntata

L’uomo da tutti considerato il Padre della Gran Bretagna europea è, sorprendentemente, un Conservatore. Edward Heath riuscì nell’impresa fallita da MacMillan e Wilson grazie anche al suo rapporto di personale amicizia con Michel Jobert, il segretario particolare del Presidente francese Georges Pompidou, e al lavoro della sua squadra di negoziatori guidata da Geoffrey Rippon. Heath riuscì a portare il Regno…

Brexit, come e perché la Germania è preoccupata

"In is in, out is out". Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble è uno che parla chiaro, motivo per cui ai britannici ha fatto sapere che se vincesse il fronte Brexit l’Ue non cercherà modi e scappatoie per attutire l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Non ci saranno ulteriori eccezioni, sconti o vantaggi. "Alla peggio l’Ue ce la farà…

Iran, Rohani

Ecco perché l'economia iraniana non riesce a decollare. Parla Majid Rafizadeh

Domenica scorsa, il capo dell’aviazione civile iraniana, Ali Abedzadeh, ha dichiarato che Teheran ha raggiunto un accordo scritto con la Boeing per l’acquisto di un centinaio di aerei: per la firma mancherebbe solo il benestare del dipartimento del Tesoro americano. Se l’affare si concludesse, avrebbe un impatto notevole, e non tanto perché l’Iran ha un disperato bisogno di rinnovare la…

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Brexit, populismi e le frottole interessate sull'Europa

Quando i Padri fondatori hanno creato la Comunità europea  non pensavano alle tornate elettorali, volevano solo portare pace e prosperità in un continente devastato dalle guerre. A distanza di 60 anni dalla nascita di quel progetto, l'Europa sembra essere ridotta a un'arena dove disputare battaglie politiche che possano portare benefici per le campagne nazionali. Un po' tutti i leader europei…

Cosa faranno Russia e Usa nella Siria di Assad

Nei giorni scorsi il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è volato in visita in Siria. Ha visitato la grande base aerea di Hmeymin, vicino Latakia, nell'ovest mediterraneo del Paese, e poi ha incontrato il presidente Bashar el Assad, con il quale ha discusso questioni riguardanti la collaborazione tecnica e militare tra le due nazioni. È stata una visita importante (il…

Brexit, cosa dice l'industria della moda

Anche nel mondo della moda c'è chi si schiera a favore o contro l’uscita del Regno Unito dall’Unione europa. La sfilata che ha presentato la Pre collezione Primavera Estate 2017 di Gucci, firmata da Alexandro Michele, ha preso una posizione politica sul referendum del 23 giugno. La presentazione della collezione si è svolta nell'abbazia di Westminster, un simbolo della monarchia…

Tutta la storia del Regno Unito nell’Unione Europea. Seconda puntata

La recente storia dei principali partiti politici del Regno Unito al cospetto delle istituzioni comunitarie è marcata da due costanti: la tendenza del partito laburista a essere favorevole all’integrazione europea e quella contraria del Conservatori che li espone a divisioni al loro interno sulle modalità di presenza – e permanenza – del Regno Unito nell’Unione. Ma non è sempre stato…

libia,

Tutti i dettagli sulla proroga dell'operazione Sophia nel Mediterraneo

«Un passo avanti» lo definisce il ministro Paolo Gentiloni. Nell’infinita lotta ai traffici illeciti che prevede anche il controllo delle coste libiche, i ministri degli Esteri dell’Unione europea riuniti a Lussemburgo hanno approvato, come previsto, la proroga fino al 27 luglio 2017 dell’operazione Eunavfor Med, altrimenti detta Sophia, cominciata lo scorso anno contro i trafficanti di esseri umani di fronte…

Brexit e l'urgenza di una lingua federale europea

Aver dotato gli europei d’una moneta sovranazionale ma non di una lingua federale, che assicurasse la vita alle lingue europee e non la loro sostituzione soppressiva, non è frutto di follia o stupidità, come chiunque sarebbe portato a pensare tanto la cosa è evidente, bensì di calcolo politico: quello nazionalista e aristocratico, quindi antidemocratico, di non dare la possibilità ai…

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