I rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia lo avevano messo in chiaro da subito: sui licenziamenti nel pubblico impiego nessuna trattativa. E così è stato, nonostante una crisi di governo, un rimpasto e le voci sempre più insistenti che vogliono il governo guidato dal conservatore Samaras e dal socialista Venizelos a termine, con il ritorno alle urne a ottobre (dopo le elezioni…
Esteri
La negligenza pachistana che permise la latitanza di Bin Laden
Se Osama Bin Laden potè nascondersi per nove anni in Pakistan senza problemi fu per un “fallimento collettivo” di servizi d'intelligence e militari pachistani. Parla di “incompetenza” e “negligenza” a ogni livello amministrativo il rapporto della commissione d'inchiesta istituita nel 2011 per indagare sul raid statunitense che portò all'uccisione del leader di al Qaida, scovato il 2 maggio dello stesso…
Cosa sta succedendo nel Libano scosso dalle bombe
Si riaccende la violenza in Libano, in uno dei quartieri dominati da Hezbollah. Un’autobomba è esplosa nel parcheggio del Centro di cooperazione islamica di Bir al-Abed, zona sciita di Beirut, lasciando un bilancio di almeno dieci feriti. George Kettaneh, direttore delle operazioni della Croce Rossa, ha confermato che ci sono bambini tra i feriti e che sono stati ricoverati nell’ospedale…
Datagate, perché Obama spia anche il Brasile
Anche il Brasile è finito nel mirino dello spionaggio americano. Il quotidiano brasiliano O Globo ha pubblicato un articolo scritto insieme al giornalista britannico Glenn Greenwald, autore dello scoop di Edward Snowden, nel quale svela come sarebbero state intercettate chiamate, email e dati di istituzioni e cittadini brasiliani. L’obiettivo? Entrare nei sistemi di sicurezza di Paesi più protetti come la Cina…
Snowden e il difficile viaggio verso Caracas
Da quando è stato accusato di spionaggio da parte del governo degli Stati Uniti, Edward Snowden ha ricevuto numerose offerte di asilo politico. Dal 23 giugno è nell’area di transito dell’aeroporto di Mosca ma Paesi pronti ad accoglierlo non mancano. L’Ecuador sembra essersi tirato indietro dopo il richiamo dell’amministrazione di Barack Obama al presidente Rafael Correa e il Nicaragua di Daniel…
Grecia, tra nuovi aiuti e piazza incandescente
Mentre la missione della troika ad Atene si è conclusa con un report positivo circa i progressi di attuazione del terzo memorandum da parte del Paese, non solo dall'Eurogroup spiccano i segnali di inquietudine sulla volontà di concedere quegli otto miliardi della tranche di agosto a rate, ma nella capitale ellenica ricomincia a salire la tensione con il sindaco di…
Egitto, perché sarà difficile uscire dalla gabbia dell'esercito
La transizione dell’Egitto verso un nuovo governo sembra più difficile del previsto. Sfumata l’ipotesi di El Baradei come nuovo premier ad interim, per le strade impazza la violenza tra i sostenitori del presidente deposto Mohammed Morsi e i movimentisti di Tamarod. A controllare la situazione l’esercito, che allo stato attuale sembra l’unica istituzione capace di mantenere l’ordine nel Paese. Un…
È deciso, Sarkozy di nuovo in pista. Ecco come
“Molto dipenderà dalla tempistica e dalle circostanze”, afferma l’eurodeputato francese Brice Hortefeux, uno che conosce molto bene Nicolas Sarkozy. E che, in qualche modo, è un vero e proprio barometro politico delle intenzioni dell’ex inquilino dell’Eliseo. Dopo le voci dei giorni scorsi di una voglia pazza di tornare nell’agone politico successiva alla bocciatura del suo piano-rimborsi da parte del Conseille…
Egitto, una nuova guerra in nome della Sharia?
In Egitto sembra essere cominciata una guerra. Di carattere religioso. I Fratelli Musulmani hanno comunicato un primo bilancio di 35 sostenitori uccisi negli scontri di questa mattina davanti alla sede delle Guardie Rivoluzionarie al Cairo. Tutti difensori del presidente deposto Mohamed Morsi che partecipavano a una manifestazione davanti al quartier generale delle Guardie egiziane. Il partito Giustizia e libertà dei…
Kazakhstan, un caso non per caso
Un caso di cronaca che potrebbe nascondere un intrigo internazionale in cui si mescolerebbero geopolitica e interessi economici. I Paesi coinvolti sono l'Italia, l'Inghilterra e la ricca repubblica del Kazakhstan (ex Urss). In quest'ultimo Paese è al potere dal 1989 un presidente dittatore accusato da organizzazioni internazionali di non essere tenerissimo con gli avversari. È il caso del magnate Mukhtar…