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Rutte von der Leyen Meloni Saied Tunisia

Luci e ombre dell’accordo Ue-Tunisia. L'opinione di Martini (Ecfr)

Di Lorena Stella Martini

Il nuovo memorandum d’intesa tra Bruxelles e Tunisi vuole affrontare le questioni della migrazione irregolare, dello sviluppo economico e della transizione energetica congiuntamente – la cifra dell’approccio targato Meloni. Tuttavia, avverte Lorena Stella Martini dell’Ecfr, la strategia di breve termine sulla questione migratoria solleva diversi dubbi

Usa-Cina, clima di distensione? Al via la tre giorni di Kerry a Pechino

L’inviato speciale della Casa Bianca per il clima è a Pechino per tentare di rivitalizzare la cooperazione climatica tra i due rivali. Lunedì ha visto l’omologo Xie Zhenhua e ha elogiato gli sforzi cinesi sulle rinnovabili, criticando però i nuovi impianti a carbone. C’è odore di accordo sul metano, ma le distanze rimangono ampie

Che ruolo gioca il tempo nel conflitto ucraino secondo Heisbourg (Iiss)

Secondo l’esperto dell’International institute for strategic studies, tanto i Russi quanto gli Ucraini devono puntare a una strategia che non si limiti al breve periodo. Ma mentre per Mosca l’obiettivo rimane la vittoria sul campo, Kiev dovrebbe (forse) puntare al compromesso

Accordo Ue-Tunisia, promosso e replicabile. Il punto di Melcangi

Il piano Mattei? “Pur non ancora definito, prenderà presto forma per assicurare all’Italia una presenza discreta ma attiva e impegnata con i Paesi della sponda sud”. Modello Tunisi anche sul grano? “L’Ue può contare sull’Italia che può avere le chance di giocare un ruolo forte per le tradizioni che la legano alla sponda sud”. Conversazione con l’analista della Sapienza/Atlantic Council

Razoni grano Ucraina

Salta l'accordo sul grano. Ecco il calcolo-scommessa di Mosca

L’annuncio ufficiale del ritiro di Mosca dall’accordo sul grano, a poche ore di distanza dall’attacco al ponte di Kerch, riporta all’attenzione i rischi di emergenze economiche ed umanitarie. Mosca lo sa, e sfrutta queste dinamiche a suo vantaggio

Wallerstein e il nuovo ordine economico mondiale. La versione di Valori

Quando Xi Jinping, lo scorso 11 luglio, nella seconda riunione della Commissione Centrale per l’approfondimento completo delle riforme ha parlato della costruzione di un nuovo sistema di economia aperta con un livello superiore, intendeva anche interpretare le parole di Wallerstein, in merito all’attuale disordinata e ingiusta situazione economica mondiale

Nato globale. La sfida dell'alleanza post-Vilnius secondo Jean

La modifica principale in corso nell’Alleanza rimane comunque la sua trasformazione strisciante da regionale a globale. Le opinioni pubbliche europee non ne sono consapevoli. L’interesse dell’Europa per l’Indo-Pacifico si traduce per esse in qualche più o meno folcloristica crociera nell’Oriente misterioso. L’analisi del generale Carlo Jean

L'Africa al bivio della transizione. Scandizzo traccia le strade che ha davanti

La transizione verde rappresenta un’opportunità per l’Africa di superare il tradizionale modello di sviluppo, adottando fonti energetiche più pulite e sostenibili. Le tecnologie rinnovabili, come l’energia solare ed eolica, sono diventate sempre più convenienti e accessibili negli ultimi anni e potrebbero offrire una valida alternativa ai combustibili fossili

Che fine ha fatto Qin Gang? Rumors (e conseguenze) sull'eclissi del ministro degli Esteri cinese

Il ministro è sparito dalla scena pubblica nelle scorse tre settimane, tanto da dover essere sostituito dal suo predecessore Wang Yi al summit dell’Asean. Media taiwanesi parlano di una relazione extraconiugale con una famosa giornalista cinese. Il sinologo Francesco Sisci spiega perché in questo momento di confronto con gli Stati Uniti la sua assenza potrebbe essere un grosso problema per Pechino

Chi vincerà al grande gioco dei Paesi emergenti? Le risposte di Stefanini

Con la Cina la gara è nel dinamismo industriale, nell’alta tecnologia oltre che nella deterrenza in difesa dello status quo di Taiwan. Ma il teatro della competizione con Pechino, come con Mosca, non è solo bilaterale. È mondiale. Ci confrontiamo con entrambi in Africa, America Latina, Asia centrale, Medio Oriente e nel Mediterraneo. Il punto di Stefano Stefanini, senior advisor dell’Ispi e già rappresentante d’Italia alla Nato

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