Riceviamo e volentieri pubblichiamo La velocità del succedersi degli eventi delle ultime ore non aiuta il prodursi di una riflessione serena rispetto a quanto sta avvenendo in Iraq. Tuttavia è innegabile che sia necessario reagire quanto prima ed in maniera mirata. Innanzitutto bisogna affrontare la situazione d’emergenza e da questo punto di vista è sicuramente condivisibile la riflessione di Paolo…
Esteri
Libia, lo schiaffo delle Nazioni Unite all'Italia
Chissà se Federica Mogherini sarà nominata da Jean-Claude Junker vicepresidente della Commissione con la delega pesante della politica estera e di sicurezza. Per l'Italia giunge intanto una notizia di quelle che non danno soddisfazione all'orgoglio nazionale. Da tempo era nota l'intenzione delle Nazioni Unite di indicare un proprio inviato speciale per la Libia. Il nostro Paese si era molto speso…
Alessandro Politi: ecco le vere ragioni dell'intervento di Obama in Irak
Gli Stati Uniti hanno da poco bombardato alcune postazioni dell'Isis in Irak, dopo il via libera dato ieri dal presidente Barack Obama. La mossa degli Usa è nata con l'intento di proteggere il personale americano nell'area, ma anche per porre un argine alle violenze del gruppo jihadista che mette in pericolo le minoranze religiose, in primis quella cristiana, protagonista suo…
Come arginare il terrore islamista dell'Isis
Di e su Isis si è scritto troppo e fatto troppo poco. Accademici di relazioni internazionali, analisti di centri studi e analisi di intelligence hanno prodotto migliaia di documenti e inondato le cancellerie dei Governi mondiali. L’esito è stato aver definito l’Isis la nuova minaccia jihadista super-radicale, un rischio asimmetrico transfrontaliero e la necessità di combattere una nuova “guerra al terrore”…
Perché in Irak Obama picchia sull'Isis
L'offensiva dei jihadisti dell'Isis prosegue in Irak e si allarga verso Siria e Libano, colpendo civili minoranze religiose, come i cristiani e gli yazidi, i primi in fuga verso il Kurdistan iracheno e i secondi verso la Turchia. Gli Stati Uniti hanno predisposto l'invio di aiuti umanitari ai profughi in fuga verso le montagne del Sinjar, nel nord dell'Irak. NON…
Perché l'Europa deve svegliarsi dal torpore diplomatico in Irak. L'analisi di Manciulli (Pd)
Le notizie dell’ultima ora sono già vecchie. È una rincorsa al secondo. E noi non possiamo svegliarci al mattino e ricordarci che in Irak si rischia il genocidio per mano del califfato Isis solo perché, mentre dormivamo, gli Usa hanno annunciato un loro impegno mirato nel paese. Non possiamo ricordarci della crisi in Siria solo quando scompaiono due giovanissime nostre…
Irak, che cosa stanno combinando i terroristi dell'Isis
L'avanzata dei terroristi dell'Isis sta mettendo in fuga migliaia di cristiani che si spostano nel nord dell'Iraq e la reazione degli Stati Uniti è arrivata con l'autorizzazione da parte di Obama a possibili attacchi aerei e invio di aiuti umanitari nella zona. L'ESODO DEI CRISTIANI Sarebbero circa un quarto della minoranza dei cristiani presenti in Iraq - come si legge…
Turchia, perché l'islamista Erdogan non si allontanerà da Obama
Domenica 10 agosto, si terranno in Turchia le elezioni presidenziali. Per la prima volta il presidente sarà eletto direttamente dagli elettori. L’ha voluto Recep Tayyip Erdoğan, primo ministro dal 2003 e dal 1° luglio candidato ufficiale alla presidenza del Partito islamico moderato (AKP). Inaspettatamente, esso ha avuto un successo superiore a ogni previsione alle elezioni amministrative del 30 marzo scorso.…
Isis e i cristiani. Ora una coalizione contro il terrore
Si possono ascoltare o leggere tante interpretazioni e analisi su Isis, la nuova organizzazione jihadista considerata troppo radicale persino da Al Qaeda. Il progetto di Islamic State o di Califfato non rappresenta solo una aberrazione in sé. La guerra, perché di guerra si tratta, ha come obiettivi Gerusalemme e Roma. Formiche.net è stato fra i primissimi media in Italia a…
Perché la Libia chiede l'intervento dell'Onu
Dopo gli appelli dell'Italia, è la stessa Libia ad invocare un immediato cessate il fuoco sotto la supervisione delle Nazioni Unite. La richiesta - riportata da Reuters - è arrivata ieri dalla neoletta Camera dei Rappresentanti riunitasi due giorni prima a Tobruk, nell'est del Paese, per i giuramenti di rito. LA PROPOSTA Nella medesima città i legislatori hanno votato mercoledì per…